Bond oggi – Pemex torna società di Stato ma il mercato è ancora prudente

Lorenzo Raffo

21 marzo 2025

La leader petrolifera messicana sta per essere di nuovo nazionalizzata. Le quotazioni – ora basse - saliranno? E’ possibile ma intanto gli investitori attendono.

Bond oggi – Pemex torna società di Stato ma il mercato è ancora prudente

I mercati hanno reagito con cautela alla notizia che lo Stato messicano ha deciso di rinazionalizzare Pemex, ovvero Petroleos Mexicanos. Perché la notizia coinvolge gli obbligazionisti? Per il motivo che i bond del gruppo petrolifero centro americano sono fra i più presenti nei portafogli italiani di chi evidenzia una certa propensione al rischio.

D’altra parte proprio il recente rimborso dell’emissione 5,5% in euro ha provocato molti rimpianti: era il classico titolo adatto al collocamento di liquidità e negli ultimi due anni – in prospettiva appunto del rimborso – si era messo in luce su Borsa Italiana, con scambi di tutto rilievo.

Rendimenti eccellenti
Se il 5,5% in euro è stato un cavallo di battaglia, la ricca carrellata di emissioni in Usd costituisce un riferimento per chi ha maggiore inclinazione al rischio, per due motivi:
cedole elevate
quotazioni in alcuni casi nettamente sotto la pari (si noti che sono presenti su Borsa Italiana sia come Pemex sia come Petroleos Mexicanos, a conferma della scarsa attenzione ai dettagli che caratterizza il sito di Piazza Affari!).

Il perché di questa situazione dipende soprattutto da tre cause:
● Pemex è la società petrolifera più indebitata al mondo (97,6 miliardi di Usd a fine 2024), malgrado lo Stato messicano abbia cercato più volte di intervenire per ridurre una simile esposizione;
● appartiene al contesto degli emittenti considerati emergenti, il che ne limita l’inserimento solo in specifici Etf e fondi;
● i suoi bond sono caratterizzati soprattutto da scadenze lunghe, anzi in alcuni casi molto lunghe.

La reazione del perpetual
La notizia della rinazionalizzazione di Pemex, in contrasto con una serie di riforme parzialmente liberalizzatrici nel settore dell’energia introdotte via via dal 2006 al 2018 da precedenti Governi messicani, è stata - come detto – accolta timidamente dagli investitori.

Il titolo più esposto alle variabili di mercato è certamente il perpetual, quotato anche su Borsa Italiana, sebbene poco liquido:
Pemex 6,625% Perpetual Usd: Isin US71656MAF68 – taglio 10.000 Usd – quotazione in corso sui 66 Usd – rendimento a scadenze sul 10,5% - spread bid-ask circa 200 pb molto variabile in rapporto alle sedute – importo 1 miliardo di Usd – data collocamento ottobre 2010.
Evidenziando come in termini di spread si registrino differenze rilevanti fra le diverse Borse europee in cui è trattato, il suo grafico conferma una volatilità rilevante, con un trend progressivamente rialzista dai minimi di 52-53 Usd del novembre 2023. Appartiene a un gruppo di emissioni Pemex in Usd che attualmente rendono allo stesso modo oltre il 10%.

Meglio scadenze non troppo lunghe
Considerando il quadro generale e i punti deboli prima esposti, è preferibile non esporsi sulle scadenze eccessive, anche se si ha un’elevata propensione al rischio. Questi due bond si adattano in tale prospettiva:
In euro - Pemex Tf 4,75% Fb2029: Isin XS1824424706 – taglio (ahimè!) 100.000 Eur – quotazione in corso sui 93 Eur – rendimento a scadenza del 6,7/6,8% - spread bid-ask sui 150 pb.
In dollari Usa - Petroleos Mexicanos 6,5% Ge2029: Isin US71654QCP54 – taglio 10.000 Usd – quotazione in corso sui 94 Usd – rendimento a scadenza dell’8,4% - spread bid-ask sui 100 pb.

Certamente la liquidità dei Pemex/Petroleos Mexicanos è scesa di molto negli ultimi anni, come se chi li detenesse puntasse a posizioni prevalentemente da cassettista. C’è anche da considerare che una certa confusione in merito al giudizio di credito non agevola l’apprezzamento di tali bond. Al momento la società nel suo sito indica infatti un rating BBB da parte di S&P contro un B+ di Fitch. C’è una differenza enorme fra queste stime ma nel recente passato sono circolate voci di un possibile upgrading da parte di Fitch e alcuni gestori professionali sono passati così all’acquisto proprio in base a tale eventualità.

Un emittente esposto agli azzardi di Trump
Il complesso quadro geopolitico che sta condizionando i mercati obbligazionari trova certamente nell’emittente Pemex un esempio di società molto correlata alle minacce del Presidente Usa. Una ristrutturazione della società è in corso in ottica di rafforzamento delle attività operative e di riduzione del debito ma l’andamento del prezzo del petrolio è una variabile cui una leader petrolifera emergente inevitabilmente si espone più di altre. I suoi bond sono quindi interessanti purché si accetti la variabile della volatilità, che d’altra parte da sempre li caratterizza.