Bond oggi - Lo zero coupon da tempi cupi. Per quelli in Usd che si fa? Un Btp lungo ma a basso rischio

Lorenzo Raffo

16 aprile 2025

Un 2028 di Banca Intesa senza cedole: piace nelle sedute calde. Quale strategia per chi è investito in Usd. Un nostro governativo senza Cacs.

Bond oggi - Lo zero coupon da tempi cupi. Per quelli in Usd che si fa? Un Btp lungo ma a basso rischio

Di fronte a tutto quanto stiamo vedendo il settore obbligazionario si conferma una volta di più protettivo, seppur con alcuni strumenti in particolare. Volendo escludere i titoli di Stato e cercando opzioni più conservative da tempo il mercato italiano punta su uno zero coupon in euro che sale negli scambi in presenza di tensioni sugli altri fronti.

Merita quindi di essere valutato con attenzione.

Emissione Comit 98/28 Zc Eur Chi è l’emittente È la vecchia Banca Commerciale Italiana, una capo saldo del passato, entrata da tempo a far parte di Banca Intesa
Isin IT0001200390
Rating BBB
Data emissione 17/2/1998
Data rimborso 17/2/2028
Taglio 1.000 Eur
Tipologia Zero coupon
Quotazione in corso 91,8 Eur
Rendimento 3,06%
Liquidità Molto elevata (spread 10-15 pb)
Punti forti Tipico strumento da liquidità per un “buy” prevalentemente da cassettista. Bassa volatilità
Punto debole Scontato il fatto che non versa cedole

Per chi volesse ridurre la vita residua segnaliamo uno zero coupon quasi gemello ma con scadenza più corta.

Emissione Comit 97/27 Zc Eur
Chi è l’emittente Ormai di fatto Banca Intesa, come nel caso precedente
Isin IT0000966017
Rating BBB
Data emissione 8/1/1997
Data rimborso 8/1/2027
Taglio 1.000 Eur
Tipologia Zero coupon
Quotazione in corso 95,7 Eur
Rendimento 2,50% circa
Liquidità Meno elevata rispetto al 2028 (spread 50/60 pb)
Punto forte Scadenza corta
Punto debole Anche in questo caso scontato il fatto che non versa cedole

Bond in Usd, che si fa?

Qui Trump ha davvero colpito duro. Fino a qualche mese il quadro delle obbligazioni in Usd appariva molto favorevole, grazie all’accoppiata di un dollaro forte e di quotazioni probabilmente in salita, grazie a una politica dei tassi che si annunciava progressivamente espansiva.

Ora il quadro si è invertito. Il biglietto verde sta crollando, dopo la rottura degli 1,10 contro Eur, con una discesa a oggi - rispetto alla nostra valuta - a 1,13, in presenza di una volatilità non facile da gestire se non da parte degli specialisti di cross valutari, mentre le quotazioni sono nettamente scese, specialmente per i Treasuries lunghi.

Che fare allora? La tentazione di vendere e di aspettare tempi migliori sarebbe giustificata ma – nel caso delle obbligazioni – è sempre difficile identificare dei successivi livelli di rientrata, che legittimino dei “sell and buy”.

L’alternativa è di rimodulare con pazienza e prudenza eventuali posizioni di una certa ampiezza, cercando – quando possibile – di passare su emittenti più solidi e possibilmente su scadenze più corte, oppure di abbassare i prezzi di carico, reinvestendo le cedole incassate, con l’imprescindibile aiuto di un conto in valuta.

Logicamente ogni storia è a sé ma in un quadro così complesso appare preferibile non aumentare l’esposizione sul dollaro trasferendo capitali anche minimi dall’euro. Prevedere infatti le evoluzioni future è quasi impossibile, stante l’instabilità delle decisioni dell’attuale amministrazione Trump.

Un Btp senza rischi

I mercati hanno sì festeggiato il miglioramento del rating italiano e un probabile nuovo taglio dei tassi da parte della Bce ma non più di tanto. I problemi strutturali restano infatti e non vedono vie di uscita. Chi investe sui Btp si domanda allora se ci sia un’emissione da considerare a basso rischio e che non quoti lontano da 100.

La risposta deve tenere conto di un fatto: i Btp low risk sono solo quelli non soggetti alle cosiddette clausole Cacs, in vigore dal 1° gennaio 2013. Tali clausole permettono allo Stato emittente di chiedere una ristrutturazione del debito attraverso un eventuale haircut del valore nominale oppure una riduzione delle cedole o infine un allungamento delle scadenze.

Analizzando i titoli senza Cacs rimasti sul mercato il migliore in rapporto alle tante variabili di valutazione quasi certamente è questo.

Emissione Btp 4% Fb2037
Isin IT0003934657
Rating BBB+
Data emissione 1/8/2005
Data rimborso 1/2/2037
Taglio 1.000 Eur
Tipologia Tasso fisso (ammontare 30 miliardi di Eur)
Quotazione in corso Sui 102,3/102,4 Eur
Rendimento 3,8%
Liquidità Ottima (spread 2/3 pb)
Punto forte Yield soddisfacente (oltre naturalmente all’esenzione dalle clausole Cacs)
Punto debole Scadenza lunga