Pepecoin risveglia il trend delle MemeCoin: cosa sono e come farci trading

Tra le diverse tipologie di Memecoin presenti sul mercato, PEPE è quella che in questo momento sta avendo maggior successo in termini di adesione da parte degli utenti.

Pepe the Frog: la storia del meme su Internet

Pepe the Frog è un personaggio di una serie di fumetti online creati dall’artista Matt Furie nel 2005. Il personaggio è diventato famoso come meme di Internet a partire dal 2010, ed è stato utilizzato in modo estensivo nei forum online e sui social media.

Negli anni successivi, l’immagine di Pepe the Frog è stata associata a movimenti estremisti e ideologie politiche controverse, portando alla sua classificazione come simbolo di odio da parte dell’Anti-Defamation League (ADL).

A ogni modo, la maggior parte delle persone che utilizzano l’immagine di Pepe the Frog su Internet lo fanno in modo innocuo e senza intenti malvagi, anche se, come abbiamo detto, è stato utilizzato in modo negativo da alcune persone e gruppi, e per questo motivo è diventato un simbolo controverso.

PEPE vs Bitcoin

Bitcoin è la più famosa tra le criptovalute e ha rivoluzionato il mondo delle finanze digitali. E’ la prima crypto mai esistita, completamente decentralizzata e prima per capitalizzazione di mercato.

A livello tecnico, PEPE è invece token ERC-20, ovvero un token basato sulla blockchain di Ethereum. Pepe non ha delle utility, ma si tratta di un token a solo scopo di intrattenimento per la community degli holder del token stesso.

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Cos’è un token e come funziona

Molti si chiedono quali siano le differenze tra PEPE e Bitcoin, ma un confronto con la regina delle criptovalute è totalmente impossibile. Se invece davvero volessimo paragonare PEPE con altre criptovalute potremmo farlo con crypto che hanno caratteristiche in comune come Dogecoin e Shiba Inu.

PEPE vs Dogecoin vs Shiba Inu

Ad esempio, Dogecoin è stata creato per essere una valuta divertente e simpatica, ma è lasciata a esistere senza miglioramenti sostanziali per molti anni, tuttavia, PEPE presenta la possibilità di creazione di token e la decentralizzazione che pone dei vantaggi significativi rispetto a Dogecoin.

Sulla stessa lunghezza d’onda, Shiba Inu, altra famosa Memecoin, presenta anch’essa un approccio “amichevole”, ma non ha ancora fornito ai suoi investitori soluzioni tangibili come quelle presentate da PEPE.

In conclusione, Memecoin come PEPE hanno la possibilità di diventare un valido investimento, grazie alle sue caratteristiche peculiari e distintive, aprendo dunque nuovi orizzonti e opportunità.

È importante ricordare che l’investimento in criptovalute comporta sempre un grado di rischio, a causa dell’alta volatilità e del fatto che questa tipologia di criptovalute è molto soggetta a fenomeni di pump and dump, quindi di repentine crescite e altrettanto veloci discese dei prezzi.

Come detto, infatti, le memecoin sono prive di valore intrinseco ed esporsi in maniera consistente a questi esperimenti potrebbero mettere seriamente a rischio il proprio wallet.

Alcuni numeri su Pepe

PEPE ha una supply massima di 420,690,000,000,000 tokens, di cui il 93% è stato inviato al pool di liquidità, mentre il restante 6,9% è stato allocato in un wallet la cui allocazione sarà utilizzata per il listing del token stesso su exchange centralizzati.

Nei primi giorni, quando PEPE è stato listato su exchange come Bitget, abbiamo assistito a un volume di scambi contro la stablecoin USDT di circa 75 milioni di dollari. A oggi ha una capitalizzazione di mercato di 965 milioni di dollari e si trova al 52smo posto su Coinmarketcap.

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Attualmente però il prezzo di PEPE sta scendendo e nelle ultime 24h, ad esempio, ha subito un ribasso dell’11% portando grandi investitori a perdere cifre inaudite, anche se comunque il token era salito del 265% durante la settimana, quindi potrebbe trattarsi solo di un calo passeggero.