Batteri fecali in una famosa acqua in bottiglia. Questa azienda è nei guai

Giacomo Astaldi

26 Aprile 2024 - 17:52

condividi

Sono stati trovati batteri fecali pericolosi per la salute nell’acqua frizzante Perrier, proprietà di Nestlé. La multinazionale distrugge due milioni di bottiglie.

Batteri fecali in una famosa acqua in bottiglia. Questa azienda è nei guai

Batteri fecali pericolosi per la salute sono stati rilevati nell’acqua frizzante “Perrier” proprietà di Nestlé, molto popolare in Francia e commercializzata anche in Italia. A rendere nota la notizia all’Afp è la stessa Nestlé Waters, che aggiunge di aver distrutto, “per precauzione”, parte della sua produzione.

Il produttore di acqua minerale interromperà inoltre, a titolo precauzionale, l’utilizzo di uno dei punti da dove proviene l’acqua contaminata, situati a Gard, nel sud della Francia.

Il problema si sarebbe verificato a causa delle forti piogge del temporale Monica, che hanno colpito la Francia a metà marzo.

Due milioni di bottiglie d’acqua da distruggere, trovati batteri fecali

Nestlé ha affermato che alcune bottiglie d’acqua sono già state distrutte, sottolineando tuttavia che “tutte le bottiglie disponibili sul mercato sono completamente sicure da consumare”.

L’acqua Perrier viene raccolta dalla sua fonte storica, a Vergèze, nel Gard. Tuttavia, dopo le forti piogge del temporale Monica del 10 marzo, uno dei pozzi è stato contaminato da batteri fecali. Sono state avviate ulteriori analisi, sotto il controllo delle autorità, che hanno portato alla sospensione immediata dell’attività del pozzo e alla distruzione precauzionale di diversi lotti di bottiglie, spiega il gruppo Nestlé.

Assai più eloquente è il decreto del prefetto del Gard del 19 aprile, in cui si constata che “a partire dal 10 marzo e per diversi giorni […] una contaminazione di origine fecale (coliformi, Escherichia coli), ma anche da germi della specie Pseudomonas aeruginosa”. Il prefetto ritiene che non si possa escludere la contaminazione dell’acqua in bottiglia e che esista un “rischio per la salute dei consumatori”. Per questo motivo ha chiesto di “sospendere senza indugio l’utilizzo” dei pozzi incriminati. Nestlé Waters potrà tornare a utilizzare il pozzo solo una volta identificato ed eliminato le fonti di inquinamento, fornendo fino a dodici mesi di analisi conformi.

Perrier è un’acqua minerale nota in tutto il mondo per le sue proprietà benefiche sulla salute. Il marchio è certificato dall’Accademia francese di medicina e dal Ministero della salute.

Non è la prima volta per Nestlé

Dalla fine di gennaio sono stata divulgate diverse segnalazioni preoccupanti sulla produzione di Nestlé. Il 30 gennaio, Le Monde e Franceinfo hanno rivelato che Nestlé e altri produttori avevano filtrato illegalmente l’acqua venduta in bottiglia, per mascherare la loro contaminazione. All’inizio di aprile, dalle indagini è trapelata una perizia dell’ANSES (Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria) dell’ottobre 2023, nella quale si rilevava una regolare contaminazione microbiologica (batteri coliformi, Escherichia coli, enterococchi) che potrebbe, per alcuni pozzi, “raggiungere ripetutamente un’alta concentrazione”.

Sono state colpite sia le sorgenti della regione del Grand Est (Hépar, Vittel e Contrex) che quelle di Perrier in Occitania. L’ANSES ha riscontrato anche PFAS e pesticidi in proporzioni che talvolta superano il limite normativo per l’acqua minerale naturale di 0,1 microgrammi per litro. L’Agenzia ha concluso che queste non conformità “non dovrebbero permettere la produzione di acqua in bottiglia”.

Per questo motivo effettuiamo quotidianamente test approfonditi con oltre 700 analisi su questo sito”, spiega Nestlé in riferimento a Perrier. Il gruppo assicura, affermando che ha “rafforzato le sue procedure di controllo e di gestione integrata della qualità dei suoi prodotti” a Vergèze, ma solo a partire dal 2023.

Argomenti

# Acqua

Iscriviti a Money.it