Bond oggi: quelli che piacciono ai mercati, i due fratelli rendono quasi il 6%
Lorenzo Raffo
10 ottobre 2022
Entrambi emessi dalla banca tedesca Commerzbank, hanno cedola 4%. Sempre ben scambiati su ExtraMot si differenziano solo per la scadenza.
Fra le tante strategie possibili in campo obbligazionario, una di quelle da un po’ di tempo in calo consiste negli arbitraggi, stante la corsa dei rendimenti. Fare arbitraggi significa trarre profitti da situazioni di incoerenza nel sistema dei prezzi di due strumenti simili.
Ciò è semplice, per esempio, nell’ambito dei sovranazionali in valute emergenti molto aggressive, come lira turca e real brasiliano. Nel contesto dell’area euro può capitare che avvenga fra i governativi a lunghissima scadenza, oppure fra emissioni di una stessa corporate, o banca su vite residue poco diverse. Un esempio interessante riguarda due titoli subordinati bancari Tier 2 della tedesca Commerzbank, quotati su Borsa Italiana, che meritano comunque attenzione anche in termini di yield, ormai in entrambi i casi quasi al 6%.
Al 2026 o al 2027
I due bond hanno le seguenti caratteristiche:
- Commerzbank 4% Mz26 Sub Tier2 Eur (Isin DE000CZ40LD5 – taglio 1.000 – scadenza 23/3/2026 – non è prevista “call” anticipata - rating dell’emissione BB+). Gli scambi su ExtraMot sono altalenanti ma comunque sempre presenti, con controvalori che in alcune sedute tendono a salire, e non di poco. Buono il “book” con spread “bid-ask” che si stabilizza sotto i 100 pb. Attenzione a mettere ordini a revoca, è soprattutto consigliabile cancellarli a fine seduta. Al momento della stesura di questo blog si può fissare un prezzo sui 94,5-94,8 euro, con la rottura al ribasso di quota 100 avvenuta nella seconda metà di agosto. Il rendimento in corso alle quotazioni indicate si aggira su circa il 5,7%;
- Commerzbank 4% Mz27 Sub Tier2 Eur (Isin DE000CZ40LW5 – taglio 1.000 – scadenza 30/3/2027- non è prevista “call” anticipata - rating dell’emissione BB+). Gli scambi sono inferiori rispetto a quelli del 2026, con un “book” completo ma meno allettante, in quanto subisce scostamenti talvolta rilevanti. Di nuovo al momento della stesura di questo blog si può ipotizzare un prezzo sui 92,5-93 euro, cui corrisponde un rendimento sul 5,8-5,9%. Considerando la scadenza maggiore di un anno, una quotazione più conveniente è da fissare sui 91 euro, cui corrisponderebbe un rendimento sul 6,4%. In effetti l’obiettivo quanto meno del 6% è realistico, se si tiene conto della volatilità dei mercati e di un trend al ribasso dei prezzi che dovrebbe proseguire. A 90 euro addirittura salirebbe al 6,6%, interessante per un subordinato bancario quinquennale.
I grafici dei rendimenti
Osservando gli andamenti passati di entrambi i titoli in termini di yield, il 2026 si colloca ora circa 120 pb sotto il picco della crisi Covid del 2020, inevitabile riferimento degli ultimi anni, condizionati dalla politica monetaria della Bce.
Nel caso del 2027, il distacco è maggiore, in quanto si situa sui 200 pb. Un elemento positivo per questi Tier 2 è che i dati di quotazione sull’ExtraMot si allineano a quelli delle altre Borse europee, grazie a una liquidità per entrambi che resta fra le maggiori in assoluto per dei subordinati bancari dell’area euro. Il motivo è evidente: il taglio 1.000 li favorisce nettamente da questo punto di vista, dimostrando come converrebbe anche agli emittenti un’opzione tipica di altri tempi.
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