I saldi? Un flop: Confesercenti registra calo del 40%

Marco Ciotola

04/02/2021

Acquisti in calo del 40% rispetto l’anno passato durante i saldi. Da Confesercenti ancora allarme: “Servono misure che aiutino a sopravvivere”

I saldi? Un flop: Confesercenti registra calo del 40%

È ancora allarme da Confesercenti, che chiede esplicitamente “misure che aiutino i negozi a sopravvivere” di fronte al forte calo degli acquisti che si sta registrando durante i saldi in corso.

Saldi già attivi da oltre un mese in molte regioni, ma che partiranno invece proprio oggi in Emilia-Romagna, Toscana e Veneto, ultimo turno d’inizio nell’assetto inevitabilmente rivoluzionato dalla pandemia.

Ma si tratta di campagne commerciali che hanno perso gran parte della loro efficacia, in uno scenario di restrizioni e grave emergenza sanitaria. La speranza di un possibile rialzo dei consumi si è subito arrestata - spiega il presidente di Fismo Confesercenti Fabio Tinti - di fronte a “una falsa partenza”.

Con acquisti in flessione del 40% rispetto ai saldi dell’anno precedente, Tinti non può far altro che sollecitare la macchina politica a delle misure di sostegno che arrivino il prima possibile.

I saldi? Un flop: Confesercenti registra calo del 40%

In partenza oggi nelle ultime 3 regioni, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto, i saldi del 2021 stanno mostrando acquisti deboli com’era purtroppo facile prevedere.

Emergenza sanitaria e restrizioni hanno influito duramente, e secondo Fabio Tinti le speranze di una risalita anche solo parziale non si sono affatto concretizzate:

“Nelle regioni in cui le vendite di fine stagione sono già iniziate non si sono registrati i risultati sperati: il bilancio, per ora, è di una flessione del 40% rispetto allo scorso anno. L’auspicio è che il progressivo allentamento delle misure restrittive permetta di andare incontro a una netta inversione di tendenza nelle prossime settimane”.

Un parziale ritorno alla normalità potrebbe di certo riavvicinarci ai consumi usuali, anche se va sempre tenuto conto del permanere di uno scenario indebolito economicamente e rivoluzionato nelle abitudini.

Anche alla luce di un simile ragionamento la Federazione Italiana Settore Moda chiama i consumatori agli acquisti fisici, citando la contemporanea “condizione di assoluto privilegio” di cui ha goduto l’e-commerce.

Ma la situazione è per molti commercianti critica e servono provvedimenti veloci da parte dell’esecutivo, spiega Tinti, che formula diverse proposte:

“Tra le misure che potrebbero aiutare il comparto a sopravvivere, la rottamazione delle scorte di magazzino, il prolungamento della stagione dei saldi e ristori che tengano conto dei fatturati pre-pandemia.”

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