Dal mercato tutelato a quello libero: tutte le scadenze aggiornate per i contratti di fornitura di luce e gas.
Quanta incertezza sul mercato dell’energia: dopo che aver confermato l’impossibilità di rinviare le scadenze per il passaggio dal regime tutelato a quello concorrenziale, il governo si è rimesso al lavoro per una proroga da approvare in extremis così da dare alle famiglie interessate più tempo per informarsi a riguardo e scegliere la migliore offerta possibile per le proprie esigenze.
Ecco quindi che le scadenze del mercato tutelato potrebbero essere ancora oggetto di modifica, per quanto comunque le possibilità di una proroga sembrano essere alquanto remote.
Nell’attesa è importante fare chiarezza su quali sono le attuali scadenze, considerando anche quali sono i tempi tecnici per definire il regime transitorio che porterà coloro che non passeranno al mercato libero a essere serviti nel cosiddetto servizio a tutele graduali.
Quanto termina il mercato tutelato per il gas
La prima scadenza riguarda il mercato tutelato del gas.
Nel dettaglio, il servizio di tutela per la fornitura di gas naturale alle condizioni economiche e contrattuali definite da Arera, destinato ai clienti domestici che non hanno scelto un’offerta di mercato libero, termina il 10 gennaio 2024.
Entro questa data i clienti non vulnerabili devono necessariamente passare al mercato libero se non vogliono entrare nel servizio a tutele graduali dove il fornitore viene attribuito in automatico. Per ogni area territoriale, infatti, viene assegnato un diverso fornitore che a sua volta garantirà una tariffa che soddisfa le stesse condizioni delle offerte Placet del mercato libero, senza possibilità di scelta per il cliente.
Il problema è che per individuare i fornitori servirà un’apposita procedura d’asta, per la quale potrebbero volerci anche 6 mesi. Probabile, quindi, che l’effettivo passaggio al servizio a tutele graduali non ci sarà prima di giugno 2024.
Quando termina il mercato tutelato per l’energia elettrica
C’è più tempo invece per la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica: la scadenza per cambiare fornitore è fissata al 1° aprile 2024.
Vale comunque quanto detto per il gas: chi non effettua il passaggio non resterà senza fornitore ma passerà automaticamente al servizio a tutele graduali, fermo restando che bisognerà attendere i tempi tecnici per le aste di assegnazione dei singoli fornitori.
Le nuove scadenze in caso di proroga
Le ultime notizie ci dicono che il governo farà un nuovo tentativo con l’Unione Europea per chiedere che le suddette scadenze possano essere rinviate di 1 anno (prorogando quindi a gennaio e aprile 2025) o al massimo di 6 mesi (quindi giugno e settembre 2024).
Il via libera della Commissione Europea è infatti l’unico passaggio che potrebbe sbloccare la proroga, in quanto la liberalizzazione del mercato è vincolante ai fini dell’erogazione della terza rata del Pnrr (tra l’altro già pagata all’Italia).
Non rispettare unilateralmente le attuali scadenze, quindi, comporterebbe una vera e propria violazione contrattuale che l’Italia non può assolutamente permettersi.
In ogni caso sembra che la Commissione Ue stia per iniziare un’interlocuzione con il governo italiano per valutare se ci sono possibilità per una soluzione condivisa: l’Italia chiederà una deroga all’accordo preso, vincolando comunque il passaggio al mercato libero con un nuovo accordo di legge, l’Ue invece potrebbe accettare un passo indietro ma solo congelando una parte dei 18 miliardi e mezzo della terza rata del Pnrr.
Per il momento, quindi, è ancora presto per parlare di scadenze definitive: per quanto tutto lasci presagire che non dovrebbero esserci cambiamenti, prima di esporci aspettiamo che sia il governo a farlo (questa volta definitivamente).
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