Nuova decisione della Cassazione. Il termine di prescrizione di 10 anni si sposta in avanti
Marco Fabio Delzio
19 marzo 2025
La Corte di Cassazione cambia le carte in tavola: i termini di prescrizione decennali si spostano in avanti

Per tutti coloro che hanno subito perdite economiche dopo aver investito i loro risparmi tramite le banche è in arrivo una buona notizia.
La mala gestione delle banche ha portato, come si sa, molti investitori a onerose perdite, una vera e propria disgrazia che vede come unica soluzione un’azione legale volta al risarcimento. Un ulteriore problema, però, riguarda i termini entro i quali è possibile recuperare.
I termini di prescrizione, decennali, fino a poco tempo fa erano calcolati a partire dalla data di sottoscrizione dell’operazione di investimento. Passati questi 10 anni non era più possibile ottenere alcun risarcimento. Le banche, che per normativa avevano l’obbligo di conservare tutta la documentazione, passati questi anni avevano tutto il diritto di sbarazzarsene.
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La nuova decisione della Cassazione
La Corte di Cassazione recentemente è stata tenuta a pronunciarsi su un caso di investimenti in obbligazioni Lehman Brothers risalente al 2003. Facendo un breve calcolo, i dieci anni erano ormai passati da tempo. Eppure, i giudici hanno condannato le banche, dando ragione agli investitori, con un risarcimento di € 140.000. La prescrizione, infatti, non è stata conteggiata a partire dalla sottoscrizione dei bond, ma dal momento in cui i risparmiatori si sono resi conto dell’effettiva perdita economica.
Gli investitori valorizzati, finalmente
Questa è quindi la riprova dell’orientamento degli organi giudiziari sempre più favorevole ai risparmiatori, che in questo specifico caso sono stati valorizzati in base alla loro percezione. Un momento incredibile e importante, che le banche stesse non dovrebbero sottovalutare.
In fase giurisprudenziale è essenziale, per la difesa della banca, che essa sia in grado di produrre i documenti della sottoscrizione del contratto. Nel caso in cui questo non avvenga, verrebbe meno ai suoi obblighi di condotta e il risarcimento per il cliente sarebbe assicurato. Ora, aumentando, potenzialmente, i termini della prescrizione, alle banche converrebbe conservare i documenti per più di dieci anni, se no per loro mancherebbero le basi per difendersi.
Nuove speranze di risarcimento
Lo spiraglio di risarcimento per i risparmiatori italiani si sta ampliando sempre di più. I dieci anni potrebbero essere calcolati da quando ci si rende conto delle perdite e non dal momento in cui è stato sottoscritto l’investimento.
Le inadempienze delle banche finalmente assumono il valore, negativo, che meritano: maggiore giustizia per gli investitori italiani. E maggiori possibilità di risarcimento.
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