Naspi, cos’è e come funziona? Guida al nuovo ammortizzatore sociale

Stefania Manservigi

09/11/2015

La Naspi è il nuovo ammortizzatore sociale introdotto con il Jobs Act. Cos’è, come funziona, quali sono i requisiti e la durata.

Naspi, cos’è e come funziona? Guida al nuovo ammortizzatore sociale

La Naspi (Nuova assicurazione sociale per l’impiego) è il nuovo ammortizzatore sociale introdotto con il Jobs Act, la riforma del lavoro del governo Renzi.
Dal 1° maggio 2015 la Naspi è andata a sostituire i sussidi di disoccupazione predisposti per coloro che hanno perso il lavoro ossia Aspi e Mini Aspi che continuano ad essere erogate a favore di coloro che hanno perso il lavoro prima di tale data, fino a completo esaurimento.

Naspi, chi può richiederla? I requisiti
Possono fare richiesta per ottenere la Naspi coloro che risultano in possesso dei requisiti fissati per legge, ossia coloro che:
- siano stati assunti con un contratto di lavoratore dipendente, a tempo determinato o indeterminato;
- siano in disoccupazione involontaria, ovvero coloro che non hanno presentato dimissioni spontanee (ad esclusione di giusta causa e in caso di fuoriuscita consensuale con il datore di lavoro);
- abbiano maturato 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi;
- abbiano accumulato almeno 30 giorni di lavoro nell’anno precedente.
Non possono essere beneficiari della Naspi i dipendenti della pubblica amministrazione assunti con contratto a tempo indeterminato e i lavoratori agricoli.
Inoltre per poter ottenere l’assegno Naspi, oltre ad essere in possesso dei requisiti sopra indicati, occorre seguire dei corsi di riqualificazione e formazione professionale; tali corsi sono infatti necessari per favorire il reinserimento del lavoratore nel mondo del lavoro.
Chi decida, invece, di provare a intraprendere una propria attività potrà ricevere le indennità spettanti in un’unica soluzione.

Naspi, come funziona? Importo
La Naspi viene erogata a favore di coloro che hanno perso il lavoro e si trovano in possesso dei requisiti stabiliti per legge riportati più sopra.
Il sussidio è stabilito in base alla retribuzione imponibile previdenziale (ossia quella su cui sono stati versati i contributi) degli ultimi quattro anni. Per i primi 4 mesi coloro che ne hanno diritto percepiranno un assegno pari al 75 per cento della retribuzione per la parte del salario mensile che non supera i 1.195 euro; per quanto riguarda la parte che supera la soglia, invece, l’indennità è al 25 per cento. In ogni caso l’importo della Naspi non può superare i 1.300 euro lordi.
Dal quinto mese l’importo si riduce del 3 per cento ad ogni mensilità.

Naspi: durata
La Naspi non ha una durata prefissata: tale sussidio di disoccupazione spetta infatti per un numero di settimane pari alla metà di quelle di contribuzione accreditate al lavoratore negli ultimi quattro anni. La sua durata massima può essere di 2 anni ma dal 2017, per coloro che perderanno il lavoro a partire dal 1° gennaio di quell’anno, non potrà superare i 18 mesi.

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