Bond oggi – Da domani la nuova emissione Cdp 2029 per il retail
Lorenzo Raffo
6 novembre 2023
In sottoscrizione dal 7 al 27 novembre (tempi lunghi!), Cdp 2029 ha un tasso misto, taglio 1.000 euro, con fisso 5% nel triennio iniziale.
Dopo i mini corporate a tasso fisso italiani emessi da Maire Tecnimont (6,5% - Isin XS2668070662 – massimo negli ultimi giorni a 103,38 euro) e da Carraro (7,75% - Isin IT0006756438 – esordio sul secondario a quasi 102 euro), l’investitore retail si trova a godere ora di una nuova obbligazione a piccolo taglio (1.000 euro), proposta da Cdp, quindi dalla Cassa Depositi e Prestiti, di cui l’azionista di maggioranza è il ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il gruppo è attivo da molto tempo sul mercato del credito con bond che qualcuno definisce “i migliori rivali dei nostri titoli di Stato”. In realtà più che rivali sono colleghi, vista appunto l’appartenenza alla stessa “capogruppo”. Quindi con Cdp non si diversifica il rischio rispetto a Btp e compagni.
La struttura del nuovo Cdp 2029
Così come il precedente Cdp Mc Gn2026 proposto nel 2019 (Isin IT0005374043) l’inedito Mc 2029 (Isin IT0005568719) ha una struttura cosiddetta multi coupon – di qui la sigla Mc – con una prima parte triennale a tasso fisso 5% e una seconda a tasso variabile indicizzata Euribor maggiorato di un margine “almeno” dello 0,90%.
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L’“almeno” dipende dal fatto che il tasso definitivo sarà fissato alla fine del periodo di offerta. La casistica dimostra però che quasi mai modifiche sono state introdotte dagli emittenti che prevedono tale clausola. Naturalmente il titolo sarà quotato sul Mot quando entrerà sul secondario ma non sarà collocato attraverso Borsa Italiana. Se ne occuperanno 24 banche sotto il cappello dei coordinatori Intesa Sanpaolo e Unicredit. La relativa lista è contenuta nelle condizioni definitive relative all’offerta, pubblicate e consultabili sulla pagina dedicata del sito di Cassa Depositi e Prestiti. L’emittente Cdp ha i seguenti rating a medio-lungo termine, in linea con quelli della Repubblica italiana: Baa3 di Moody’s, BBB di S&P, BBB di Fitch e BBB+ di Scope.
Quanto è allettante il nuovo Cdp 2029?
Certamente il meccanismo italiano dell’offerta sul mercato di bond è complesso. Di qui una tempistica molto lunga per il collocamento: dal 7 al 27 novembre, salvo chiusura anticipata. La scelta potrebbe sembrare molto cautelativa rispetto a un ammontare di 1,5 miliardi di euro. Si noti fra l’altro che si estende oltre la data fatidica del 17 novembre, quando si conoscerà la valutazione aggiornata di Moody’s sull’Italia.
Molto probabile in ogni caso una copertura dell’offerta nell’arco di pochi giorni. Il nuovo bon di Cdp può essere attraente per la parte a tasso fisso iniziale, tanto più considerando che il rendimento a tre anni dei titoli di Stato italiani si situa fra il 3,6% e il 3,7%. Poi c’è tuttavia la parte a tasso variabile, con un margine contenuto dello 0,90% sull’Euribor rispetto alla precedente emissione 2026, che prevede un più generoso 1,94%. Nel 2019 erano comunque altri tempi! Da ricordare infine che anche l’emissione di Cdp è soggetta ad aliquota fiscale 12,5%, così come i titoli di Stato.
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