Obbligazioni Abengoa, un caso esemplare di responsabilità bancaria. Risarcimento di oltre €99.000 per un investitore romano
Marco Fabio Delzio
24 aprile 2025
In un contesto economico sempre più complesso, il caso Abengoa è emblematico di cosa può andare storto quando gli intermediari finanziari dimenticano il proprio ruolo di tutela e trasparenza.

Un investitore romano, insieme alla moglie, ha acquistato obbligazioni emesse dalla società spagnola Abengoa. L’esito? Una pesante perdita economica e un contenzioso che ha messo in luce gravi falle nei processi di consulenza adottati dalla banca intermediaria.
Il caso, seguito da Martingale Risk, è finito all’Arbitro per le Controversie Finanziarie, che ha condannato l’intermediario al risarcimento di 99.543,87 euro, riconoscendo la fondatezza delle contestazioni sollevate dal risparmiatore.
La nebbia informativa prima dell’investimento
L’aspetto più critico? La violazione degli obblighi informativi in fase precontrattuale.
La banca ha dichiarato di aver fornito al cliente la scheda informativa sull’investimento ma, al momento del contenzioso, non è riuscita a dimostrare documentalmente di averlo fatto.
Un dettaglio? Affatto. In ambito finanziario, la tracciabilità dell’informazione è tutto: senza prova della consegna, decade uno dei cardini della trasparenza.
Profilatura monca e inadeguatezza dell’investimento
Ancora più grave, forse, è stata la gestione del profilo di adeguatezza. L’investimento era cointestato, ma la banca ha raccolto informazioni solo da uno dei due coniugi, ignorando le caratteristiche dell’altro: una pensionata, con un profilo chiaramente conservativo.
Non solo: anche in base ai (pochi) dati raccolti, il titolo avrebbe dovuto essere considerato inadatto. Le obbligazioni Abengoa erano infatti strumenti ad alto rischio e complessità, pensati per investitori esperti e con propensione al rischio elevata.
Silenzi colpevoli dopo l’investimento
E come se non bastasse, la banca ha mancato anche nella fase post-investimento, omettendo di informare tempestivamente i clienti dell’aggravarsi della situazione finanziaria di Abengoa.
Nessun alert, nessun consiglio di disinvestimento, nemmeno quando la società ha imboccato la strada del fallimento. Un comportamento che ha privato l’investitore della possibilità di contenere le perdite.
Il verdetto dell’Arbitro: un monito per il sistema
L’ACF ha accolto integralmente le ragioni del risparmiatore presentate da Martingale Risk, sottolineando come l’insieme delle omissioni – pre e post investimento – configurasse una violazione grave dei doveri dell’intermediario.
Il risarcimento riconosciuto non solo rappresenta una boccata d’ossigeno per la coppia danneggiata, ma costituisce anche un precedente significativo per chi si trovi in situazioni simili.
Il valore della vigilanza
Il caso Abengoa solleva interrogativi fondamentali su come vengano venduti strumenti finanziari complessi a investitori poco preparati. Fortunatamente, chiunque ha investito in titoli rischiosi come le obbligazioni Abengoa può ora rifarsi delle perdite subite con Martingale Risk.
Offriamo un’analisi gratuita e non vincolante a tutti gli investitori al fine di verificare se ci sono gli estremi per richiedere un risarcimento alla propria banca. Chiunque sia interessato, può compilare il form sottostante per essere ricontattato.
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