Bond oggi. Avete minusvalenze fiscali? Ecco i Btp per compensarle
Lorenzo Raffo
7 aprile 2023
Obbligazioni con scadenze corte e quotazioni sotto 100: in questa fase dei mercati danno la certezza di neutralizzare crediti fiscali da precedenti perdite. Scopriamo quali sono.
Torna di estrema attualità la gestione fiscale dei portafogli soprattutto azionari. Il 2022 ha comportato non poche perdite per gli investitori e la ricerca di soluzioni idonee a neutralizzare le relative minusvalenze è molto sentita sui mercati. La solita opzione dei certificati, per vari fattori tecnici, si sta però rivelando meno ottimale rispetto al passato.
L’alternativa più semplice è quella delle obbligazioni, con quotazioni sotto 100 e scadenze corte. In realtà qualsiasi bond che abbia in prospettiva possibilità di riapprezzamenti del capitale si adatta in tal senso, sebbene sia difficile identificare il momento in cui le Banche centrali interromperanno il rialzo dei tassi, riaccendendo la corsa in salita delle quotazioni. Meglio allora andare sul sicuro e preferire emissioni prossime al rimborso.
Il Btp a un anno per annullare i crediti fiscali
Sono molte le obbligazioni utili in tal senso: come esempio prendiamo in considerazione un Btp a un anno, perfetto allo scopo. Si tratta dello 0% Ap24 (Isin IT0005439275), molto scambiato sul Mot. Quota infatti sui 96,8-96,9, con spread “bid-ask” sui 10 pb e una volatilità bassa. Il rendimento si aggira sul 3% rispetto a una “duration” (sensibilità ai tassi) inferiore a 1. Ciò significa che l’impatto da ulteriori interventi rialzisti della Bce risulterebbe modesto. Al prezzo indicato equivale uno yield fra il 3,2% (a 96,8 euro) e il 3,1} (a 96,9). Valutando poi l’effetto della compensazione di minus detenute nel cassetto fiscale è evidente come questo Btp assicuri di fatto un rendimento di tutto rilievo su un periodo temporale di un anno. Leggermente inferiore quello garantito da una scadenza più corta.
Il Btp 0% Nv23 (Isin IT0005482309) quota attualmente sui 98,1 euro, con un rendimento sul 3%. È evidente che è adatto a chi deve compensare minus entro la fine dell’anno in corso. Allungando l’obiettivo temporale, sempre con scadenze 2024, ci sono il Btp 0% Ag24 (Isin IT0005452989), che estende la scadenza ma non incrementa il rendimento, fermo al 3,1%, sebbene prezzi sui 96 euro, e il Btp 0% Dc24 (Isin IT0005474330), che sui 95 euro si attesta poco sopra il 3%.
Le altre emissioni per neutralizzare i minus
Di sicuro sarebbe preferibile puntare su emissioni con aliquota fiscale 26%, dall’effetto più dirompente dal punto di vista fiscale. Sul Mot le emissioni molto liquide non sono molte e bisogna quindi accontentarsi – se l’ottica temporale è corta – di titoli di Stato o di sovranazionali tassati al 12,5%. Certamente sul secondo fronte si annoverano vari Bei e Word Bank in divise emergenti e soprattutto in lire turche, che quotano nettamente sotto 100. In teoria sarebbero perfetti ma nella pratica mal si adattano allo scopo prefissato, in quanto caratterizzati dalla variabile valutaria, del tutto sconsigliabile per un’operazione che deve essere realizzata assolutamente a rischio zero. Più appropriate sono quindi le emissioni in euro di cui si abbia maggiore certezza in relazione alla compensazione delle minus.
Archivio
novembre 2024 ottobre 2024 settembre 2024 luglio 2024 giugno 2024 maggio 2024 aprile 2024 marzo 2024 febbraio 2024 gennaio 2024Altri blog
Martingale Risk: il tuo alleato nel recupero delle perdite finanziarie
Di Marco Fabio Delzio
Finanza Sostenibile
Di Giuseppe Montalbano
Communication, simplified
Di Andrea Zagnoli