Twitter, la rivoluzione di Elon Musk entra nel vivo: licenziamento per metà dei lavoratori

Giacomo Andreoli

04/11/2022

Secondo il New York Times il nuovo proprietario di Twitter, l’eclettico e magnate Elon Musk, ha avviato il licenziamento della metà dei lavoratori della società, dopo aver silurato i manager.

Twitter, la rivoluzione di Elon Musk entra nel vivo: licenziamento per metà dei lavoratori

Che Elon Musk facesse sul serio era già chiaro quando, appena arrivato alla guida di Twitter, aveva licenziato il ceo Parag Agrawal e il direttore finanziario Ned Segal. Ora, però, la sua rivoluzione entra nel vivo, con l’inizio dei licenziamenti di massa. Secondo il New York Times sarebbe iniziata la brutale operazione di messa alla porta di circa 3750 addetti della compagnia che gestisce il noto social network.

Si tratta della metà dell’intera forza lavoro di Twitter, licenziata con una mail che ordinerebbe ai dipendenti di andare a casa e non tornare in ufficio il giorno seguente, mentre vanno avanti i tagli al personale. Musk, così, dopo aver pagato la piattaforma 44 miliardi di dollari, vuole ora ricostituire totalmente la società, probabilmente con nuovi innesti (ancora non è chiaro quanti dipendenti ci saranno in futuro) e nuovi progetti.

Un gruppo di ex dipendenti di Twitter, però, ha presentato una class action al tribunale di San Francisco contro l’azienda, accusandola di non aver ricevuto il preavviso di 60 giorni stabilito dalla legge e di aver appreso del loro licenziamento, ieri, quando hanno trovato i loro account bloccati. Molti impiegati hanno cominciato a condividere sui social media di non poter più accedere ai loro account, scoprendo solo così di essere stati cacciati.

Annullata la conferenza Chirp

I dubbi su come evolverà il business dell’azienda sono tanti, legati soprattutto al fatto che le competenze del magnate per gestire una società come Twitter, potrebbero non bastare, visto che è molto diverso il business rispetto a quelli di Tesla e SpaceX.

Nel frattempo è stata annullata la conferenza Chirp dedicata agli sviluppatori. L’appuntamento era previsto per il prossimo 16 novembre a San Francisco: il primo evento dal vivo dopo le fasi più dure della pandemia da Covid-19 a ben 12 anni dall’ultima edizione.

In un tweet dell’account ufficiale Twitter Dev, dedicato agli sviluppatori, si legge che la società sta “lavorando duramente per rendere Twitter un posto migliore per tutti, inclusi gli sviluppatori” e che presto verranno condivise notizie sui piani futuri. Era stato lanciato un concorso per i progetti più creativi da legare al codice di Twitter, con i vincitori svelati proprio a San Francisco: il social network annuncerà comunque i vincitori, ma non ci sarà la cerimonia dal vivo.

Il piano di Musk per rivoluzionare Twitter

Il padron di Tesla è apertamente contrario alla gestione passata di Twitter. La società è spesso risultata dura nei confronti degli account che non rispettavano le linee guida descritte dal regolamento, come nel caso dell’ex presidente Usa Donald Trump. Musk vuole garantire la “libertà di parola” sul social, mantenendo un grado di moderazione più contenuto e flessibile rispetto ai chi lo ha preceduto.

Quindi arriverà probabilmente uno stop ai divieti imposti da Twitter, con l’autorizzazione all’utilizzo della piattaforma per le persone espulse. I licenziamenti, poi, secondo alcune fonti potrebbero riguardare in futuro anche un altro 25% della forza lavoro di Twitter. A chi rimarrà a lavorare per la piattaforma, invece, potrebbe essere tolto lo smart working per sempre.

Il social, infine, diventerà a pagamento per tutti coloro che desiderano accedere ad alcuni “privilegi”, come la funzione delle spunte blu. L’idea alla base è di aumentare i profitti, incrementando strategie di guadagno indipendenti dalle pubblicità presenti nel social.

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