BEI: cos’è e cosa fa davvero la Banca Europea per gli Investimenti

C. G.

4 Giugno 2020 - 10:02

BEI: cos’è, qual è il significato del termine, come funziona e a cosa serve la Banca Europea per gli Investimenti

BEI: cos’è e cosa fa davvero la Banca Europea per gli Investimenti

Cos’è la BEI, la Banca Europea per gli Investimenti, come funziona, ma soprattutto cosa fa e a che cosa serve? Domande lecite alla luce delle ultime dichiarazioni di Giuseppe Conte in conferenza stampa.

Il termine è tornato sulla bocca di tutti con l’esplosione del caos generato dal coronavirus. L’epidemia partita dalla Cina, poi tramutatasi in vera e propria pandemia, ha messo con le spalle al muro l’economia del Vecchio Continente e, più in generale, quella dell’intero pianeta.

L’UE ha iniziato a cercare modi e strumenti con cui fronteggiare la crisi, e la Banca Europea per gli Investimenti è finita ripetutamente al centro del dibattito assieme al MES, il fondo salva-Stati. Da qui la necessità di capire cos’è la BEI, qual è il significato del termine e come funziona questo particolare strumento.

Cos’è la BEI? Il significato

Per comprendere al meglio cos’è la BEI occorre innanzitutto focalizzarsi sul significato della sigla tanto utilizzata in questo periodo: Banca Europea per gli Investimenti.

Essa è un’istituzione finanziaria del Vecchio Continente nata nel 1957 e fondata ufficialmente l’anno successivo con il Trattato di Roma. Il suo obiettivo? Finanziare tutti quegli investimenti giudicati necessari al sostegno degli obiettivi dell’UE. Il significato della BEI, però, è molto più complesso.

A cosa serve? Gli obiettivi della BEI

La Banca Europea per gli Investimenti persegue alcuni obiettivi specifici, che possono essere così riassunti:

  • potenziamento dell’occupazione e della crescita;
  • sostegno delle iniziative di contrasto al cambiamento climatico;
  • promozione delle politiche UE.

Cosa fa e come funziona

Ora che cos’è la BEI inizia ad essere più chiaro occorre comprendere al meglio come funziona questa istituzione e perché è così importante. A far luce sulla questione è stata la stessa UE che sul suo sito ufficiale ha messo nero su bianco le modalità d’azione della banca.

Quest’ultima, si legge, assume prestiti sul mercato dei capitali e li eroga a condizioni favorevoli per i progetti che perseguono gli obiettivi dell’UE. I soldi non hanno a che vedere con il bilancio. I prestiti fino a 25 miliardi di euro vengono concessi tramite l’apertura di linee di credito con gli istituti finanziari, che poi concedono fondi a chi li richiede. I prestiti oltre questa cifra vengono erogati direttamente dalla BEI.

I principali “prodotti e servizi” offerti dalla banca sono:

  • i citati prestiti (90% del suo lavoro);
  • blending: possibilità, per i clienti, di combinare finanziamenti BEI con altri investimenti;
  • consulenza: attività volta ad incrementare il rendimento dei fondi.

Volendo semplificare, la BEI decidere autonomamente (essendo un’istituzione indipendente) se concedere o meno prestiti sulla base dei progetti che le vengono sottoposti e sulla base delle condizioni dei mercati finanziari. I progetti, tuttavia, devono perseguire gli obiettivi dell’Unione europea.

“La Banca europea per gli investimenti ha il compito di contribuire, facendo appello al mercato dei capitali ed alle proprie risorse, allo sviluppo equilibrato e senza scosse del mercato comune nell’interesse della Comunità. A tal fine facilita, mediante la concessione di prestiti e garanzie, senza perseguire scopi di lucro, il finanziamento dei seguenti progetti in tutti i settori dell’economia...”,

si legge nel testo normativo europeo.

Da chi è formata?

Capito cos’è la BEI, come funziona e a cosa serve vale la pena di esaminare chi fa parte della Banca Europea per gli Investimenti. Ebbene, essendo questa un organo dell’intera UE, tutti i Paesi membri sono azionisti. Ogni Stato sottoscrive una quota di capitale della banca che varia a seconda del PIL e di fattori politici.

Gli organi principali sono:

  • Consiglio dei governatori: formato dai 28 ministri dell’economia degli Stati membri, definisce la politica generale dell’istituzione;
  • Consiglio di amministrazione: si occupa dell’applicazione delle politiche definite dai governatori ed è composto da 28 membri nominati dai Paesi UE, da un presidente e da un membro nominato dalla Commissione europea;
  • Comitato di gestione: organo esecutivo della BEI;
  • Comitato di verifica: organo di controllo.

Cos’è il FEI? Significato e differenze con la BEI

La BEI è la principale azionista del Fondo Europeo per gli Investimenti, altra istituzione europea volta a sostenere la creazione e lo sviluppo delle piccole e medie imprese dell’Unione.

Il FEI è nato molti anni dopo la banca, più precisamente nel 1993. Esso agisce concedendo prestiti alle PMI. Più nello specifico, ha precisato l’UE, i suoi prodotti sono:

  • Capitale di rischio e microfinanziamenti per le PMI;
  • Garanzie per istituti finanziari, volte a coprire i prestiti concessi;
  • Aiuti agli Stati membri nello sviluppo di propri mercati di capitale di rischio.

I suoi principali azionisti sono la Banca Europea, la Commissione UE e 30 banche e istituzioni finanziarie dell’Unione.

Anche l’analisi delle differenze con il FEI, dunque, ha aiutato meglio a comprendere cos’è la BEI, qual è il suo significato, ma soprattutto come funziona, cosa fa e a cosa serve la Banca Europea per gli Investimenti.

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