Rimborso superiore a 4.000 euro dalla dichiarazione dei redditi, quando arriva e cosa succede

Patrizia Del Pidio

8 Maggio 2024 - 07:55

In caso di rimborso che supera l’importo dei 4.000 euro, la liquidazione del credito della dichiarazione dei redditi avviene in tempi molto più lunghi. Vediamo quanto c’è da attendere.

Rimborso superiore a 4.000 euro dalla dichiarazione dei redditi, quando arriva e cosa succede

Quando dalla dichiarazione dei redditi deriva un rimborso superiore a 4.000 euro, per la liquidazione bisogna avere più pazienza. Quando arrivano le somme e perché i tempi sono più lunghi?

La presenza di somme da liquidare di importo elevato spinge l’Agenzia delle Entrate a effettuare controlli più approfonditi su quanto dichiarato. In questo caso, quindi, la liquidazione del rimborso non arriva direttamente in busta paga o sul cedolino della pensione.

Rimborso Irpef superiore a 4.000 euro

Le operazioni di liquidazione sono leggermente più complesse quando l’importo del rimborso supera i 4.000 euro. Se a seguito della presentazione della dichiarazione dei redditi con modello 730/2024, quindi, dovesse spettare un rimborso superiore a questa cifra, è bene non attenderlo durante l’estate in busta paga. A liquidare le somme, infatti, non è il sostituto di imposta, ma direttamente l’Agenzia delle Entrate.

L’amministrazione tributaria davanti a rimborsi dall’importo ingente, prima della liquidazione effettua controlli più approfonditi. Superare l’importo dei 4.000 euro non è così difficile, soprattutto in presenza di detrazioni per bonus edilizi che fanno lievitare in modo abnorme la quota di detrazioni spettanti.

A regolare i rimborsi di valore superiore a 4.000 euro è l’articolo 5, comma 3bis del dlgs 175 che prevede controlli preventivi non solo in presenza di situazioni a rischio evasione (difformità dei dati presentati rispetto a quelli posseduti dall’amministrazione fiscale), ma anche in presenza di liquidazioni dall’importo elevato.

Quali sono le tempistiche in cui sono effettuati i controlli quando il rimborso è così alto? I controlli partono entro il quarto mese successivo al termine ultimo previsto per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Nel 2024, quindi, i controlli sono effettuati entro la fine di gennaio 2025. La cifra da liquidare che emerge dai controlli in questione, poi, è liquidata entro sei mesi dal termine ultimo previsto per la presentazione della dichiarazione. Per il 2024, quindi, entro la fine di marzo 2025.

Ovviamente se la dichiarazione è stata trasmessa dopo il termine ultimo, ma entro il termine di 90 giorni per essere considerata tardiva, i quattro e sei mesi vanno considerati dalla data di presentazione (e questo fa slittare la liquidazione oltre la fine di marzo 2025).

Quando arrivano i rimborsi del 730/2024?

In linea generale la prassi vuol che il rimborso del 730 a credito sia erogato dal sostituto di imposta con le competenze del mese successivo a quello in cui ha ricevuto il prospetto di liquidazione (che contiene il credito o debito di imposta). Per i pensionati i conguagli dell’Inps sono effettuati, invece, a partire dal secondo mese rispetto a quello in cui la dichiarazione è stata inviata.

Le date entro cui il sostituto di imposta riceve il prospetto di liquidazione seguono il calendario riportato qui:

Dichiarazioni presentate entroProspetto di liquidazione al sostitutoErogazione del rimborso
31 maggio 2024 15 giugno 2024 stipendio di luglio 2024/pensione di agosto 2024
20 giugno 2024 29 giugno 2024 stipendio di agosto 2024/pensione di settembre 2024
15 luglio 2024 23 luglio 2024 stipendio di agosto/settembre 2024/pensione di settembre 2024
31 agosto 2024 15 settembre 2024 stipendio di ottobre 2024/pensione di novembre 2024
30 settembre 2024 30 settembre 2024 stipendio di novembre 2024/pensione di dicembre 2024

Rimborso alto, tempi più lunghi

Se una delle agevolazioni previste dall’utilizzo del 730 è proprio quella di ricevere il rimborso spettanti in tempi relativamente brevi, lo stesso non accade quando il rimborso fiscale ha un importo elevato. In questi casi, come già detto, i controlli sulla dichiarazione sono preventivi (prima del rimborso) e fanno lievitare i tempi di attesa dell’erogazione delle somme.

Inoltre a erogare l’importo al contribuente non è il sostituto di imposta, in questi casi, ma l’Agenzia delle Entrate. Per rendere le procedure più snelle e veloci si può procedere a comunicare il proprio Iban alle Entrate tramite il portale online.

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