Si muove la vigilanza USA a Wall Street: cosa sta per accadere (davvero) sui mercati?

Mauro Bottarelli

13/02/2021

L’ente di vigilanza Usa lancia una campagna di bando sul trading delle penny stocks e mette nel mirino la manipolazione della Rete. Nel frattempo, spopolano nuove Ipo e si inaugurano Etf che tracciano proprio i titoli più citati sui social network. Cosa sta succedendo davvero?

Si muove la vigilanza USA a Wall Street: cosa sta per accadere (davvero) sui mercati?

I riflettori dei grandi media si sono spenti a tempo di record sulla sedicente rivoluzione di GameStop ma le follie di mercato legate alle penny stocks sono ben lungi dall’aver chiuso i battenti.

Tanto che la Sec, l’autorità di vigilanza del mercato Usa, ha imposto il bando sul trading di determinati titoli e lanciato un’indagine per manipolazione del mercato.

Al centro della disputa la SpectraScience, un’azienda del ramo sanitario del Minnesota, la quale il 28 gennaio, in piena bufera GameStop, vide cambiare di mano qualcosa come 3 milioni di titoli, come mostra il grafico.

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Bloomberg/Ft
Per la prima volta dal 2015, quel giorno l’azione raggiunse una valutazione superiore al penny.

Ragione dell’interesse? Nessuna, pura speculazione. Esattamente come pura propaganda unita a volontà repressiva verso tutto ciò che non comporti intermediazione e sottoscrizione da parte di banche appare l’attivismo a scoppio ritardato della Sec. La quale, infatti, pare non aver avuto nulla da ridire finora rispetto a quanto mostrato da questo grafico,

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Bloomberg/Zerohedge
ovvero la parabolica impennata registrata nelle ultime due settimane del titolo della Saddle Ranch Media, sconosciuta casa di produzione audiovisiva che ha incassato un sobrio +3.800% nelle negoziazioni.

Anche in questo caso, la natura del successo sta tutta nella volontà di destabilizzare il mercato: quel titolo non ha alcun interesse strategico, se non il fatto di avere una ratio fra short interest e flottante del 129%. Poco meno di quanto registrasse GameStop prima di entrare nel mirino dei Robinhooders.

Insomma, siamo di fronte a un classico caso di Inquisizione a orologeria. Non fosse altro perché la prossima settimana il Comitato per i servizi finanziari della Camera Usa ospiterà l’audizione del numero uno proprio di Robinhood: meglio preparare debitamente l’appuntamento, in modo che i cosiddetti regolatori possano mostrare in favore di telecamera il loro miglior profilo accusatorio.

Ma basta guardarsi attorno per cogliere l’ipocrisia di fondo che sottende queste mosse fra l’emergenziale e il demenziale, nemmeno fossimo in presenza della versione finanziaria di Una pallottola spuntata e della sua celebre scena, quando Leslie Nielsen invita tutti a sgomberare l’area con la frase Nothing to see here, mentre dietro di lui mezza città esplode.

Chissà come mai la Sec non ha nulla da ridire su certe Ipo, ad esempio. Perché in perfetta contemporanea con il bando verso SpectraScience, a Wall Street faceva il suo esordio la app per appuntamenti Bumble, ennesimo collocamento record della stagione da Covid-rally e Spac-mania. E, in questo caso, davvero la pandemia ha giocato un ruolo fondamentale: come mostra il grafico,

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Bloomberg
l’isolamento forzato davanti al pc imposto dai lockdown pare aver spinto l’americano medio verso soltanto due lidi: il trading o il flirt. Tutto rigorosamente on-line, però.

Ed ecco che un titolo valutato in una forchetta di prezzo fra 28 e 34 dollari solo un mese fa, l’11 febbraio piazza l’azione a 43 dollari e, soprattutto, esordisce nel trading a 76 dollari, portando la valutazione dell’azienda a circa 14,5 miliardi di dollari. Il tutto, in punta di analisi prospettica, a fronte di uno scenario potenzialmente negativo: se infatti il vaccino garantirà il ritorno alla normalità, la speranza è che si torni anche a corteggiare di persona, con buona pace della Ceo del gruppo, Whitney Wolfe Herd.

Anche perché, dando una sbirciata ai conti pre-Ipo del gruppo fra il 29 gennaio e il 30 settembre 2020, balza immediatamente all’occhio un poco edificante segno meno di fronte alla cifra 84,1 milioni e facente capo alla voce net loss, il tutto alla luce di un net loss margin del 22,3%. Insomma, numeri che certamente giustificano 14,5 miliardi di valutazione per un app destinata a un crollo di utenti non appena le autorità sanitarie daranno luce verde alla riapertura totale dei luoghi di aggregazione. La Sec, però, non pare interessata da questo tipo di distorsioni: forse perché Blackstone Group acquistò una quota maggioritaria del gruppo nel 2019? Chissà.

Ma ancora più interessante, in tema di strabismo valutativo del fenomeno appare quanto mostrato in questo altro grafico,

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Bloomberg/Ft
il quale compara l’andamento dello Standard&Poor’s 500 con quello che possiamo definire l’Etf dei social media, lo Sprott Buzz Social Media Insights ETF, capace di andare in out-performance del 10% sull’indice benchmark di Wall Street, nonostante un leverage di soli 9 milioni in assets nel corso della sua breve vita.

E qual è la novità? E’ nato la versione 2.0 di questo strumento, già ribattezzato Social Media Sentiment ETF, di fatto un fondo che traccia come sottostante i titoli di cui si parla maggiormente in Rete. Insomma, la next big thing di Wall Street è un Etf che aggrega dati presi da social media come Twitter e Reddit: esattamente la stessa fonte che la Sec sta colpendo con bandi a ripetizione, poiché tacciata addirittura di turbativa del mercato.

Eugéne Ionesco e il suo teatro dell’assurdo appaiono dei dilettanti di fronte all’ente di vigilanza Usa. Come anticipato, il discrimine appare uno solo: l’intermediazione di sottoscrizione. A far paura non è infatti la Rete ma il non poter trarre profitto in modalità establishment dai trading che su essa nascono, spesso mandando in fibrillazione il mercato. Ma se in superficie emergono clamorose contraddizioni come quelle appena elencate, sotto il pelo dell’acqua qualcosa si muove. E sempre nell’universo degli Etf.

Ce lo mostrano questi due grafici,

Etf5

Bloomberg

Etf6

Bloomberg
i quali rappresentano la faccia non spendibile (verso l’opinione pubblica) della medesima medaglia.

Il primo mostra come negli ultimi quattro giorni il più grande fondo che traccia la volatilità del mercato equity Usa abbia registrato un inflow di capitali pari a 600 milioni, un +40% netto. Ed ecco la domanda da un milione di dollari: si tratta di scommesse sull’aumento del Vix, quindi tempesta all’orizzonte oppure una corsa disperata alla presa in prestito di quote per operare short sul medesimo Etf, quindi puntando tutto su un crollo della volatilità e il raggiungimento della pace dei sensi equity?

Una risposta implicita giunge dal secondo grafico, il quale mostra la schermata relativa al portfolio del fondo flagship di Ark Invest, regina assoluta del tracciamento del comparto tech. La quale ha appena festeggiato i 50 miliardi di AUM: nel medesimo periodo dello scorso anno, gli assets sotto gestione erano pari a 3,6 miliardi.

Un balzo reso possibile dal 10% di titoli Tesla sul totale, accelerante di profitti degno di una damigiana di fertilizzante in un incendio doloso. C’è però un problema: come mostra questo ultimo grafico:

Etf7

Bloomberg
la stessa Ark Invest è pesantemente sotto minaccia di short. E, in ossequio alla proprietà transitiva, andare al ribasso contro la creatura di Cathie Wood significa - de facto - scommettere contro Elon Musk. Ma non solo.

Perché tornando alla classifica di detenzioni equity di Ark, si nota come al quinto posto faccia capolino Grayscale Bitcoin Trust. Ovvero, il fondo che di per sé rappresenta il proxy stesso del Nasdaq e del boom del comparto tech, in tempi di reflation trade e big rotation in cerca d’autore, è anche il primo Etf a scoperchiare il vaso di Pandora e rendere nota la sua detenzione di Bitcoin. Fra le equities.

Non sarà che la cortina fumogena, la gag un po’ usurata del poliziotto buono e quello cattivo, messa in campo dalla Sec contro i Robinhooders, sia null’altro che il disperato tentativo di nascondere il segreto di Pulcinella?

Ovvero, il fatto che qualcuno - ben più pericoloso e serio delle bande di nerd su Reddit - abbia deciso di mettere in corner le Banche centrali e stia andando sempre più pesantemente short sul concetto stesso di Qe?

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