Bond oggi – nuove emissioni per “giocare” con i tassi
Lorenzo Raffo
3 gennaio 2023
Soprattutto bancarie con strutture miste in euro ma configurazioni diverse, adatte alle incertezze sulle politiche monetarie future. In più dei tassi variabili rating AAA indicizzati al Sofr.
Mercato primario molto più dinamico di quanto ci si potrebbe aspettare. Le nuove emissioni obbligazionarie sono state infatti numerose a cavallo del passaggio di anno, con due caratteristiche da segnalare:
- sul fronte titoli di Stato prevalenti quelle cortissime, cioè con scadenza entro il 2023, il che conferma la titubanza sulle evoluzioni dei tassi e quindi il non volersi esporre a “maturity” più impegnative;
- nell’ambito dei corporate si nota una certa perplessità e solo dal mercato Usa giungono bond con cedole di tutto rilievo ma trattate sull’Otc.
Su Borsa Italiana ecco le novità
Mot e Tlx si caratterizzano soprattutto per le emissioni bancarie. Queste le più significative:
- Goldman Sachs tasso misto Dc2032 in euro (Isin XS2552842150 – taglio 1.000): l’ammontare per ora è modesto (45 milioni) ma la struttura si adatta al periodo di esitazioni sulle evoluzioni dei mercati obbligazionari. Prevede cedole fisse al 5,5% per tre anni e poi una trasformazione in tasso variabile indicizzato Euribor 3 mesi con “floor” 2% e “cap” 5,5%. Una struttura quindi abbastanza prudente, in collocamento dal 22/12 scorso, il cui piccolo taglio non ha però favorito gli scambi, assai limitati sul Mot. La si compra sui 99 euro, con un “book” in mano però quasi solo al collocatore;
- Bnp Paribas tasso misto Dc2025 in euro (Isin XS2451616036 – taglio 1.000): una struttura simile ma con forchetta “floor-cap” più compressa quella dell’obbligazione dell’istituto francese quotata da domani su Tlx. Il primo anno (2023) prevede quattro cedole fisse per un tasso al 3,25%. Poi si passa al variabile fino a scadenza con indicizzazione Euribor ma tasso minimo 3,25% e massimo al 4,35%. L’importo annunciato è di 320 milioni di euro, il che garantirà una liquidità di un certo rilievo;
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- Société Generale tasso misto Dc2027 in euro (Isin XS2508118374 – taglio 1.000): in questo caso la struttura diventa più complessa. Si articola infatti in questo modo. Ogni trimestre le cedole saranno così calcolate: al primo si avrà un coupon fisso del 2%; dal secondo al tredicesimo trimestre compresi, si tratterà di cedole variabili calcolate ciascuna in base al tasso Euribor a 3 mesi con “floor” (minimo garantito) crescente dal 2% al 2,6% e con “cap” (massimo) che dal 5,25% salirà al 6%. Dal quattordicesimo trimestre e in ciascuna data di rimborso anticipato l’emittente prevede la facoltà di rimborso anticipato alla pari. L’ammontare globale annunciato è di 500 milioni di euro.
- Mediobanca tasso fisso Dc2024 in euro (Isin IT0005523813 – taglio 50.000): soluzione decisamente meno complessa per l’istituto di Piazzetta Cuccia, che preferisce un tasso fisso al 3% su una scadenza corta, per un’emissione decisamente destinata a chi abbia necessità di collocare liquidità. Di qui la scelta del lotto 50.000, dovuto anche al fatto che la prima tranche proposta sul secondario si è limitata a 50 milioni di euro. Ne risente la liquidità, che nel primo giorno di contrattazioni oggi su Tlx ha segnato un “book” molto povero;
- IBRD tassi variabili con la nuova indicizzazione in dollari Usa: meritano certamente apprezzamento le inedite emissioni della sovranazionale International Bank for Reconstruction and Development (rating AAA – struttura della Banca mondiale), che propone sul Mot tre tassi variabili “finalmente” agganciati al sostituto del Libor, tanto atteso ma che non sembra essere stato adottato sufficientemente dagli emittenti. Con scadenze St2025 (Isin US459058JJ33 - margine aggiuntivo 0,31% - taglio 1.000 Usd – tasso prossima cedola 3,5962%), Nv2028 (Isin US459058KD44 – margine aggiuntivo 0,29% - taglio 1.000 Usd – tasso prossima cedola 3,1161%) e Ge2029 (Isin US459058KH57 – margine aggiuntivo 0,3% - taglio 1.000 Usd – tasso stimato prossima cedola sul 3,5%) introducono appunto il Secured Overnight Financing Rate, tasso di interesse pubblicato dalla Federal Reserve Bank di New York e voluto per garantire maggiore trasparenza nella sua strutturazione.
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