Scadenza IMU e TASI, è caos sulle compensazioni: F24 solo online?

Anna Maria D’Andrea

4 Dicembre 2019 - 16:51

Scadenza IMU e TASI, compensazioni con modello F24 telematico per tutti? Continuano i dubbi sulle novità introdotte dal Decreto Fiscale, e l’Agenzia delle Entrate (ad oggi) non ha fornito chiarimenti sulla data di decorrenza dei nuovi obblighi.

Scadenza IMU e TASI, è caos sulle compensazioni: F24 solo online?

Scadenza IMU e TASI al bivio delle nuove regole per le compensazioni. Il Decreto Fiscale 2020 ha esteso a tutti i soggetti (anche non titolari di partita IVA) l’obbligo di invio del modello F24 esclusivamente tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate.

L’estensione dell’obbligo di utilizzare i canali Entratel o Fisconline per le compensazioni in F24 rischia però di creare confusione tra i contribuenti non titolari di partita IVA.

L’appuntamento con la scadenza di IMU e TASI del 16 dicembre 2019 cade nel periodo di salvaguardia di 60 giorni, previsto dallo Statuto del Contribuente, che precedono l’entrata in vigore di nuove norme ed adempimenti.

Le interpretazioni sulla data di decorrenza dell’obbligo di modello F24 telematico per tutti sono però diverse. A fare chiarezza dovrebbe essere l’Agenzia delle Entrate che, per il momento, ha scelto di tacere.

Scadenza IMU e TASI, compensazioni F24 solo tramite Entratel e Fisconline

I dubbi di molti contribuenti nascono dalle novità introdotte dal Decreto Fiscale n. 124/2019 che, per contrastare le indebite compensazioni in F24, ha esteso a tutti i soggetti (anche non titolari di partita IVA), l’obbligo di utilizzare modalità di pagamento telematiche.

Le novità si applicheranno già a partire dai crediti maturati nell’anno d’imposta 2019.

La portata della novità sulle compensazioni di debiti e crediti è rilevante, in quanto impatta in maniera importante sulle abitudini dei contribuenti, soprattutto i non titolari di partita IVA, che hanno scarsa dimestichezza con i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

La scadenza di IMU e TASI sarà uno dei primi banchi di prova delle nuove modalità di pagamento degli F24 con compensazioni. Con l’entrata in vigore delle modifiche introdotte dal DL Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 viene di fatto meno la possibilità, per i non titolari di partita IVA, di avvalersi dei servizi di home banking, remote banking o di quelli messi a disposizione da Banche o Poste per le compensazioni in F24.

Il contribuente dovrà attivarsi personalmente, o rivolgersi ad un commercialista, per trasmettere il modello F24 con compensazioni tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, Entratel o Fisconline.

Compensazioni modello F24, scadenza IMU e TASI: da quando si applicano le nuove regole?

Se la norma è ferma nell’introduzione del nuovo obbligo, escludendo deroghe all’uso dei servizi telematici delle Entrate per le compensazioni, il dubbio di contribuenti ed intermediari è sulla data di decorrenza del nuovo obbligo.

Il caos che rischia di interessare la scadenza di IMU e TASI del 16 dicembre è lo stesso che hanno già vissuto i sostituti d’imposta lo scorso 18 novembre, quando i dubbi riguardavano le modalità di compensazione dei crediti relativi al bonus Renzi.

In tale occasione, l’interpretazione condivisa da commentatori ed addetti ai lavori è stata che, nonostante l’entrata in vigore immediata delle nuove modalità di compensazione F24 previste dal DL Fiscale 2020, fosse possibile utilizzare ancora le modalità alternative ad Entratel o Fisconline.

Un’interpretazione “morbida” del nuovo obbligo dettata dalle norme a tutela del contribuente previste dalla legge n. 212 del 2000 che, al comma 2 dell’articolo 3 dispone:

“In ogni caso, le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore o dell’adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti.”

Applicando quanto previsto dallo Statuto del Contribuente, la data di decorrenza dei nuovi obblighi viene fissata al 29 dicembre, cioè dopo 60 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto Fiscale.

Non tutti però ritengono applicabile le norme di salvaguardia dello Statuto alle modifiche apportate dal DL Fiscale. È stata la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro a contestare tale interpretazione, creando nuovamente il caos tra sostituti d’imposta e contribuenti non titolari di partita IVA.

Che fare dunque? La scadenza IMU e TASI ormai alle porte, ed i nuovi vincoli per le compensazioni in F24, necessitano di un chiarimento ufficiale: arriverà una risposta chiara dall’Agenzia delle Entrate, entro la prossima settimana?

A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, diceva Giulio Andreotti. Restiamo in attesa.

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