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di Davide Baldi

La tecnologia blockchain può rivoluzionare il settore immobiliare?

Davide Baldi

22 luglio 2021

Il sistema di compravendita immobiliare contemporaneo ha dei limiti evidenti, a partire dalle tempistiche. La tecnologia blockchain è in grado di rivoluzionare il settore?

La tecnologia blockchain può rivoluzionare il settore immobiliare?

La tecnologia blockchain può avere diverse applicazioni in svariati settori, grazie alle sue principali caratteristiche di disintermediazione e decentralizzazione. Anche i processi di compravendita di immobili, ancora gestiti in larga parte in modo tradizionale e con evidenti limiti, potrebbero trarre benefici dall’utilizzo di questa tecnologia.

Uno dei limiti più evidenti del sistema di compravendita contemporaneo è sicuramente la necessità di un intermediario, il notaio, che certifichi il passaggio di proprietà. Una necessità costosa e, allo stesso tempo, fondamentale per far sì che questo passaggio risulti valido. Le tempistiche legate a una compravendita di un immobile, non sono sicuramente un pregio del sistema, e possono risultare lente e richiedere diverso tempo affinché quest’ultima venga portata effettivamente a termine. Infine rimane, ancora oggi, difficile e complesso gestire singole transazioni con più venditori e compratori, ossia coinvolgere in un medesimo passaggio di proprietà un numero complessivo di attori maggiore di due.

Proprio quest’ultimo limite comprime enormemente le potenzialità di sviluppo del mercato immobiliare che, in fondo, negli ultimi decenni ha subito pochissime innovazioni e pochissimi cambiamenti. Quasi nulli.

Perché la blockchain potrebbe rivoluzionare il settore immobiliare?

La tecnologia blockchain ha tutte le credenziali per consentire una netta e profonda innovazione del sistema immobiliare, in grado di superare tutti questi limiti.

Sicuramente consente di eliminare completamente, o quasi, l’intermediazione di terzi. Anche dei notai. Come funzionerebbe? Nel momento in cui si accerta la proprietà dell’immobile da parte di un soggetto, la blockchain potrebbe certificare a norma di legge il passaggio di proprietà dopo l’avvenuta transazione tra venditore e compratore, senza alcuna necessità di intermediazione.
Questo perché gli scambi su blockchain sono Peer-to-peer (P2P), ossia da pari a pari. Sono scambi diretti tra venditore e compratore che per questo non richiedono nessun altro intervento.

Utilizzando gli smart contract, sarebbe inoltre possibile anche automatizzare e gestire senza errori e rischi lo scambio, compreso il pagamento. Una transazione su blockchain gestita da uno smart contract consentirebbe, ad esempio, di effettuare la cessione di proprietà solo nel momento del pagamento effettivo e definitivo dell’intera cifra pattuita, tutto in modo automatico e con la certezza che venga eseguito correttamente.

Un passaggio di proprietà gestito in questo modo risulterebbe, per le parti in causa, semplice, veloce, sicuro e soprattutto economico.

Infine, la blockchain permetterebbe anche di tokenizzare i diritti di proprietà di un immobile, con la possibilità quindi di distribuirli facilmente a più persone, e di gestire tutto comunque su un’unica piattaforma.

Alcuni esempi di applicazione della blockchain all’ immobiliare

Alcune applicazioni della tecnologia blockchain all’immobiliare sono già in atto. Brickoin, startup italiana, che mette un marketplace immobiliare a disposizione sul web dove è possibile acquistare, scambiare e cedere carati immobiliari, ovvero frazioni di immobili. Tali frazioni sono possedute dalla stessa Brickoin, e danno diritto a una rendita sull’immobile, togliendo all’investitore gli oneri di gestione del proprio investimento.

Iniziativa simile è quella di RealBlock, ossia una piattaforma di investimento decentralizzata che collega gli utenti a livello globale in modo da consentire loro di raccogliere capitali da investire nel settore immobiliare. Così è possibile investire anche con capitali limitati, a patto di trovare altre persone disposte a fare lo stesso.

Anche Chromaway, utilizza la blockchain in ambito immobiliare e sta cercando di realizzare un vero e proprio catasto, ovvero un registro per immobili basato su blockchain, con l’obiettivo di ridurre costi e tempistiche dei passaggi di proprietà, oltre che di dare loro valore legale senza dover passare per un atto notarile.

A questi esempi però vanno aggiunte molte altre iniziative che hanno visto l’utilizzo di criptovalute, token o smart contract per perfezionare compravendite immobiliari. Infatti i tre esempi citati sono piattaforme che consentono a molti utenti di gestire diverse operazioni, ma in giro per il mondo sono state portate a termine ormai diverse singole operazioni di compravendita immobiliare che hanno utilizzato strumenti basati su blockchain, anche senza passare per una piattaforma progettata per il settore immobiliare.

Tuttavia il passaggio da singole iniziative su singole operazioni, a vere e proprie piattaforme globali programmate per gestire molte operazioni con migliaia di utenti, potrebbe costituire l’inizio di una vera e propria rivoluzione nel settore immobiliare.