Bond oggi: Btp c’è una nuova star sulla curva dei rendimenti
Lorenzo Raffo
20 febbraio 2023
Il ventennale torna a essere protagonista e proprio su questa scadenza c’è il titolo giusto, numeri alla mano, per puntare al medio termine.
Reazione rialzista delle quotazioni per i nostri titoli di Stato, con un contro trend che in pochi giorni ha modificato il quadro generale. Il rendimento del decennale in particolare è sceso da quasi il 4,5% al 4,3% dell’apertura di questa mattina. Rientrerà nella forchetta 4,2%-3,8%, che l’ha contraddistinto nella fase precedente? È probabile, sebbene nelle ultime settimane le valutazioni degli analisti siano state prevalentemente negative. Riconfermando quell’obiettivo 5% di cui abbiamo scritto di recente. In effetti analizzando i parametri matematici, conosciuti come pivot point, la resistenza per lo yield (e quindi il supporto per la relativa quotazione) del 10 anni si situa ancora sul 3,8%, anzi leggermente sotto, ovvero sul 3,74%, mentre il supporto (e quindi resistenza per la quotazione) sale dal precedente 4,2% all’attuale 4,3%-4,5%.
L’occasione da cogliere
Passando a esaminare il Btp future (scadenza marzo 2023) si nota che i livelli da seguire sono ora la resistenza dei 116,6-116,8 e il supporto dei 112,3 contro un’apertura questa mattina a 114,44. Quindi i range di rendimento del decennale e di movimento del derivato forniscono due perfetti strumenti di valutazione del trend dei Btp per le prossime sedute. Intanto però si realizza una circostanza interessante: prende il via una discesa sotto 100 del Btp 4,45% St43 (Isin IT0005530032) dopo già quattro sedute negative iniziate con l’apertura a 102,75 euro di martedì 14. In realtà si osserva un mercato incerto, che proprio sui 100 non ha mostrato forza né in un senso né nell’altro. Comunque sia impostare un piano di acquisto da sotto la pari rappresenta certamente un’occasione da potenziare con possibili ulteriori micro lotti in presenza di eventuali scivolate di 2 euro di volta in volta. Con un 4,5% di rendimento lordo, in presenza di una “duration” sui 12,8, l’eventualità è realistica e si conferma nell’attuale contesto dei titoli di Stato europei un posizionamento con buone prospettive di medio termine.
Meglio degli extralunghi
Dato che – come al solito – il confronto con le scadenze ancora più lunghe è imprescindibile, il Btp 2043 – ovvero il ventennale – si colloca sull’attuale picco della curva dei rendimenti e attorno a esso si manifesteranno i maggiori futuri movimenti. Al 4,5% della maturity a vent’anni si contrappone infatti il poco più che 4,1% del cinquantennale. Collocarsi su questo tratto della curva apre quindi la strada per possibili fluttuazioni rilevanti, partendo da un livello di tutto rilievo. I margini di ulteriore debolezza delle quotazioni si aggirano su circa uno 0,4% di antitetico maggiore yield, in base all’analisi grafica, contro almeno uno 0,6%-0,8% di riduzione, in presenza di un netto rafforzamento dei prezzi. Il 4,45% St43 giustifica quindi l’interesse del mercato nei suoi confronti, seppur imponga la consapevolezza di una potenziale volatilità che sarà un’occasione da cogliere sia al rialzo sia al ribasso.
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