Bond nuove emissioni: ora i cedoloni li offre anche Intesa Sanpaolo
Lorenzo Raffo
9 novembre 2022
In Usd debutta una senior 6,05% 2025, mentre in Gbp è la volta di una senior 5,35% 2024, entrambe a piccolo taglio. Un confronto con le altre obbligazioni dello stesso emittente.
Nessuno l’avrebbe creduto soltanto un anno fa. Intesa Sanpaolo da oggi inizia le negoziazioni sul Mot di due nuove emissioni ad alte cedole, che nel 2021 avrebbero caratterizzato esclusivamente dei bond high yield con basso rating. Queste le loro caratteristiche:
In Usd entra in scena l’Intesa Sanpaolo 6,05% scadenza Nv2025 - Isin XS2551322451 - taglio 2.000 $ - ammontare 200 milioni di $ - coupon semestrale - non è prevista call di rimborso anticipato.
In Gbp (sterlina inglese) esordisce l’Intesa Sanpaolo 5,35% scadenza Nv2024 - Isin XS2551345312 - taglio 1.000 Gbp - ammontare 200 milioni di £ - coupon semestrale - non è prevista call di rimborso anticipato.
È evidente che partendo ora il collocamento, la quotazione si attesterà sui 100, salvo violenti e improvvisi movimenti al ribasso dei mercati.
Dove si collocano
Per valutare la competitività delle due emissioni occorre innanzitutto posizionarle rispetto alle curve dei rendimenti rispettivamente dei titoli di Stato Usa e Gb.
I Treasuries 3 anni riconoscono attualmente il 4,6% e quindi lo spread lordo a favore dell’Intesa si situa a 145 pb. C’è naturalmente da segnalare che quest’ultimo è tassato al 26% contro il 12,5% dei governativi. Il risultato netto accorcia quindi le distanze, collocando il Treasury al 4,02 e l’Intesa al 4,47%.
I Gilt a 2 anni rendono al momento il 3,22%. Ne consegue che lo spread con l’Intesa si colloca a 213 pb, risultato finale che – depurato dal fattore fiscale – si limita a 114 pb.
Gli altri dello stesso emittente
La proposta di bond Intesa quotati sul secondario, in realtà soprattutto con la denominazione della fu Imi, è molto ampia in dollari Usa e la nuova emissione si colloca ai vertici in termini di rendimento cedolare. Segnaliamo la 4,5% Mg29 Usd (Isin XS2482615957 – taglio 2.000), che quota fra 89 e 90, con rendimento sul 6,6%, quindi superiore rispetto alla nuova emissione acquistata in collocamento a 100. Un po’ più corta rispetto all’esordiente è invece la 4% Mg25 Usd (Isin XS2482611378 – taglio 2.000), scambiata sui 94,5-94,7 Usd con yield a scadenza però ben superiore, collocandosi al 6,3% lordo e quindi al 4,66% netto.
Nettamente inferiore invece l’offerta in sterline. Oltre a una Imi, ormai prossima al rimborso, si ha la 1,4% Fb31 Gbp (Isin XS2294840363 – taglio 1.000), che su Tlx evidenzia quotazioni poco realistiche ma che alcuni broker indicano sui 90/93 Gbp. Ne consegue quindi che la nuova emissione in £ diventerà certamente un punto di riferimento per chi opera sulla divisa britannica, sempre che la sua liquidità mantenga livelli elevati, al contrario di quanto avviene solitamente sui bond non governativi in sterline.
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