Il termine terre rare fa riferimento a 17 elementi chimici della tavola periodica dal numero atomico 21 Scandrio 39 Ittrio e da 57 a 71 i lantanidi. Le terre rare prendono il loro nome dai minerali dai quali questi elementi vennero isolati la prima volta: degli ossidi non comuni trovati nella gadolinite estratta da una miniera in Svezia. La rarità è dovuta non tanto alla loro disponibilità quanto alla loro lavorazione, che tra le altre cose ha un profondo impatto ambientale.
Le terre rare hanno aumentato il loro valore e la loro domanda in quanto svolgono ruoli cruciali in diversi processi produttivi e in componenti di molti apparecchi tecnologici come magneti, catalizzatori, fibre ottiche, superconduttori. Sono impiegate, inoltre, per migliorare le proprietà di altri materiali come accade al tungsteno.
L’aumento della domanda sta spingendo verso la maggiore ricerca di nuovi territori in cui estrarle, oltre che verso il riciclo e il riuso di quelle precedentemente lavorate ed impiegate.
Il 50% delle terre rare è posseduto dalla Cina, mentre il primo importatore mondiale sono gli Stati Uniti, da cui deriva il 90% della domanda.