Bond oggi - Il punto sugli Us Treasuries. Carraro delude. Unicredit propone due tassi misti

Lorenzo Raffo

10 aprile 2025

Volatilità sui governativi Usa, di cui diamo i riferimenti tecnici utili a capirne le evoluzioni. Tre nuove emissioni debuttano su Borsa Italiana.

Bond oggi - Il punto sugli Us Treasuries. Carraro delude. Unicredit propone due tassi misti

Come spesso succede gli osservatori dei mercati accentuano alcune valutazioni che chi sta sulle piattaforme operative riscontra in misura meno spiccata.

È quanto avvenuto nelle ultime sedute per gli Us Treasuries, cioè per i titoli di Stato Usa. Si è parlato di un vero e proprio sell-off, cioè di violente vendite. In realtà più che di un sell-off si è registrata una diversa concezione del loro utilizzo, dato che hanno parzialmente perso il ruolo detenuto da sempre di beni rifugio.

Ciò era un po’ inevitabile nel contesto di confusione totale causata dalla Presidenza Usa. Per ora non si sono però superati dei livelli di guardia, sebbene i Treasuries diventino degli osservati speciali, in ottica soprattutto delle prossime aste.

I numeri confermano le vendite ma negli ultimi giorni il rendimento del decennale non ha mai superato il 4,5%, da considerare soglia oltre la quale scatterebbe un avviso di pericolo. Come sempre più delle parole valgono i numeri ed ecco allora una tabella riassuntiva dei riferimenti da seguire.

Yield del 10 anni (apertura seduta 10/4) 4,35%
Forchetta yield su un anno Minimo 3,60% - Massimo 4,81%
Attuale posizionamento Distanza dal massimo 10,5%
Resistenze yield (in presenza di ribasso delle quotazioni) 4,53% e 4,67%
Supporti yield (in presenza di rialzo delle quotazioni) 4,08% e 3,95%
Future Treasury (chiusura seduta 9/4) 110,33
Resistenza del future 113,27
Supporto del future 109,36

È indubbio che i valori in corso sono più ribassisti (sia di prezzo – inverso rispetto al rendimento – sia come grafico per il future) che rialzisti ma occorre tenere conto che da inizio aprile si era registrata una fase accumulativa che ha trovato una reazione opposta da lunedì 7, con ben tre sedute negative.

Il nuovo Carraro non spicca il volo

Chi ricorda il formidabile successo ottenuto in pochissimo tempo nel collocamento sul Mot del Carraro 7,75% 2028 (Isin IT0006756438 – taglio 1.000 Eur) resta certamente deluso di fronte alla freddezza che sta invece riscontrando il nuovo Carraro 5,25% 2030 (Isin IT0006768151), in sottoscrizione sempre sul Mot.

Il cui ammontare annunciato di 300 milioni di euro è in parte destinato a esercitare il rimborso della 7,75%, operazione al momento di non facile concretizzazione, poiché con la nuova 5,25% non si è finora raggiunto l’importo di 120 milioni di euro necessario allo scopo.

Il mercato aspetta forse la quotazione sul secondario di quest’ultima e in un momento di incertezza punta su prezzi sotto 100. La vicenda dimostra come nella fase in corso anche per gli emittenti ci siano difficoltà, come confermano altre vicende relative ad altre Borse. L’effetto dazi si fa sentire quindi pure sui corporate e soprattutto su quelli senza rating, come nel caso appunto del Carraro.

Due tassi misti di UniCredit

È tornata la voglia di tassi misti (ovvero con una prima parte a cedola fissa e una seconda a cedola variabile) da parte delle banche, che sempre hanno in talune fasi dei mercati scelto quest’opzione per le nuove emissioni. UniCredit ha in sottoscrizione da oggi due titoli di tale tipo, dalle seguenti caratteristiche:

Isin IT0005645129
Scadenza 2035
Valuta Eur
Taglio 1.000 Eur
Struttura tasso fisso 4,75% (cedola annuale) fino al 10/4/2026 e poi tasso variabile dal 10/4/2027 fino a scadenza indicizzato Euribor 3 mesi + 1,4% con tetto 4,75%

Si tratta di una struttura decisamente conservativa, adatta a investitori che non vogliano assumere rischi da volatilità di prezzo del bond.
Per ora l’ammontare proposto è solo di 10 milioni ma c’è da augurarsi che venga incrementato con successivi importi.

Isin IT0005645111
Scadenza 2038
Valuta Eur
Taglio 1.000 Eur
Struttura tasso fisso 7% (cedola annuale) dal 10/04/2026 al 10/04/2028 e poi tasso variabile dal 10/4/2029 fino a scadenza indicizzato Euribor 3 mesi puro, quindi senza premio aggiuntivo

In questo caso la struttura è meno conservativa, puntando su una parte iniziale decisamente più remunerativa, ma resta il limite di un modesto ammontare iniziale di 10 milioni di euro.