I sostenitori del Sì al referendum hanno esposto in moltissime occasioni le loro ragione e motivazioni, come avvenuto anche per gli oppositori alla consultazione. A sostenere il Sì al referendum troviamo i seguenti partiti: Movimento 5 Stelle, Lega, Partito Democratico, Fratelli d’Italia, Alternativa Popolare, Union Valdotaine, Sudtiroler Volkspartei. Il Partito Democratico è risultato molto titubante sulle sue intenzioni di voto e sono molti i politici di questo schieramento che si sono dichiarati apertamente per il No.
Le principali motivazioni del Sì sono le seguenti:
con il taglio di 345 parlamentari lo Stato risparmierebbe 100 milioni l’anno, per un totale di 500 milioni ogni legislatura;
il taglio non metterà a rischio la rappresentatività dal momento che in Italia, dati i suoi 600 rappresentanti, tra deputati e senatori, si avrebbe 1 parlamentare ogni 100.000 elettori. La rappresentanza non sarebbe quindi messa in pericolo;
la riforma permetterebbe di diminuire la frammentazione parlamentare e in questo modo il Parlamento riuscirebbe ad essere più veloce e soprattutto di avere rappresentanti più riconoscibili in aula;
si riuscirebbe inoltre a mettere un freno al grave assenteismo che affligge il Parlamento. Secondo alcune stime ben il 30% dei parlamentari diserta una votazione su tre.