Bond oggi – Mercato tiepido per il nuovo Btp a 7 anni ma sbaglia
Lorenzo Raffo
29 ottobre 2024
Ci si aspettava scambi più rilevanti per un titolo dall’ottimo rapporto rischio/rendimento. Il bilancio delle prime due sedute sul Mot.
Dopo aver ottenuto un ottimo successo in fase di asta, le prime giornate di quotazione sul Mot non ne hanno confermato un esito altrettanto entusiastico. Contratti abbastanza contenuti infatti nelle due sedute d’esordio sul secondario, con importi nel complesso contenuti per un nuovo Btp.
Si tratta del 3,15% Nv2031, di cui si prevedono movimenti nei prossimi mesi abbastanza rilevanti se la Bce proseguirà nel taglio dei tassi. In caso contrario (ipotesi ora marginale ma da non escludere al 100%) rappresenterebbe uno strumento obbligazionario dal rapporto rischio/rendimento certamente interessante.
La scheda del Btp 3,15% Nv2031
Questi i dati anagrafici dell’inedita emissione:
- Isin: IT0005619546
- Ammontare emesso: 10 miliardi di Eur
- Scadenza: 15/11/2031
- Quotazione di esordio: 100,07 Eur
- Massimo: 101,32 Eur
I 7 milioni di euro come volume scambiato venerdì scorso e gli 11 milioni di ieri non sono stati certamente significativi, al contrario di quanto ci si attendeva.
Il volatile debutto sul Mot
Il titolo si è dimostrato abbastanza fluttuante nella seduta di debutto, con un minimo a 100,07 e un massimo a 101,32 Eur, quindi con uno spread di giornata di 125 pb, rilevante se si considera che il poco più lungo 3,35% 2035 (Isin IT0005358806) si è limitato a un divario di 34 pb. Già solo questo fattore conferma la validità dello scegliere nella fase in corso il 3,15%, che si annuncia più volatile. Ieri invece seduta meno tonica con minimo a 99,88 Eur e massimo a 100,35 Eur.
Il valore di “duration” di 6,2 premia certamente il 2031 da questo punto di vista, con rilevanti potenzialità di “total return” (performance in conto capitale più incasso delle cedole) per una scadenza a sette anni, in passato piuttosto trascurata dagli investitori ma che il nuovo quadro della curva dei rendimenti porta invece a evidenziare.
L’attuale andamento italiano degli yield vede una penalizzazione per questo tratto, con un 3%, che potrebbe scendere nel corso dei prossimi mesi, innestando inevitabilmente un parallelo incremento delle quotazioni.
Il confronto con l’aprile 2031
Per valutare i margini di potenziale salita delle quotazioni si tenga conto che per esempio l’attuale titolo benchmark per le scadenze a sette anni, ovvero il Btp 0,90% Ap2031 (Isin IT0005422891), che quota poco sotto gli 88 Eur, si scambiava sui 104 Eur ad aprile 2021.
Riuscirà il 3,35% a muoversi con un trend rialzista equivalente, che lo farebbe salire oltre i 115 Eur? Tutto dipenderà dalle prossime mosse della Bce: se mantenesse la direzione lasciata intendere di un taglio per ogni meeting il prezzo del Nv2031 progredirebbe e non di poco, pur con una rischiosità tutto sommato più che accettabile.
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