Bond oggi – Puntare sulle opportunità degli AA+. Il caso dell’Austria
Lorenzo Raffo
13 gennaio 2025
C’è un’ipotesi: che risalga alla AAA. È un emittente noto soprattutto per gli extralunghi 2120 e 2117 ma interessante anche per altri titoli.
La lista dei governativi con rating AAA è sempre più ristretta. A essa può essere accomunata però una selezione di Paesi leggermente meno accreditati ma che fino a non molti anni fa appartenevano pure all’Olimpo dei tripla A.
In questo elenco eccelle certamente l’Austria. Che gode di una AA+ dopo un downgrade nel lontano 2012 da parte di S&P in un contesto allora di crisi generalizzata del debito sovrano europeo. E quell’evento non fu dovuto a fattori interni dell’economia ma al timore che la situazione pericolante dell’Italia potesse infettare Vienna.
Ora si riparla di un rating AAA
Da qualche tempo le prospettive di un nuovo upgrading si sono però fatte spazio e nel corso dell’estate 2024 c’è chi ha previsto un ritorno alla tripla A nel medio termine, sebbene in un contesto di incertezza, a causa della crisi politica e delle nuove tensioni sul prezzo del gas.
La promozione forse non sarà immediata ma il fatto che S&P abbia attribuito un “outlook” positivo è già un passo in tale direzione.
Quei due titoli atipici
L’Austria in realtà è presente in molti portafogli italiani grazie a due governativi alquanto particolari.
Si tratta dei Matusalemme in euro 2120 e 2117, seguiti da chi punta a forti rimbalzi delle quotazioni in presenza di ulteriori tagli dei tassi da parte della Bce. Sono governativi soprattutto da trading, dato che le relative cedole si attestano a limitati tassi dello 0,85% e del 2,1%.
È pur vero che quotano rispettivamente sui 40 Eur e sui 71,5 Eur, con potenzialità di rilevanti “upside” nel medio termine. Non tutti gli investitori sono però allettati da questo tipo di operatività, considerata speculativa.
E quei due titoli classici
Volendo invece puntare su due governativi più tipici ecco che l’Austria riserva delle emissioni meno particolari e adatte al risparmiatore cassettista:
Austria 3,15% Gn2044 Eur: Isin AT0000A0VRQ6 – taglio 1.000 – cedola annuale. Quota attualmente sui 97-98 Eur e si adatta quindi bene a chi cerchi un governativo a basso rischio in ottica solo di rendimento distribuito. In realtà il mercato si colloca in acquisto anche sotto i 97 Eur, sebbene il titolo abbia toccato massimi a dicembre sui 106 Eur. Buona la liquidità, con uno spread che si attesta sui 20 pb nelle fasi migliori degli scambi.
Austria 3,15% Ot2053 Eur: Isin AT0000A33SK7 – taglio 1.000 – cedola annuale. In questo caso si riesce a spuntare qualcosa ancora di meglio in termini di quotazione, visto che il titolo si sta muovendo sui 96,5 Eur, con uno spread sui 25 pb. Presenta margini di salita delle quotazioni e anche più accentuate rispetto al 2044, grazie a una “duration” (sensibilità ai tassi) di 18,6 contro i 14,1 del primo.
Infine il 6,25% ma corto
Merita qualche attenzione infine un governativo austriaco emesso nel 1997, che rappresenta il top in termini di rendimento distribuito:
Austria 6,25% Lg2027 Eur: Isin AT0000383864 – taglio 1.000 – cedola annuale. Ormai vicino alla scadenza, quota sui 109 Eur e quindi si adatta solo a chi cerchi una cedola significativa abbinata alla creazione di minusvalenze fiscali, in quanto verrà logicamente rimborsato nel 2027 a 100. Pur con un modesto rendimento lordo sul 2,4% riscuote un certo interesse da parte soprattutto degli investitori istituzionali.
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