Importazioni, finalmente la reingegnerizzazione dei processi doganali prende avvio
Più di cinque mesi per risolvere problemi tecnici. Dal 30 novembre è finalmente ufficiale la telematizzazione dei processi doganali di importazione con l’introduzione del messaggio IM.
"Facendo seguito a quanto precedentemente comunicato in relazione all’argomento in oggetto, si rappresenta che la chiusura del messaggio IM sarà effettuata il 30 novembre p.v. alle ore 09:00.
La tempistica è stata definita in considerazione di diversi fattori, quali gli aggiornamenti software rilasciati nel tempo in ambiente di produzione e il grado di adesione degli operatori economici ai nuovi servizi, nonché tenendo conto dell’imminente scadenza unionale prevista per l’aggiornamento dei sistemi di sdoganamento all’importazione.
Al fine di garantire il corretto adeguamento dei propri sistemi, gli operatori economici che a oggi utilizzano ancora il messaggio IM vorranno procedere al più presto all’uso dei nuovi messaggi H, evitando di attendere l’approssimarsi della scadenza prevista".
Terminerà così, l’ultimo giorno di questo mese, la gloriosa carriera della dichiarazione di importazione cartacea o, forse, sarebbe più corretto dire della dichiarazione di importazione, considerato come il nuovo messaggio H sia qualificato come un semplice flusso di trasmissione di dati, tanto da non avere una veste grafica normativamente determinata.
Parola d’ordine: dematerializzare
Parte da lontano, la via della dematerializzazione, direttamente dal Codice Doganale Unionale, che stabilisce come tutti gli scambi di informazioni, quali dichiarazioni, richieste o decisioni, che intercorrano tra autorità doganali o tra queste ultime e operatori economici, nonché l’archiviazione di tutte le informazioni richieste dalla normativa doganale, devono essere effettuati mediante processi telematici.
Tutti gli Stati membri sono tenuti ad adeguarsi; del resto, l’entrata in vigore definitiva di tutti gli istituti previsti dal Codice, compresi lo sdoganamento centralizzato e l’iscrizione nelle scritture del dichiarante, prevista per il 2025, presuppone una piattaforma informatica unica di dialogo tra tutte le dogane europee: non una sola dogana, ma tante dogane che operano come se fossero una, sentenzia la Commissione UE nel progetto “Dogana 2040”.
Prende, così, il via la reingegnerizzazione dei processi dichiarativi e l’onore (e l’onere) di aprire le danze spetta proprio alla dichiarazione di importazione, lo scorso 9 giugno.
Una falsa partenza
Lo scorso 20 luglio l’Agenzia Adm scrive: «Si rappresenta che, in considerazione del perdurare delle difficoltà tecniche che si stanno riscontrando nell’invio delle dichiarazioni doganali in Aida 2.0, fino a successiva comunicazione sarà possibile utilizzare il messaggio IM, indipendentemente dal regime richiesto».
Liberi tutti, si continua con il vecchio sistema indipendentemente dalla tipologia di dichiarazione di importazione presentata; è un vecchio vizio, in dogana, quello di dubitare, anzi di avere paura del futuro, ancorandosi a un passato ormai in via di estinzione.
Ma il giorno successivo, 21 luglio, l’Agenzia ADM corregge il tiro: «Facendo seguito al comunicato del 20 luglio u.s., si rappresenta che per consentire il recupero della piena funzionalità del Nuovo sistema Import (messaggi H) è preferibile, fino a nuova comunicazione, utilizzare il vecchio sistema importazioni (messaggi IM) nel caso che le dichiarazioni presentino lettera di intento, richieste di contingenti o titoli Agrim, nonché in caso di regime richiesto 51 e 53. Per gli stessi motivi, la disponibilità dei Prospetti di riepilogo contabile, di cui all’informativa prot. n. 329889 del 14 luglio 2022, è rimandata a nuova comunicazione».
L’utilizzo del vecchio messaggio IM non è consentito sempre, non si tratta di una ritirata, ma di una semplice pausa di riflessione. Solo le dichiarazioni “particolari”, con dichiarazioni di intento, richiesta di contingenti o di certificati agricoli Agrim, di vincolo ai regimi del perfezionamento attivo e dell’ammissione temporanea.
Come sempre, qualcuno fa orecchie da mercante e prosegue imperterrito con il caro, vecchio messaggio IM: nessuno, al momento, obietta nulla.
Ora si cambia davvero
Dal 30 novembre, nessuna giustificazione sarà accettata; anzi, conscia di quanto fino a oggi successo, l’Agenzia Adm “suggerisce” di dismettere il messaggio IM qualche giorno prima della scadenza stabilita: chi ha orecchie per intendere…
Forse, ci siamo dimenticati qualcosa, però: «…la disponibilità dei Prospetti di riepilogo contabile, di cui all’informativa prot. n. 329889 del 14 luglio 2022, è rimandata a nuova comunicazione», chiosava l’avviso del 21 luglio.
Nulla nella comunicazione dell’11 novembre, ma noi sappiamo che ora i prospetti sono scaricabili dal sito dell’Agenzia Adm, per cui possiamo ritenere implicitamente decaduta anche la procedura di interregno dettata a metà luglio; anche perché, affaticati dalla calura agostana, l’Agenzia delle Entrate ci ha benevolmente ricordato l’importanza di tali prospetti in una interessante risposta a interpello.
Tesi dell’istante: è possibile utilizzare, ai fini della detrazione dell’Iva pagata all’importazione, il documento di cortesia rilasciato dagli spedizionieri doganali; se le dichiarazioni sono di importo inferiore a € 300,00, si può procedere alla registrazione di un documento riepilogativo, semplificazione già prevista per le operazioni interne.
Tesi dell’Agenzia delle Entrate: se la dogana mette a disposizione degli operatori un prospetto contabile “ufficiale” (perché deriva direttamente dai dati del sistema doganale), quale altro documento utilizzare? Anche perché non è possibile valutare l’idoneità e l’affidabilità del «documento di cortesia» emesso dagli spedizionieri doganali… È consentito, al contrario, avvalersi della semplificazione per la registrazione, nel registro Iva acquisti, delle dichiarazioni doganali di importo inferiore a € 300,00, effettuate nel medesimo mese, laddove sia possibile collegare il «documento riepilogativo» ai dati indicati nei prospetti delle singole dichiarazioni doganali, al fine di non ostacolare le attività di controllo dell’amministrazione.
Insomma, i documenti scaricabili direttamente dai sistemi dell’Agenzia Adm (prospetto sintetico della dichiarazione, prospetto contabile e prospetto di svincolo) sono gli unici dotati di un grado di affidabilità tale, da scongiurare ogni rischio in caso di verifica; i documenti provenienti da altre fonti, non godono della medesima attestazione di fiducia.
Quindi le aziende dovranno registrarsi sul portale dell’Agenzia Adm, nominare un gestore e abilitare a tale compito uno o più soggetti, che potranno accedere alla funzione tramite il proprio Spid personale. E dovranno accedere frequentemente, perché il portale non è un repository dove le dichiarazioni saranno reperibili in eterno, ma un luogo di passaggio, quanto veloce non si sa, ma certo non è il caso di correre il rischio di perdersi qualche dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate insegna.
Non sempre è facile occuparsi in prima persona di aspetti come questo, né pratico demandare a più di un soggetto: noi e il nostro team siamo qui per aiutarvi a registrarvi o per sostituirci a voi in questa delicata incombenza seguendo l’intero iter come interlocutore unico. Vi basterà contattarci all’indirizzo email hello@overyitalia.com.
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