AI e Videogiochi: l’industria videoludica alla prova dell’Intelligenza Artificiale
Pasquale Borriello
11 novembre 2024
Il mondo dei videogiochi sta cambiando grazie all’integrazione dell’AI. Le innovazioni tecnologiche, le sfide etiche e le nuove opportunità di mercato stanno rivoluzionando il mondo del gaming.
Il blog Schermo Viola evolve e accoglie la più grande novità del mondo dei videogame e degli esports dai tempi della rivoluzione mobile: l’Intelligenza Artificiale. Il piano editoriale e tutti i prossimi post passeranno al livello successivo, indagando le connessioni tra AI e Gaming.
Il primo videogioco «generativo»: Oasis
Uno dei recenti sviluppi nel mondo dei videogiochi è ’Oasis’, il primo videogioco completamente generato dall’AI, presentato come un mondo interattivo in tempo reale. Questo gioco, creato attraverso una collaborazione tra Etched e DecartAI, dimostra come l’AI possa non solo migliorare ma anche creare esperienze di gioco uniche senza il bisogno di un codice tradizionale. I modelli di AI generano il gameplay basandosi esclusivamente sui pesi del modello, aprendo la strada a un futuro dove ogni sessione di gioco potrebbe essere unica.
NPC Avanzati grazie ai modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM)
Giochi come «PARADISE», disponibili anche su Epic Games Store, utilizzano l’AI per creare NPC con comportamenti realistici e dialoghi interattivi. Questi personaggi sono in grado di parlare con i giocatori attraverso l’interazione vocale, creando un mondo che imita la vita quotidiana con una precisione sorprendente. Questa tecnologia non solo arricchisce l’immersione nel gioco ma potrebbe anche avere applicazioni in ambiti educativi e terapeutici.
L’AI per sviluppare videogame
Le aziende di videogiochi stanno sempre più utilizzando l’AI per ottimizzare il processo di sviluppo: in Europa si calcola che la forza lavoro sia diminuita di circa il 21%. Altri numeri non sembrano confortanti:
- Keywords Studios: ha licenziato 31 persone in Italia, con l’intenzione di sostituirli con l’intelligenza artificiale per compiti come la localizzazione e il testing dei giochi.
- Unity: ha ridotto la sua forza lavoro del 25%, eliminando circa 1.800 posti di lavoro, con l’obiettivo di rendere il processo di sviluppo dei giochi più efficiente attraverso l’uso dell’AI.
- Epic Games: anche se non ha ufficialmente collegato i licenziamenti all’AI, il contesto di adozione di modelli AI nel settore potrebbe suggerire un legame indiretto, dato che l’azienda ha cercato di migliorare la sua pipeline di sviluppo.
- Embracer Group: ha licenziato 1400 persone, con piani di utilizzare AI per automatizzare vari processi nel futuro.
L’AI sembra essere un modo per ridurre i costi di produzione ma anche per creare contenuti più dinamici e personalizzati.
Preoccupazioni etiche e gestione dei dati
L’uso dell’AI nei videogiochi solleva questioni etiche, come evidenziato da una recente ricerca della Northeastern University, tra le istituzioni più attive nella definizione di un’AI responsabile applicata ai videogiochi. Secondo i ricercatori, è cruciale garantire che l’utilizzo di questa nuova tecnologia per migliorare l’esperienza di gioco non comprometta la privacy, la sicurezza o il benessere dei giocatori. Ad esempio, in ambito privacy, occorre valutare di comunicare chiaramente i rischi legati alla gestione dei dati personali dei giocatori. Questo richiede un dialogo continuo tra sviluppatori, giocatori e regolatori per assicurare un uso responsabile dell’AI. L’AI Act potrebbe avere un ruolo centrale in tutto questo.
Il Mercato dei Videogiochi in Italia e Nel Mondo
Il mercato italiano dei videogiochi continua a crescere superando i 2 miliardi di euro, con l’industria globale che arriverà a 522 miliardi di dollari entro il 2027. Tuttavia, la recente chiusura di studi di sviluppo da parte di aziende come Microsoft e Netflix, che puntano sempre di più sull’AI generativa, indica una possibile riorganizzazione del settore, con un focus su tecnologie più automatizzate e meno dipendenti dal lavoro umano tradizionale.
L’intelligenza artificiale sta ridefinendo il concetto stesso di videogioco, offrendo nuove forme di intrattenimento ma anche ponendo sfide in termini di etica e occupazione. Ancora una volta, saremo chiamati a compiere le giuste scelte per mantenere un equilibrio con l’innovazione tecnologica per garantire che l’AI migliori l’esperienza di gioco senza compromettere i nostri valori etici fondamentali.
Pasquale Borriello
CEO di Arkage, tra le prime agenzie di comunicazione in Italia a credere negli esports come piattaforma di comunicazione e membro dell’Osservatorio Italiano Esports.
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