Niger, rischio terza guerra mondiale? Gli schieramenti in Africa

Alessandro Cipolla

14 Agosto 2023 - 08:28

Il golpe in Niger potrebbe essere la miccia della terza guerra mondiale: non solo Ucraina, ecco quelli che sono al momento gli schieramenti in campo in Africa.

Niger, rischio terza guerra mondiale? Gli schieramenti in Africa

Di una possibile terza guerra mondiale - purtroppo - se ne parla con grande insistenza da circa un anno e mezzo, ovvero da quando Vladimir Putin ha dato il via alla sua “operazione speciale” invadendo l’Ucraina e mandando in frantumi il decennale equilibrio geopolitico tra l’Occidente e la fu Unione Sovietica.

Adesso però quando si parla di terza guerra mondiale tutti gli occhi sono puntati sull’Africa e, in particolare, verso il Niger dove lo scorso 26 luglio è andato in scena un golpe da parte dei militari che ha rovesciato il presidente Mohamed Bazoum.

Il Niger è uno dei Paesi più poveri al mondo - raramente in Italia sbarcano immigrati nigerini visto che non hanno le possibilità economiche per affrontare i viaggi della speranza - nonostante buone ricchezze che però vengono gestite da colossi stranieri: nel caso dell’uranio tutto è in mano alla francese Orano.

Con il presidente Mohamed Bazoum al momento agli arresti, a comandare a Niamey è il generale Abdourahamane Tchiani: se il primo è assai gradito all’Occidente e soprattutto alla Francia, il secondo invece sembrerebbe guardare più alle potenze emergenti dei Brics e alla belligerante Russia. In particolare i militari sembrerebbero essere propensi a riprendere il possesso dei giacimenti di uranio e carbone, cosa che ha fatto scattare più di un campanello d’allarme a Parigi.

Non bisogna dimenticare poi che la Francia ha oltre 1.500 militari in Niger, dislocati soprattutto nella zona delle miniere anche se lo scopo sarebbe quello di combattere il Daesh, mentre sono 350 i nostri soldati in missione in loco per cercare di mettere un freno alle rotte migratorie.

Quello che poteva essere uno dei tanti golpe che avvengono in Africa - avete sentito parlare di quello in Mali del 2020 e di quello in Burkina Faso del 2022? - è diventato così la possibile pistola di Sarajevo di una terza guerra mondiale, visto che ci sarebbero diversi Paesi africani pronti a intervenire in Niger.

Il Niger e una possibile terza guerra mondiale

L’attuale situazione internazionale con la guerra in corso tra Russia e Ucraina e le tensioni sempre crescenti tra Cina e Stati Uniti per la questione Taiwan, secondo diversi analisti potrebbe essere l’anticamera di un tragico conflitto in stile novecentesco.

Senza una tregua in Ucraina e una distensione dei rapporti tra Washington e Pechino, resterebbe così soltanto da capire quale potrebbe essere la scintilla capace di poter far esplodere una terza guerra mondiale.

Quello che sta avvenendo in Niger di conseguenza non sembrerebbe promettere qualcosa di buono, con il Cedeao - la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale assai vicina all’Occidente - che ha deciso di dare vita a una coalizione militare per intervenire in Niger e rimettere al suo posto il presidente Mohamed Bazoum.

A capeggiare la coalizione c’è la Nigeria e hanno risposto presente anche Benin, Costa d’Avorio e Ghana, ma non dovrebbe mancare il supporto pure di Sierra Leone, Capo Verde e Guinea Bissau.

Nel dettaglio dovrebbero essere in totale 25.000 i soldati pronti a dichiarare guerra al Niger, con la partecipazione più corposa che sarebbe quella della Nigeria con 5.000 unità pronte a entrare in azione.

Il Niger dei golpisti invece potrebbe avere il supporto di Mali, Burkina Faso e Guinea, senza dimenticare poi il possibile arrivo in soccorso del generale Tchiani di quel gruppo Wagner ora fermo in Bielorussia dopo il fallimento della marcia su Mosca.

Spettatrice interessata è la Francia: subito dopo il colpo di Stato, Oltralpe sono state diverse le voci che si sono susseguite di un possibile intervento militare francese per ristabilire “ordine” a Niamey, con un coinvolgimento di Parigi che a mo’ effetto domino potrebbe trascinare in un eventuale conflitto anche altre forze occidentali.

In questo scenario ecco che tornano ad aleggiare i fantasmi di una terza guerra mondiale: visti i tanti Paesi in Europa, Africa e Asia, pronti a mettere in moto i rispettivi eserciti, senza una svolta diplomatica degna di tal nome la strada drammaticamente sembrerebbe essere stata tracciata.

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