Il Kyc, acronimo di Know Your Customer (“conosci il tuo cliente”), consiste nell’insieme di procedure messe in atto da istituti, aziende e professionisti per acquisire dati certi e informazioni sull’identità dei loro utenti e clienti, al fine di evitare fenomeni di riciclaggio di denaro o finanziamento alla criminalità.
Il Kyc costituisce obbligo di legge e fa parte di un ampio parco di adempimenti normativi dettati dalle direttive europee antiriciclaggio (Amld - Anty Money Laundry Directives). In Italia, l’ultimo aggiornamento relativo alle procedure Kyc è stato attuato con il d.lgs 90/2017.
L’algoritmo del Kyc permette di internazionalizzare la procedura di riconoscimento, poiché è in grado di validare e riconoscere documenti di identità internazionali (anche extra Ue) e redatti in alfabeti non latini.
Le procedure Kyc non comprendono solo l’onboarding, ovvero la verifica e il riconoscimento dell’identità, ma anche tutte quelle informazioni che permettano di valutare l’esposizione effettiva a un rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo, su cui il soggetto “verificatore” dovrà anche effettuare un controllo costante.