Il trionfo in Europa di una Nazione, oltre la Nazionale
Jacopo Paoletti
13 luglio 2021
Un campionato europeo simbolo della rinascita di una Nazione, unita nel celebrare la propria, riscoperta, identità patriottica.
Una lunga notte magica, sì, quella dell’11 luglio, che ha riportato l’Italia a sognare e a emozionarsi, ancora una volta, insieme. Dopo un mese di tifo accorato, di bandiere sui balconi e di gioia, l’intero Paese torna in piazza e si sente unito. Felice.
#Euro2020 in rete
Dopo i lunghi mesi di isolamento, ogni azione sul campo della squadra di Mancini ha riportato gli italiani a sperare e a riassaporare un’italianità diversa, quasi perduta. Un romanticismo che dallo stadio si propaga nelle città, cancellando da ogni volto il peso delle restrizioni vissute e diffondendo una nuova energia necessaria.
Un cammino azzurro carico di momenti di adrenalina, che ha tenuto i tifosi con il cuore in gola fino all’ultimo secondo, a casa, in piazza e mai come questa volta sui social. Un gruppo di amici, lo schermo della Tv e il cellulare in mano per condividere le proprie emozioni, raccontare il proprio personale Campionato europeo ed esultare dal vivo e online.
Dall’analisi dei dati dei social di Instagram, TikTok e Twitter realizzata nel corso di tutto il campionato da CreationDose, la MarTech company che unisce community e digital per potenziare il marketing e la comunicazione di brand e agenzie, è emersa infatti una crescita significativa nei numeri, nelle interazioni e nelle condivisioni dei post dal popolo dei tifosi, sempre più digital.
Gli insight dimostrano che su Instagram e TikTok la fascia più attiva è stata quella dei Millennial, dai 25 ai 34 anni, che hanno realizzato contenuti più elaborati nel pre e nel post partita, mentre Twitter è stato utilizzato maggiormente per i commenti live in occasione di goal, pause e momenti inaspettati.
“La partita non si gioca più solo in campo, ma anche online. Generazione Z e Millennial sono parte attiva degli eventi online ma in maniera molto differente: mentre la Generazione Z si sofferma sulla realizzazione di contenuti articolati e Stories facilmente fruibili, i Millennial si soffermano su photopost e sul mondo del gaming” - afferma Alessandro La Rosa, Founder & CEO di CreationDose.
Attraverso l’analisi testuale effettuata dai sistemi di Intelligenza Artificiale di ResearchDose, CreationDose ha individuato la classifica delle nazioni più supportate sui social lungo tutto il Campionato europeo.
In testa l’Inghilterra che, nonostante la sconfitta finale, ha confermato sul campo tutte le sue potenzialità a differenza della sua storia calcistica. Subito dopo l’Italia, molto seguita non solo dagli italiani, ma anche dai tifosi di tutti il mondo. Al terzo posto la Danimarca, underdog del campionato che è esplosa sui social nonostante l’assenza di Eriksen.
Attivando sistemi di Object Recognition si è isolata inoltre la tipologia di oggetti di vita quotidiana presenti nei contenuti condivisi: dai dati è emerso che i tifosi italiani hanno condiviso per lo più post contenenti scorci casalinghi o immagini riprese dallo schermo (momenti della partita o interviste).
It’s coming to Rome, dai social alle piazze
L’emozione del tricolore su Wembley è un’immagine che difficilmente gli italiani dimenticheranno: dalle lacrime di Mancini e Vialli all’urlo liberatorio di Bonucci, la vittoria dell’Italia è stata scandita non solo dalle note della Nannini e di Bennato, ma dal ritrovato inno inglese It’s coming home, rielaborato sui social in It’s coming Rome - errore grammaticale incluso.
Nei giorni che hanno preceduto la finalissima si è creato infatti un vero e proprio dissing su Twitter tra i sostenitori delle due squadre, attivo prima, durante e dopo la finale.
Attraverso un’analisi testuale delle didascalie dei contenuti presi in esame su Twitter, è stato tracciato il punteggio relativo ai sentimenti positivi espressi nei confronti delle due finaliste.
Se nel pre-match gli inglesi, fiduciosi di un finale a loro favorevole, registravano un sentiment positivo, il dato si ribalta completamente nel post finale, momento in cui lo score di positività degli Azzurri raggiunge un sorprendente +38%.
Dall’analisi delle immagini è emerso inoltre il numero di maglie presenti su tutti i post condivisi, pari a 571 su 9.541.
Dai social emerge quindi il racconto di una squadra compatta, data dalla somma delle parti e non dai singoli atleti.
La Nazionale, orfana dei felici ricordi del mondiale vinto dall’Inghilterra nel 1966, ha vinto questa finale con pieno merito, puntando tutto sulla forza della squadra nella sua interezza. Una vera e propria Nazione, unita.
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