Borse: se la BCE non riporta fiducia, aumento del QE e taglio dei tassi saranno inutili

Livio Spadaro

9 Marzo 2016 - 12:01

Tutto pronto per la riunione di domani della BCE. Il bazooka di Draghi finora non è servito a molto, serve un’iniezione di fiducia altrimenti le manovre saranno inutili.

Borse: se la BCE non riporta fiducia, aumento del QE e taglio dei tassi saranno inutili

I mercati sono tutti proiettati alla fondamentale riunione di domani della BCE dalla quale ci si aspettano importanti novità sul fronte di politica monetaria. Esperti ed analisti si aspettano almeno un nuovo taglio dei tassi e un aumento monetario del Quantitative Easing in modo da dare una spinta alla crescita economica dell’Eurozona e soprattutto dell’inflazione.

Tuttavia, Draghi e la BCE non sembra che stiano riuscendo a convincere gli investitori della “potenza di fuoco” a disposizione dell’istituto di Francoforte per risollevare la crescita europea. Il mancato soddisfacimento delle attese nella riunione di dicembre chiama la BCE a sorprendere i mercati, ancor più carichi di aspettative. Tuttavia, il compito maggiore dell’istituto centrale europeo sarà riuscire a convincere operatori ed investitori della capacità di risollevare l’economia della zona Euro.

Borse europee in rialzo: c’è grande attesa per la riunione della BCE

I mercati europei sono in rialzo questa mattina, lasciando intendere di essere pronti a scommettere su una nuova manovra, significativa, della BCE. L’istituto guidato da Mario Draghi domani è chiamato a sorprendere le piazze d’affari europee, dopo la delusione provocata nell’ultima riunione di dicembre.

Tuttavia, Draghi e il board della BCE avranno il compito principale, nei prossimi mesi, di convincere investitori ed operatori del mercato di essere capaci di risollevare la crescita dell’Eurozona (scacciando così i timori della BRI). Fino ad oggi non sembra che l’istituto con sede a Francoforte sia riuscito in questo delicato incarico.

Riunione BCE: maggioranza di analisti si aspettano taglio dei tassi e aumento QE

Da una sondaggio condotto da Bloomberg tra alcuni economisti, è emerso che quasi tutti si aspettano un taglio dei tassi di interesse nella riunione di domani e che il 73% di essi si attende un aumento monetario degli acquisti mensili di bond.

Tuttavia, i gestori dei fondi di investimento non sono così convinti che ci sia un rally duraturo sul mercato azionario dopo la decisione della BCE.

Nel primo anno di Quantitative Easing, l’indice EuroStoxx 50 è sceso del 17% e la volatilità è salita a livelli che non si vedevano dal 2008.

Eurozona: BCE deve riportare fiducia tra gli investitori - Vontobel

Gli strategist di Vontobel Asset Management ritengono che per Draghi non sarà facile riportare la fiducia tra gli investitori.

La crescita e l’inflazione in Europa rimangono stagnanti a livelli deboli e le previsioni future continuano a scendere. Il mercato ha bisogno di vedere migliori stime (sia sul lato macro che di profitti aziendali) e positive sorprese economiche.

Anche dopo aver pompato €720 miliardi nell’Eurozona, la BCE non è riuscita ancora a stimolare la crescita. Il settore manifatturiero è crollato ai minimi del 2013, mentre il tasso di inflazione è sceso in negativo e la fiducia dei consumatori è peggiorata.

Questo ha portato gli analisti a tagliare le stime di crescita dei profitti, visto che si è assistito alla peggior delusione su utili e ricavi dal 2007. Gli investitori stanno portando via i capitali dall’azionario europeo ad una velocità simile a quella di inizio 2014.

Eurozona: il bazooka della BCE per ora non è servito a molto

Quando la BCE ha iniziato il programma di acquisto dei bond, l’azionario è cominciato a salire tra il crescente ed alto ottimismo sul recupero economico dell’Eurozona.

Tuttavia, una successione di crisi, iniziando da quella greca per finire allo scandalo Volkswagen e al rialzo dei tassi della Fed che ha intimorito i mercati, ha fatto crescere i titoli azionari in media del solo 3,9% nel 2015 (grafico sottostante).

Ora l’EuroStoxx 50 scambia del 22% al di sotto del picco di aprile, con i gestori dei fondi che hanno ritirato quasi $7,8 miliardi dall’equity europeo nelle ultime 4 settimane conclusesi il 2 marzo (proiezione Bank of America).

Eurozona: il lavoro della BCE è concluso - Investec Wealth

Gli analisti di Investec Wealth & Investment, spiegano che gli investitori troppo speranzosi in una mossa sempre giusta delle banche centrali il più delle volte rimangono delusi.

Gli esperti della casa d’affari (che gestisce $40 miliardi di assets) non ha cambiato la propria view sull’esposizione dell’equity europeo, dichiarando che la BCE ha concluso il suo lavoro.

Gli strategist di Investec infatti non credono che l’istituto di Francoforte possa curare i problemi della Cina o di riorientare il clima politico che si respira in Europa.

Riunione BCE: Deutsche Bank e Jp Morgan caute su aspettative

Deutsche Bank nei giorni scorsi aveva avvertito che i rischi di un’azione meno concreta della BCE rispetto al consenso sono abbastanza elevati. JpMorgan ha avvisato i propri clienti di sfruttare ogni rialzo dell’azionario europeo, ispirato dalla BCE, per tagliare la loro esposizione sui mercati europei.

Eurozona: il peggio è passato, comprare ora equity - Abn Amro

Abn Amro invece sembra più positiva. Per gli analisti della banca olandese, i rischi ci sono ancora ma molti di essi sono già stati scontati nei recenti cali di gennaio-febbraio e che hanno convinto gli esperti della banca ad aumentare del 2% l’esposizione ai mercati europei (soprattutto su società dell’Healthcare, beni di consumo e tecnologiche).

Per gli esperti di Abn Amro, l’impatto sull’economia della prossima mossa della BCE si vedrà nell’arco di pochi mesi o addirittura settimane.

BCE potrebbe tenersi qualche cartuccia in caso di Brexit - Luzener Bank

L’instabilità in Spagna e la Brexit potrebbero convincere la BCE a non agire pesantemente nella riunione di domani.

Secondo Luzener Bank, la possibile uscita del Regno Unito dall’Unione Europea dovrebbe richiedere un nuovo intervento della BCE, la quale potrebbe preferire non sparare troppe cartucce nella riunione di domani per tenerne qualcuna in canna per giugno.

La certezza è che i prossimi mesi non saranno facili per Mario Draghi e la BCE.

Fonte: Bloomberg.com

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