SOS Rendimenti

SOS Rendimenti

di Lorenzo Raffo

Bond oggi – Rendimento del Btp quasi al 4%. 3 modi per cogliere quest’anomalia

Lorenzo Raffo

29 maggio 2024

Bond oggi – Rendimento del Btp quasi al 4%. 3 modi per cogliere quest'anomalia

Eppur si parla di tagli dei tassi! Il mercato non li vede ma un insignificante 0,25% è possibile a pochi giorni delle elezioni europee.

Ben lontano dalla soglia psicologica del 3,5% e da ieri stabilmente sopra il 3,8%. Il rendimento del decennale italiano ha addirittura sfiorato questa mattina il 4%, annullando tutte le poco attendibili previsioni di un suo ribasso (e quindi di un rialzo delle quotazioni dei Btp) circolate nelle ultime settimane.

Bce più lontana da un ribasso vero

Inevitabilmente il tutto trova riscontro nelle incertezze della Bce a ridurre il costo del denaro per un motivo che è sempre lo stesso: timori sul fronte del prezzo del petrolio e dell’andamento dei salari nell’Eurozona.

La risalita questa mattina del Wti oltre gli 80 $ porta a temere un surriscaldamento dell’inflazione, annullando le anticipazioni degli ultimi giorni di addirittura due tagli, uno il 6 giugno e uno a luglio.

Pur considerando che immancabilmente si fa sentire l’impatto demagogico delle elezioni europee, che intima ai Governi e alle banche centrali nazionali di parlare di una riduzione dei tassi, i mercati se ne infischiano: vendono invece di acquistare titoli di Stato in euro. Magari un micro taglio di 25 pb ci sarà la prossima settimana ma poi?

Un rischio Italia non si vede

Logicamente il mondo finanziario guarda a tutti gli aspetti e non trascura quello della stabilità finanziaria dell’eurozona in presenza di risultati elettorali che indebolissero la resilienza politica di Bruxelles. In questo l’Italia è osservata d’obbligo ma in realtà non ci sono segnali di anomalie del nostro Paese, visto che anche lo yield del decennale tedesco è salito nelle ultime ore, superando il livello del 2,6%, non lontano dai massimi dello scorso ottobre.

La domanda di sempre: che fare?

Ammettiamolo: tutte le strategie di investimento obbligazionario ipotizzate fino a qualche mese fa perdono forza. E allora? Ci sono solo tre strade da percorrere.

1) Rinvestire le cedole sugli stessi titoli
L’obiettivo è evidente: abbassare i prezzi di carico dei bond in portafoglio per poterne godere quando la Bce sarà realmente costretta a intervenire sui tassi. Cercando di mantenere inalterata la duration complessiva, data l’imprevedibilità delle evoluzioni future.

2) Cogliere eventuali anomalie delle curve
Il nervosismo dei mercati porta a un quadro di rendimenti che indebolisce in particolare le scadenze fra 3 e 5 anni. Più attraente collocarsi però su titoli dalle cedole sul 4% che quotano attorno a 100. Il mercato, per esempio, è molto attivo sul 4% 2037 (IT0003934657), che si compra sulla pari, con un rendimento netto al 3,5%. Interesse anche per il Btp 4,15% 2039 (IT0005582421), sceso sui 99,3 Eur, con rendimento netto attorno al 3,7%.

3) Ancora piccoli lotti sugli extralunghi – Per chi abbia una maggiore propensione al rischio inesorabile l’alternativa di incrementare posizioni sui titoli ultradecennali, quelli che quotano ampiamente sotto 100. L’intramontabile Btp 2072 (IT0005441883) è il più adatto a questo scopo in ottica di posizionamenti successivi di mini lotti, considerando che è sì sopra i minimi dell’ultimo anno ma con un divario che consente ancora margini di accumulo in prospettiva di due-tre anni.