Pensioni, come aumentare l’importo con gli assegni familiari

Simone Micocci

8 Gennaio 2024 - 09:49

Aumentare la pensione facendo richiesta dell’Assegno al nucleo familiare: ecco una guida utile su requisiti e importi per il sostegno dei pensionati con coniuge, nipoti, fratelli e sorelle a carico.

Pensioni, come aumentare l’importo con gli assegni familiari

Uno dei modi per aumentare la pensione è quello di fare richiesta per l’Assegno al nucleo familiare (Anf) che è bene sottolineare non è stato cancellato con l’entrata in vigore dell’Assegno unico, o almeno non del tutto.

In alcuni casi, infatti, è ancora possibile godere dei cosiddetti assegni familiari, i quali spettano anche ai pensionati a patto che siano iscritti alla gestione per lavoratori dipendenti. Gli assegni familiari sulla pensione, quindi, non spettano ai lavoratori autonomi.

Tanti pensionati, però, non sanno di questa possibilità che di fatto si aggiunge a tutte le altre soluzioni per aumentare la pensione: a tal proposito, ecco una guida utile per non farsi sfuggire questa possibilità e assicurarsi che l’importo percepito sia il massimo ottenibile.

Assegno al nucleo familiare sulla pensione

A differenza dell’Assegno unico universale (Auu), l’Assegno al nucleo familiare (Anf) spetta ai soli lavoratori subordinati o in alternativa ai nuclei familiari dei titolari di pensione derivante da lavoro dipendente.

Non spetta, quindi, ai titolari di pensione a carico delle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi - quali artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri - i quali tuttavia hanno diritto a una differente prestazione, ossia ai veri e propri Assegni familiari.

Per quali familiari spetta

Come anticipato, l’Assegno al nucleo familiare è stato profondamente rivisto con l’introduzione dell’Assegno unico universale, circoscrivendo il diritto solamente per alcuni dei componenti del nucleo.

Nel dettaglio, l’articolo 1 del decreto legislativo n. 230 del 21 dicembre 2021 con il quale è stato introdotto l’Assegno unico universale abroga l’Assegno per il nucleo familiare per i figli a carico, mantenendolo quindi solamente per coniuge, nipoti, fratelli e sorelle.

Requisiti

Visto quanto specificato sopra, la richiesta per l’Assegno al nucleo familiare dall’1 marzo 2022 può essere effettuata solamente dal nucleo familiare composto dal richiedente, ossia il titolare di pensione, più almeno uno tra:

  • coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
  • parte di unione civile, non sciolta da unione civile, ai sensi dell’articolo 1, legge 20 maggio 2016, n. 76;
  • fratelli, le sorelle e i nipoti in linea collaterale del richiedente, minori di età o maggiorenni inabili, se orfani di entrambi i genitori e non aventi diritto alla pensione ai superstiti.

Inoltre, è importante sottolineare che l’Assegno al nucleo familiare non spetta comunque laddove nel nucleo familiare sia presente almeno un figlio di età inferiore ai 21 anni, ovvero un figlio con disabilità a carico (indipendentemente dall’età).

C’è poi un requisito reddituale da soddisfare: la normativa, infatti, prevede che a beneficiare dell’Assegno al nucleo familiare siano esclusivamente quei nuclei il cui reddito complessivo è generato per almeno il 70% dal reddito derivante dalla prestazione pensionistica sulla quale si richiede la prestazione.

Ovviamente c’è un limite di reddito per goderne, il cui valore varia ogni anno ed è indicato nell’apposita tabella con tutti gli importi (che trovate nel paragrafo seguente). A tal proposito, ai fini della percezione dell’Assegno al nucleo familiare si guarda a tutti i redditi assoggettabili a Irpef percepiti nel periodo di erogazione della prestazione, al netto di

  • detrazioni d’imposta;
  • oneri deducibili;
  • ritenute erariali.

Gli importi

A differenza dell’Assegno unico che decorre da marzo a febbraio dell’anno successivo, per l’Assegno al nucleo familiare si va da luglio a giugno. Per il primo semestre del 2024, quindi, si continua a fare riferimento agli importi come indicati nella circolare Inps n. 55 del 2023.

Tabella importi Assegno al nucleo familiare 2023-2024
Clicca qui per gli importi della prestazione nel periodo che va da luglio 2023 a giugno 2024.

Come potete notare dalla tabella, l’importo dell’Assegno varia in base:

  • alla tipologia del nucleo familiare;
  • al numero dei componenti;
  • al reddito complessivo del nucleo familiare.

Sono inoltre previsti degli importi, come pure delle fasce reddituali più favorevoli, per chi si trova in una situazione di particolare disagio, come nel caso di componenti inabili al lavoro.

Come fare domanda

La richiesta per l’Assegno al nucleo familiare sulla pensione può essere inviata in autonomia dal sito Inps (qui il servizio), oppure rivolgendosi a caf e patronati. L’importante è allegare una dichiarazione che attesti tanto la composizione del nucleo quanto i redditi percepiti.

È bene ricordare poi che qualsiasi variazione che riguardi una di queste due voci va comunicata all’Inps entro un termine di 30 giorni.

Gli arretrati

C’è un’altra differenza sostanziale tra l’Assegno al nucleo familiare e l’Assegno unico: nel primo caso, infatti, al momento della domanda si può fare richiesta anche degli arretrati fino a 5 anni prima.

Chi quindi solo adesso è venuto a conoscenza della possibilità di godere degli assegni familiari sulla pensione può quindi recuperare quanto non ricevuto nell’ultimo quinquennio, a patto ovviamente che durante questo periodo ne abbia soddisfatto i requisiti. A tal proposito è bene specificare che ai fini del riconoscimento degli arretrati va presentata una domanda distinta per ognuno dei periodi non goduti.

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