Johnson & Johnson: “Vaccino terrà lontano da ospedali”

Marco Ciotola

1 Marzo 2021 - 18:54

Il CEO di Johnson & Johnson assicura: “Il nostro vaccino terrà le persone lontane dagli ospedali e ridurrà i decessi”

Johnson & Johnson: “Vaccino terrà lontano da ospedali”

Il CEO di Johnson & Johnson, Alex Gorsky, ha dichiarato poche ore fa alla CNBC che il vaccino anti-Covid della compagnia rappresenterà uno “strumento importantissimo nella lotta contro il coronavirus”, vista la sua capacità di prevenire i ricoveri e allentare i decessi.

Dichiarazioni che arrivano ad appena poco più di 24 ore dall’approvazione della FDA per uso d’emergenza, cosa che lo rende il terzo vaccino pronto alla distribuzione negli Stati Uniti.

Ma è l’unico che prevede un’unica somministrazione, caratteristica che può rivelarsi cruciale nella corsa contro il tempo e che vede proprio il farmaco J&J come il miglior candidato nella revisione del piano vaccinale italiano di Mario Draghi, che punta ad aumentare notevolmente le somministrazioni giornaliere.

I dati degli studi clinici finora effettuati mostrano tuttavia un’efficacia complessiva al 66% nella protezione contro la Covid-19, rispetto al 95% di Pfizer e Moderna.

Johnson & Johnson: “Vaccino terrà lontano da ospedali”

Il tasso di efficacia inferiore è come prevedibile uno dei dubbi manifestati dalla maggior parte delle persone.

Ma c’è un altro dato che sembra essere molto più significativo: il vaccino si è mostrato in grado di prevenire il 100% dei ricoveri e dei decessi correlati al virus secondo il CEO J&J, Alex Gorsky:

“Esistono molti modi diversi per fare confronti e testare l’efficacia, ma se guardiamo a quello che è davvero il nostro obiettivo, ovvero tenere le persone fuori dagli ospedali e arrestare il numero decessi, crediamo che il vaccino J&J sia uno strumento incredibilmente importante da aggiungere alle forniture dei sistemi sanitari di tutto il mondo”.

Gorsky ha inoltre dichiarato che i risultati di J&J non possono essere rapportati a quelli di Pfizer e Moderna, perché lo studio è stato condotto quando c’erano molti più contagi da coronavirus.

Nelle ultime settimane, la spinta europea e statunitense a velocizzare i piani vaccinali si è sentita con forza, in particolare sulla scia della preoccupazione per le nuove varianti del virus.

Lo stesso Gorsky ha evidenziato come più veloci saranno i leader mondiali a mandare avanti le vaccinazioni e minori sono le possibilità che nuove varianti prendano piede.

Intanto, come già anticipato, la compagnia prevede di consegnare 20 milioni di dosi entro fine marzo.

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