Riforma fiscale, l’obiettivo finale è la flat tax per tutti, ma nel frattempo?

Patrizia Del Pidio

14 Giugno 2023 - 18:28

L’obiettivo della riforma fiscale del Governo Meloni è la tassa piatta unica per tutti, ma non subito. Cosa accadrà mentre ci si arriva? Vediamo le varie ipotesi.

Riforma fiscale, l’obiettivo finale è la flat tax per tutti, ma nel frattempo?

Se si parla di flat tax la prima cosa a cui si pensa è il regime forfetario delle partite Iva che godono, appunto, di una tassa piatta senza dover pagare Irpef, Iva e Irap. Un regime utilizzato, a oggi, da circa 2 milioni di contribuenti che pagano, in un anno, un imposta sostitutiva di circa 2,9 miliardi di euro. Ma se avessero pagato la tassazione ordinaria nelle casse dello Stato sarebbero entrate imposte maggiorate di altri 3,5 miliardi di euro.

Proprio per questo la politica non guarda di buon occhio la flat tax da estendere a tutti poiché porterebbe il gettito fiscale a scendere drasticamente e questo potrebbe essere un grosso danno per le casse di uno Stato già non proprio stabile dal punto di vista economico.

Oltre ai forfetari esistono altre flat tax

Quello che però non si tiene in opportuna considerazione che la flat tax dei contribuenti forfetari, ad oggi, non è l’unica che esiste. In Italia ci sono moltissime flat tax che sottraggono al gettito fiscale circa 10 miliardi di euro l’anno. Quali sono le flat tax che nessuno prende in considerazione?

Basti pensare alla cedolare secca sugli affitti che solo nel 2022 è stata utilizzata da oltre 2,7 milioni di proprietari di immobili. Ma esiste anche la flat tax per le ripetizioni private al 15% per i docenti di ruolo o la tassa sostitutiva per chi raccoglie funghi e tartufi.

Ma ci sono anche le ritenute al 12,5% o al 26% che effettuano banche e intermediari sui redditi da investimenti finanziari. O, anche se nessuno ci pensa, l’effetto negativo che ha sul gettito la sostituzione dell’Imu sull’Irpef per i redditi fondiari.
Negli ultimi anni le imposte sostitutive sono costantemente aumentate andando ad erodere la base imponibile su cui lo Stato fa cassa.

Cosa ha intenzione di fare il Governo per arrivare alla tassa piatta per tutti?

Il Governo attuale non vuole andare ad abrogare il regime delle sostitutive, ma, anzi, vuole incentivarle per fare in modo che anche i redditi maggiori vengano dichiarati e diminuisca, di fatto, l’evasione fiscale.

Le sostitutive non andranno tagliate ma se ne aggiungeranno di altre. Questa sembra essere la via da percorrere nel futuro prossimo. Il problema, al momento, sembra essere rappresentato dalla riforma fiscale il cui compito sarebbe quello di riordinare, tagliare e autofinanziarsi. Ma non si possono tagliare imposte sostitutive già in vigore perché questo scontenterebbe parte degli elettori.

Ed ecco allora che la soluzione è quella di ridisegnare l’Irpef portandola proprio sul modello della flat tax anche se, ovviamente, il principio di base resta diverso.

Perché un conto è lasciare fuori dall’Irpef un certo reddito tassandolo con un tributo fisso (come avviene con la cedolare secca, ad esempio), un conto, invece, è rimodellare l’Irpef che è proporzionale. La strada, al momento è quella di ridurre il numero di scaglioni e di aliquote per arrivare, alla fine, ad un’aliquota unica proporzionale che sarà ridimensionata da un sistema di deduzioni e detrazioni.

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