Bond oggi – Btp, festeggiano i 2-3 anni. Rating AAA Usa a rischio? Una nuova Bei in € sul Mot

Lorenzo Raffo

14 aprile 2025

L’upgrading italiano favorisce i corti. Effetto Trump sui Treasuries: anche Moody’s valuta una bocciatura. Cedola 3,125% e taglio 1.000 per la Bei.

Bond oggi – Btp, festeggiano i 2-3 anni. Rating AAA Usa a rischio? Una nuova Bei in € sul Mot

Due notizie certamente favorevoli, quali la promozione del rating italiano a BBB+ e un probabile ulteriore taglio dei tassi Bce di 25 pb nella sua imminente riunione, sono state sì festeggiate dai mercati ma meno di quanto ci si potesse attendere, anche perché l’upgrading è arrivato in un momento alquanto complesso.

Cosa è successo sulla curva dei rendimenti? La reazione immediata è stata di premiare soprattutto le scadenze a 2-3 anni, il che può essere messo in relazione con le incertezze future sulle evoluzioni dell’economia mondiale.

Salgono soprattutto i corti

Nelle prime ore di contrattazioni oggi sul secondario il Btp a 2 anni ha visto in effetti scendere il rendimento di oltre il 3%, con le quotazioni di conseguenza salite, malgrado vite residue così corte. In realtà le variazioni di prezzo in percentuale sono state modeste ma si tenga conto che il mercato premiava questa parte della curva già da alcune settimane.

Ha senso collocarsi oggi su un 2 anni? Il 2,7% Ot2027 (Isin IT0005622128) quota poco sopra i 101, con uno yield sul 2,2%, che si accompagna alla possibilità di una marginale minus fiscale a scadenza. Di fatto quindi si presta solo a chi abbia molta liquidità e voglia diversificare gli strumenti su cui puntare. In effetti un conto deposito bancario – pur con i tanti limiti che pone – può garantire di più.

Allungando di poco le scadenze e passando quindi ai 3 anni ecco, per esempio, che il 2,65% Gn2028 (Isin IT0005622128) conferma un trend quasi equivalente e riafferma il rialzo in corso da metà marzo, con la quotazione salita dai 99,8 agli attuali 100,8 Eur.

Fuori dai lunghi Usa, ecco perché

Reazione incerta per i Treasuries Usa, con un inizio di settimana che segnala una vendita sulle scadenze fino a un anno e acquisti invece sulla parte lunga della curva, all’opposto di quanto successo nelle sedute precedenti.

Nulla di significativo in realtà, anche perché i recenti forti switch sono avvenuti soprattutto a favore dei titoli di Stato tedeschi brevi e di alcuni bond corporate in Usd. Klaus Stopp, storico trader obbligazionario, teme che le scelte di Donald Trump causeranno «danni duraturi agli Stati Uniti, poiché l’affidabilità non è più una certezza».

L’attuale tendenza a uscire dai Treasuries potrebbe anche essere accelerata dal fatto che alcuni operatori di mercato hanno dovuto vendere titoli altamente liquidi a seguito di richieste di ricopertura da parte degli intermediari. Si sono in effetti registrati strani movimenti di prezzo.

Un consiglio allora: se si hanno posizioni aperte sui governativi Usa meglio restare fermi, visto che non si avverte una razionalità nelle reazioni di mercati. Intanto corrono le voci che anche Moody’s vorrebbe abbandonare la tripla A nella valutazione dei titoli di Stato Usa. Il quadro attuale è il seguente:

S&P AA+
Moody’s AAA
Fitch AA+
Scope AA

Considerando che le prime tre sono di nazionalità Usa e la quarta europea c’è chi ritiene che sia appunto Scope la più attendibile. In realtà se la AAA di Moody’s fosse abbandonata quasi certamente il downgrade si limiterebbe a una discesa ad Aa1, corrispondente alla AA+ delle altre due.

La Bei green sotto 100

L’eccezionalità della situazione in corso porta all’esordio di emissioni da valutare con grande attenzione in chiave di protezione. È il caso di una nuova Bei (AAA) in euro al debutto sul Mot.

Emissione Bei Green 3,125% Mg2037 Eur
Isin EU000A3K4EG9
Scadenza 15/5/2037
Taglio 1.000 Eur
Quotazione in corso Fra 99 e 100 Eur
Rendimento Fra 3,1 e 3,2%
Aliquota fiscale 12,5%
Punto forte Rapporto rischio/rendimento
Punto debole Ancora poco liquida (spread sui 200 pb)

Certamente la scadenza è lunga ma in un’ottica di investimento da cassettista si attesta su livelli interessanti, collocandosi di fatto quasi alla pari con un Bund tedesco.

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