Compliance doganale: cos’è e perché sarà sempre più importante
In tempi di forti cambiamenti per le economie e i commerci internazionali, è importante restare informati sui processi che regolano gli scambi commerciali e doganali per ottimizzare lavoro e scelte.
Due anni devastanti hanno cancellato molte certezze, ma anche indicato nuove vie, nuove possibilità. Il mondo è cambiato, noi siamo cambiati: una realtà da conoscere, una realtà da imparare, una realtà complessa, che vive di un sapere trasversale e sembra aver perso fiducia in quella estrema specializzazione che ha trovato dignità anche in molti programmi scolastici.
Un mondo nuovo
Uno scenario internazionale, indefinito e liquido come mai nel passato, pone sfide quotidiane agli operatori commerciali, attori di una competizione sempre più feroce; la ricerca, l’innovazione, la flessibilità sono le chiavi del successo in un panorama economico sempre meno globalizzato e più regionale, vittima di istanze protezionistiche, ritorsioni, dazi utilizzati quali armi improprie.
L’incertezza economica si è ormai dissolta nella certezza di un prolungato rallentamento economico, che colpisce le economie asiatiche e stritola le ben più fragili economie occidentali; lo spostamento dei ventri di potere economico in Asia causa una scomposta reazione USA, desiderosa di maggior protezione per la propria produzione e di maggior libertà sul mercato internazionale, aprendo inquietanti scenari sulla governance futura del commercio internazionale; gli scenari post-bellici delineano equilibri geopolitici instabili, mentre le difficoltà di lontani porti asiatici convincono sempre più vati dell’ineludibilità di un accorciamento della catena di approvvigionamento.
La globalizzazione sembra aver lasciato il passo a un più prudente regionalismo, le catene di valore cambiano geografia, la connessione remota sostituisce gli spazi fisici, le imprese europee non cercano più, in Paesi lontani, un minor costo del lavoro, bensì manodopera qualificata, infrastrutture, mercati aperti.
L’economia della sostenibilità può essere la chiave del futuro, una sfida culturale più che commerciale: e una sfida culturale è il nuovo customs mood che deve accompagnare il cambiamento. Quanti possono, in coscienza, affermare di governare il processo doganale?
Formazione & Informazione
La governance del momento doganale non può prescindere da una formazione diffusa. Tradurre in linguaggio comprensibile e applicabile nelle realtà aziendali concetti di per sé astratti è compito di quella formazione specialistica che, oggi, non trova dignità nelle sedi formative istituzionali.
Ma che, sola, coniugando sapere e agire, formazione e informazione, può portare la dogana e le regole del commercio internazionale nelle realtà produttive, non per insegnare (solo) regole e concetti, ma per trasformare regole e concetti in opportunità di business.
La specializzazione produttiva ed economica e la gestione di mercati sconosciuti richiedono analisi e competenze approfondite, un’attività prestata in maniera diffusa e generalista tende ad abbassare il livello qualitativo dei servizi offerti; la conoscenza dei futuri assetti doganali, sempre più telematizzati e meno cartacei, la consapevolezza dello sviluppo delle misure agevolative nazionali e unionali, la padronanza di una realtà internazionale, politica ed economica che richiede scelte strategiche raffinate, la diffusione del sapere doganale, l’attenzione alle dinamiche macroeconomiche applicata alla strategia doganale, la conoscenza dell’evoluzione telematica declinata nell’operatività quotidiana: queste le nuove frontiere dell’assistenza e della consulenza doganale.
La compliance doganale
Parlare alle aziende non è semplice, non è sufficiente trasferire conoscenza, è essenziale comprendere le necessità e proporre certezze; questo è il significato ultimo dell’idea di trasformare la dogana in business e dare dignità aziendale ai processi doganali. Minimizzare costi e rischi imprenditoriali è una preoccupazione che mai, in precedenza, aveva sfiorato l’azione amministrativa doganale, ora parte attiva del ciclo commerciale internazionale e, quindi, attenta alle esigenze dei propri partners.
La compliance doganale, intesa quale sistematico e strutturato adempimento collaborativo di comunicazione e cooperazione preventiva per la corretta applicazione delle disposizioni doganali e fiscali correlate, è un valore aziendale aggiunto.
La gestione del rischio doganale, il possesso di adeguato strumenti di audit contabile e operativo, l’utilizzo appropriato e consapevole degli strumenti di certezza giuridica e di semplificazione offerti dalla normativa UE e nazionale, l’adattabilità organizzativa ai cambiamenti ne sono gli strumenti.
La strategia doganale è una leva gestionale che può ridurre costi e tempi incidendo su tutte le funzioni aziendali tradizionali; la conoscenza degli strumenti doganali consente di ottimizzare i processi e di gestire al meglio le interazioni tra gli strumenti doganali e il ciclo aziendale.
Ricerca, innovazione, flessibilità devono contraddistinguere i servizi che aiutano le imprese a districarsi nella giungla dell’internazionalizzazione.
Ma quanti possono, in coscienza, affermare di conoscere il processo doganale?
Nel podcast dal titolo Oltre i confini, in uscita a partire da oggi sulle principali piattaforme di streaming audio, proviamo a fare chiarezza su quali sono i processi doganali da conoscere per poter gestire al meglio l’import e l’export delle merci della propria azienda. In particolare, nel primo episodio, che è possibile ascoltare cliccando in fondo a questo articolo, scopriamo insieme perché una corretta pianificazione può semplificare le operazioni di import/export se non addirittura diventare un importante strumento di saving.
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