Bond oggi – Da lunedì in collocamento il nuovo bond Carraro 7,75%
Lorenzo Raffo
20 ottobre 2023
In euro scadenza 2028 e taglio 1.000: quindi adatto al retail. Oltre alle varie caratteristiche evidenziamo le modalità di sottoscrizione.
Dopo Maire Tecnimont con il suo 6,5% ottobre 2028 (Isin XS2668070662), che ha ottenuto un ottimo successo sul secondario con scambi sempre molto attivi, tocca ora a un’altra corporate italiana proporsi al retail: si tratta di Carraro, che da lunedì va in collocamento con un 7,75% novembre 2028, pure in euro e pure a piccolo taglio, ovvero 1.000, il cui Isin è il seguente: IT0006756438.
Carraro, una vecchia conoscenza
Il gruppo veneto è leader nella produzione di sistemi di trasmissione per macchine agricole e movimento terra. La sua presenza sul fronte obbligazionario data nel tempo e attualmente su Borsa Italiana sono quotate due emissioni in euro, abbastanza popolari nei portafogli dei piccoli e medi investitori. Si tratta di:
- 3,5% gennaio 2025 (Isin XS1747134564 – taglio 1.000): emessa nel 2018 ha registrato un andamento stabile nel tempo, salvo nella primavera del 2020, quando un violento ribasso fu provocato dall’inizio della pandemia. Quota attualmente sui 98,8 euro, con un rendimento di poco superiore al 4% e un rapporto rischio/yield interessante, dato anche un possibile rimborso anticipato.
- 3,75% settembre 2026 (Isin XS2215041513 – taglio 1.000): emessa nel 2020 ha risentito del rialzo dei tassi in area Bce, scendendo dai quasi 105 euro del settembre 2021 agli attuali 95 euro, con un rendimento sul 5,5%.
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La nuova Carraro per il rimborso della 2025
La società ha certamente voluto premunirsi rispetto alla scadenza della prima delle due emissioni citate, anticipando di molto l’entrata in scena della sua sostituta, il che potrebbe giustificarne il rimborso anticipato. Il rendimento cedolare garantito è innegabilmente elevato, il che dipende anche dall’assenza di un rating, caratteristica tipica di molte obbligazioni corporate minori di casa nostra. Un 7,75% lordo a 5 anni, quindi un 5,735% netto (aliquota fiscale 26%), è ben superiore rispetto al 4,3% lordo e di conseguenza al 3,76% netto (aliquota fiscale 12,5%) di un equivalente Btp. Sono quasi 200 pb che corrispondono alla media di questa tipologia di bond su una vita residua quinquennale. Logicamente c’è da prevedere una maggiore volatilità per il bond Carraro, esposto sia alle dinamiche sui tassi sia alle news sulla società.
Come si sottoscrive
Il collocamento avverrà mediante sottoscrizione sulle diverse piattaforme di trading online o utilizzando i canali tradizionali ma attenzione perché non tutte aderiscono e non si ha una lista di quelle “affiliate”, il che conferma le incertezze che spesso i risparmiatori lamentano in operazioni di questo tipo. Più chiaro invece il quadro degli eventuali rimborsi anticipati per la 7,75%, fissati in due date: decorsi i primi 18 mesi (quindi dal 6 maggio 2025) a un prezzo pari a 103 e dal 6 maggio 2026 a 101,5. Inoltre se si verificasse un evento di cambio di controllo della società è previsto l’obbligo di “call”. È indubbio che una componente cedolare così elevata rappresenta motivo di richiamo ma occorre sempre rammentare l’assenza di un rating, che per quanto possa essere influenzabile un riferimento quanto meno lo dà.
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