La sintesi di Gualtieri su misure UE per la crisi

Violetta Silvestri

28 Aprile 2020 - 19:03

Nel presentare il DEF, Gualtieri ha offerto anche una sintesi su quanto l’Unione Europea ha finora deciso per affrontare la crisi economica da coronavirus. Le parole del ministro sugli strumenti comunitari, dal MES al Recovery Fund.

La sintesi di Gualtieri su misure UE per la crisi

Il DEF presentato da Gualtieri in audizione alla Commissione Bilancio di Camera e Senato è inserito non soltanto nel contesto economico dell’epidemia. Il documento tiene conto anche del quadro di decisioni assunte dall’Unione Europea per affrontare la grave crisi causata dal coronavirus.

Il ministro dell’Economia ha offerto una sintesi su quanto fatto e cosa ci si aspetta a breve dalle istituzioni comunitarie per sostenere i Paesi membri, in primis l’Italia, in questo storico momento di difficoltà per tutto il vecchio continente.

Gualtieri e le aspettative sull’Unione Europea

Nel presentare il Documento Economico e Finanziario, Gualtieri ha offerto un quadro sintetico di come si sta muovendo l’Unione Europea in questo contesto di crisi.

È evidente, infatti, che la manovra del Governo italiano non può essere slegata dalle misure previste a Bruxelles, come spiegato nel documento di presentazione:

“Gli interventi descritti devono essere collocati nell’ambito delle misure di risposta alla pandemia adottate a livello europeo per evitare che in questo momento possano emergere situazioni di divergenza all’interno dell’Unione.”

Nello specifico, Gualtieri ha ricordato che oltre alla flessibilità nell’applicazione delle regole sugli aiuti di Stato e la sospensione delle prescrizioni del Patto di stabilità e crescita, gli strumenti finora delineati per la crisi comprendono il programma Sure, le risorse della BEI, il MES senza condizioni.

Nel complesso, 540 miliardi di euro che dovrebbero essere attivati da giugno.

Le grandi aspettative per l’Italia, però, sono riposte nel Recovery Fund, che, come ha sottolineato Gualtieri, dovrà avere: “risorse comuni reperite attraverso l’emissione di titoli europei da destinare, anche con trasferimenti a fondo perduto ad interventi di sostegno all’economia e alla ripresa soprattutto nei settori e nei Paesi maggiormente colpiti dalla crisi”

Il momento è cruciale per il nostro Paese secondo il ministro dell’Economia. Il Recovery Fund, infatti, è un successo per l’UE. La sua definizione, con le specifiche su
dimensione, la composizione in termini di prestiti e trasferimenti – che per noi devono essere prevalenti – e la tempistica dell’attuazione” sarà fondamentale. E tutta da stabilire, in attesa della prima pronuncia al riguardo della Commissione UE il 6 maggio.

Infine, un accenno al ruolo della BCE, che ha contribuito ad assicurare la liquidità necessaria al sistema finanziario, evitando la frammentazione dei mercati dell’area euro.

Così Gualtieri, nel presentare il DEF, ha offerto una sintesi chiara sulla posizione del Governo in UE.

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