Legge di Bilancio, il governo rinuncia ai soldi dalle banche: condoni e sanatorie per fare cassa?

Alessandro Cipolla

25 Settembre 2023 - 08:29

Il governo annacqua la tassa sugli extraprofitti delle banche ma pensa a condoni e sanatorie per fare cassa: la legge di Bilancio 2024 sarà una montagna da scalare per Meloni.

Legge di Bilancio, il governo rinuncia ai soldi dalle banche: condoni e sanatorie per fare cassa?

Un condono e una serie di sanatorie, come è stato possibile non pensarci prima? I soldi per la legge di Bilancio 2024 non ci sono e il governo, almeno risparmiandoci stucchevoli giri di parole, ha pronto la più classica delle soluzioni made in centrodestra per fare cassa.

Oggi in occasione del Consiglio dei ministri verrà licenziato il decreto energia dove potrebbe trovare spazio, stando alle indiscrezioni stampa circolate nelle ultime ore e non smentite dai lidi della maggioranza, una sanatoria su scontrini, fatture e ricevute fiscali non in regola.

Tutti i contribuenti - fa sapere l’Ansa - che hanno commesso una violazione fra il primo gennaio 2022 e il 30 giugno di quest’anno potranno mettersi in regola pagando però multe ridotte”. Commercianti e lavoratori autonomi così avrebbero due mesi e mezzo di tempo per aderire alla sanatoria.

In contemporanea, Matteo Salvini intervenendo a un convegno di Confedilizia a Piacenza ha lanciato l’idea, non troppo originale, di un condono sui “piccoli abusi edilizi visti i problemi di cassa in merito alla prossima legge di Bilancio.

Lo dico senza ipocrisia: ci sono problemi di bilancio? - ha dichiarato Salvini - Ci sono centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che intasano gli uffici tecnici dei comuni di mezza Italia? Sì, allora non sarebbe più saggio per quelle di piccola entità andare a sanare tutto?”.

Tutte misure queste che potrebbero garantire delle entrate extra al governo ma, di fronte all’attuale buco che ci sarebbe, di certo non sarebbe la soluzione per risolvere la sciarada della legge di Bilancio 2024 anche perché l’Europa di solito mai ha gradito questi stratagemmi.

Legge di Bilancio 2024: addio ai soldi dalle banche?

A pensare male si fa peccato ma questa volta il tempismo delle proposte di condoni e sanatorie è alquanto sospetto. Entro il prossimo 27 settembre il governo deve presentare la NaDef, ovvero il documento con cui viene tracciato il perimetro della legge di Bilancio.

Uno dei punti fermi della manovra finanziaria dovrebbe essere, stando alle intenzioni sbandierate dal governo in estate, la famosa legge che andrebbe a colpire gli extraprofitti generati di recente dalle banche.

Stando a quanto si apprende in merito alla legge sugli extraprofitti delle banche, il piano iniziale della maggioranza è stato quello di racimolare la bellezza di 3 miliardi con questa mossa. Al momento del suo annuncio però è avvenuto un crollo in Borsa dei titoli bancari nostrani, con la misura che è stata bocciata anche dai principali analisti internazionali.

Dopo una lunga mediazione all’interno della maggioranza, con Forza Italia non particolarmente convinta della legge, alla fine la montagna ha partorito il proverbiale topolino con il governo che sostanzialmente ha abiurato le sue intenzioni iniziali.

La nuova proposta - scrive Il Manifesto - ricalibra il prelievo sul biennio 2021-23 e fissa allo 0,26% (invece dello 0,1%) il tetto massimo dell’imposta. Ma cambia la base imponibile: non più il totale dell’attivo ma l’importo complessivo dell’esposizione al rischio, esclusi dunque i titoli di Stato”.

Inoltre le banche potranno versare il dovuto oppure stanziare una riserva nel proprio patrimonio, con il governo che di conseguenza potrebbe concedere agli istituti la facoltà di poter decidere se pagare o meno. Di conseguenza l’impatto della misura sulla legge di Bilancio 2024 potrebbe essere assai esiguo e, di certo, ben inferiore rispetto ai 3 miliardi inizialmente preventivati.

Legge di bilancio: l’ostacolo dell’Europa

Condoni e sanatorie saranno il modo per far fronte ai minori incassi dovuti all’annacquamento della legge sugli extraprofitti delle banche? Una domanda questa che andrebbe girata a Meloni, Salvini e Giorgetti, ma resta un problema di fondo.

Di certo non sarà questa la maniera con cui il governo andrà a reperire i circa 20 miliardi di coperture che ancora mancherebbero all’appello per la legge di Bilancio 2024, inoltre Bruxelles di recente ha sempre bollato come incerte le entrate derivanti da condoni o spending review.

Il rischio sarebbe quello di dare vita a un nuovo braccio di ferro con la Commissione europea che, come avvenuto in passato, potrebbe chiedere all’Italia delle modifiche alla legge di Bilancio pena la bocciatura della manovra.

Insomma la mossa dei condoni e delle sanatorie potrebbe essere buona per ottenere qualche voto in più alle prossime elezioni europee, ma per aggiustare i conti della prossima legge di Bilancio ci vorrà ben altro.

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