USC 2023: il team BTEnergy vince il premio assegnato da Money.it con il progetto RECreate

Dario Colombo

6 Maggio 2023 - 09:08

L’edizione 2023 della University Startup Challenge vede tra i premiati il team RECreate, ecco chi sono e la loro idea di innovazione per la sostenibilità energetica.

USC 2023: il team BTEnergy vince il premio assegnato da Money.it con il progetto RECreate

La University Startup Challenge è un’iniziativa congiunta del Politecnico di Milano e dell’Università Bocconi che coinvolge centinaia di studenti nel pensare, costruire, proporre ed esporre idee per l’innovazione di domani.

Giunta quest’anno alla seconda edizione, la University Startup Challenge si è tenuta nei campus dei due atenei milanesi in due fine settimana consecutivi, durante i quali gli studenti hanno dapprima seguito seminari sui business model e workshop sullo sviluppo delle idee con il supporto delle aziende partner, si sono anche potuti confrontare con 25 startup e hanno presentato i loro progetti. 

Evento e al tempo stesso concorso sull’imprenditorialità, l’iniziativa organizzata dall’Enterpreneurship Club Polimi e dal Bocconi Enterpreneurship Club, ha raccolto oltre 400 candidature.

La selezione ha portato all’ammissione alla competizione di 50 team, composti da 4-6 persone, per la partecipazione complessiva di 280 studenti provenienti anche dall’Università Statale di Milano.

I partecipanti alla USC 2023 hanno così lavorato insieme per creare un’idea di startup innovativa indirizzata a risolvere un problema pratico sulla base di una sfida, lanciata da A2A e Prysmian Group: innovare il consumo energetico, con servizi connessi e soluzioni innovative, e promuovere comportamenti a sostegno della sostenibilità energetica, a livello individuale e di comunità.

Dopo aver seguito i seminari e workshop sullo sviluppo delle idee (alla Bocconi) nel primo fine settimana, gli studenti hanno lavorato in team alla creazione del prototipo di startup e durante il secondo fine settimana (al Politecnico) i gruppi finalisti hanno presentato la loro proposta di idee innovative alla giuria di esperti, con pitch della durata di 5 minuti, più altri 5 per rispondere alle domande.

La USC 2023 ha visto anche Money.it tra i partner e giurati dell’iniziativa e il nostro premio è andato al team BTEnergy, un gruppo di studenti che partendo da una novità normativa ha elaborato un progetto di sviluppo di comunità locali di produzione e consumo di energia green molto concreto e innovativo.

Team BTEnergy, siete stati tra i vincitori dell’University Start Up Challenge 2023, vi aspettavate questo risultato all’inizio dell’evento?

Il nostro obiettivo principale, quando abbiamo deciso di partecipare alla University Startup Challenge, era quello di metterci alla prova e applicare le nostre conoscenze in un ambito diverso da quello universitario.
Volevamo trovare un’idea innovativa e di valore che potesse rappresentare una soluzione efficace a un problema reale. Inizialmente, non avevamo come obiettivo principale la vittoria nella competizione; nonostante ciò, avevamo la speranza di essere tra i dieci team finalisti per poter presentare la nostra idea davanti alla giuria.
Con il passare del tempo e il progresso del lavoro, tuttavia, la speranza è diventata determinazione: eravamo motivati a fare del nostro meglio e, alla fine, siamo molto contenti del risultato raggiunto.

Chi sono i componenti del team e come si è formato?

Il nostro è un gruppo eterogeneo dal punto di vista degli interessi personali, seppur cinque di noi provengano dal corso di studi di ingegneria biomedica, mentre uno di noi proviene dal corso di studi di ingegneria elettrica. Studiamo tutti al Politecnico di Milano e, per questo motivo, eravamo già amici prima della competizione.
Il gruppo è formato da:

  • Filippo Ghisio, studente di ingegneria biomedica nell’ambito di sensori e dispositivi elettronici biomedicali, che ha tenuto il pitch di fronte alla giuria;
  • Laura Ginestretti, studentessa di tecnologie per l’elettronica applicata all’ingegneria biomedica, interessata al mondo imprenditoriale e alla creazione di una startup;
  • Giulia Ferri, studentessa di bioingegneria dell’informazione con interesse nell’elaborazione di segnali e immagini in campo biomedico, motivata da una forte spinta ad uscire dalla sua comfort zone;
  • Riccardo Matarazzo, studente di tecnologie per l’elettronica applicata all’ingegneria biomedica, sempre stimolato dalla voglia di mettere alla prova le proprie capacità;
  • Lorenzo Marucchi, studente di ingegneria biomedica appassionato di grafica e design, che si è cimentato, per la prima volta, nella realizzazione dell’interfaccia utente dell’applicazione;
  • Pietro Zunino, studente di ingegneria elettrica con particolare focus nell’ambito smart grid, rinnovabili e mobilità elettrica, che si è occupato dello sviluppo dell’algoritmo di ottimizzazione per la formazione delle REC.

La partecipazione a un evento come l’USC 2023 è stata la prima volta per tutti o nel team c’erano «veterani»?

Alcuni di noi avevano già qualche esperienza in questo tipo di competizione, avendo già partecipato, con un altro progetto, all’edizione 2022 dello “Switch2Product”, che è l’Innovation Programme organizzato da PoliHub e dal Technology Transfer Office del Politecnico di Milano.
Altri di noi, invece, avevano preso parte ad un Hackathon, e quindi avevano già sperimentato il fatto di elaborare un intero progetto con poco tempo a disposizione. Come team, però, è stata la nostra prima esperienza in una Startup Challenge e possiamo dirci molto soddisfatti dei risultati che siamo riusciti ad ottenere, soprattutto perché nessuno di noi aveva particolari conoscenze pregresse nell’ambito dell’energia sostenibile.

In cosa consiste l’idea con cui avete ottenuto il premio?

L’idea con cui abbiamo ottenuto il premio è un’applicazione chiamata RECreate, che ha l’obiettivo di favorire la creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili (REC, dall’inglese). Una REC è un’associazione che produce e condivide energia rinnovabile, riducendo nettamente le emissioni di CO2, e apportando vantaggi per l’ambiente e benefici economici per chi ne fa parte. Ci piace definire la nostra idea “Tinder delle comunità energetiche”, poiché l’obiettivo della nostra app è proprio quello di unire persone che non si conoscono, per poi aiutarle lungo tutto il percorso dalla creazione della comunità energetica alla gestione della stessa una volta costituitasi.

Ci sono idee di altri team che vi hanno particolarmente colpito?

Ascoltando i pitch degli altri dieci gruppi selezionati come finalisti, siamo rimasti colpiti dal progetto di NotChatGPT, che ha elaborato un dispositivo utile per coloro che vogliono conoscere le loro principali fonti di consumo in tempo reale. La loro idea ci è rimasta impressa in quanto una soluzione simile sarebbe piuttosto efficace pensando agli sviluppi futuri di RECreate.
Immaginando un mondo in cui le comunità energetiche sono la normalità, pensiamo che avere strumenti che permettano all’utente di avere un report dettagliato dei suoi consumi possa essere un requisito utile per costruire comunità energetiche che siano il più efficiente possibile.

Dopo questa esperienza pensate di partecipare di nuovo a iniziative analoghe? Se sì, cosa fareste meglio rispetto a questa volta?

Ci farebbe sicuramente piacere partecipare ad altre attività di questo genere, in quanto queste sono occasioni per sviluppare competenze che vanno oltre i puri aspetti teorici e che, con le sole lezioni universitarie, non è facile riuscire ad apprendere. Essendo la prima volta in cui, come team, ci siamo affacciati in maniera concreta al mondo del business, abbiamo dovuto spendere un po’ di tempo nel cercare di capire come impostare il lavoro e dividerci i compiti. In una prossima esperienza analoga, sicuramente potremmo incominciare in modo più rapido e più efficiente e dedicare maggior tempo alla rifinitura di alcuni dettagli.

L’evento è stata un’esperienza utile per voi? Ci sono miglioramenti che suggerireste all’organizzazione per le edizioni future?

La challenge è stata un’ottima occasione di crescita, sotto molti punti di vista. In primis, abbiamo migliorato le nostre capacità di lavorare in un team eterogeneo e costituito da poco, avendo necessità di organizzare in breve tempo le nostre attività e di suddividerci efficacemente i compiti.
Inoltre, partecipando ai seminari e ai workshop abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci direttamente con ragazzi che, avendo affrontato le nostre stesse difficoltà qualche anno prima, sono stati capaci di fornirci consigli validi e pratici. Infine, ritrovarsi con tanti ragazzi brillanti è stata una preziosissima occasione per scambiare opinioni, esperienze, punti di vista e allargare la propria rete di conoscenze.
Siamo consapevoli che l’evento viene organizzato da studenti e per questo facciamo innanzitutto tanti complimenti alle ragazze e ai ragazzi che hanno reso possibile questa competizione.
Tuttavia, se dobbiamo indicare qualche consiglio per le edizioni future, ci sentiamo di suggerire di fornire più tempo alla giuria per la valutazione di tutte le idee: in questo modo, ogni team potrebbe ricevere feedback riguardo il proprio lavoro e avere la possibilità di migliorarsi.

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