Il crypto winter porta a tanti licenziamenti nel settore, ma non è così per tutti gli exchange
Davide Baldi
7 dicembre 2022
I principali exchange di criptovalute licenziano i propri dipendenti, ma il settore resta in crescita.
Kraken, Swyftx, Gemini, Coinbase, Crypto.com, Bitpanda e tante altre piattaforme di exchange hanno iniziato a licenziare una grande fetta del loro personale a causa del cosiddetto crypto winter dovuto, tra le tante cose, anche dal collasso della piattaforma FTX.
“Crypto winter” è una definizione che risale al 2017 e identifica un lasso temporale durante il quale i prezzi delle criptovalute subiscono importanti ribassi. Oltre a essere qualcosa di ciclico, a cui il settore è piuttosto ormai abituato, il crypto winter è anche influenzato dalle notizie e la guerra e lo scandalo di FTX non hanno sicuramente aiutato.
In questo periodo di crisi, ovviamente, vengono meno anche molti investimenti e gli utenti delle piattaforme diminuiscono, motivo per il quale gran parte degli exchange ha dovuto apprestarsi a licenziare una buona parte del proprio personale.
Ad esempio, è notizia di qualche giorno fa che Kraken abbia dovuto licenziare il 30% dei propri impiegati in tutto il mondo, circa 1000 persone, mentre Crypto.com nel giugno del 2022 aveva dichiarato di licenziare 260 persone.
La lista dei licenziamenti non finisce qui visto che anche il più famoso exchange americano, Coinbase, aveva anch’esso annunciato tagli al personale per il 18% e ancora Gemini per il 10%.
In questo scenario non certo positivo, però, ci sono aziende che continuano ad assumere, come ad esempio Bitget che di recente ha aperto un ufficio alle Seychelles e sta aumentando il proprio organico di ben il 50%.
L’exchange, infatti, si è dato come obiettivo di raggiungere un personale di 1200 persone entro il primo trimestre del 2023.
Oltre a Bitget, sono altre le aziende che stanno assumendo come anche Consensys, società di tecnologia software blockchain fondata da Joseph Lubin, con sede a New York City. Un segno positivo che fa ben sperare per il mercato crypto, che di certo non può darsi per morto.
Infatti, nonostante Bitcoin sia considerato fallito dai media ben 467 volte a oggi, secondo i dati di Bitcoin Obituaries, la sua crescita in termini di adozione non finisce qui.
Ne è un segno, anche, che tante aziende non del settore vogliano entrarci, come ad esempio Maison Ruinart, che di recente ha deciso di lanciare la propria linea di NFT sulla blockchain di Ethereum, o come anche tanti altri brand famosi in tutto il mondo come Pinko, Cola Cola, Reddit e via dicendo.
Ma anche tanti fondi di investimento stanno iniziando a credere nelle crypto come Black Rock ma anche Grayscale, JP Morgan e tanti altri ancora.
Non da ultimo, sono migliaia nel mondo anche i negozi e brand che accettano crypto come metodo di pagamento: Mondo Convenienza, Balenciaga, Google, McDonald’s di Lugano, Gucci e la lista continua.
Inoltre, il prezzo di Bitcoin non è poi così sceso se lo guardiamo in ottica long-term. Al momento della scrittura di questo articolo, BTC vale circa 17mila dollari, ma solo 2 anni fa valeva 7000 dollari, mentre nel 2019 valeva neanche 4mila dollari.
Altro punto a favore di Bitcoin, e del settore crypto in generale, visto che spesso al salire di BTC salgono anche le altre criptovalute, è l’halving. Nel 2024 si aspetta questo atteso appuntamento che dimezzerà il premio per i minatori e storicamente, quando accade, il prezzo di Bitcoin sale. E il 2024 per molti esperti non farà eccezione.
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