Tra i lavori più ricercati (e meglio pagati) del 2025, quello del Big data expert è in cima alla classifica.
Ci sono tante professioni emergenti che si stanno ormai consolidando in un mercato del lavoro in continua evoluzione. Tra queste ci sono quelle del settore digitale, dove lo sviluppo di nuove tecnologie pone le aziende nella condizione di dover assumere personale specializzato per poter essere competitive.
Pensiamo ad esempio all’evoluzione dell’intelligenza artificiale, con la nascita di nuove professioni molto ricercate e ben retribuite, ma non solo: sono tanti i lavori che in pochi anni sono passati dal non esistere al diventare un punto di riferimento per le aziende.
Tra questi c’è quella che secondo l’indagine condotta da “Jobs of The Future”, svolta dal gruppo Hays, sarà la professione del 2025. Vediamo di quale si tratta e soprattutto quanto solitamente si guadagna svolgendo quello che sarà uno dei lavori con maggiore richiesta da parte delle aziende.
Il 2025 sarà l’anno di questa professione
Cosa interessa a ogni azienda? Fare soldi. E per farlo serve crescere, facendo sì che i propri beni o servizi possano essere acquistati da un maggior numero di persone.
Servono strategie mirate per riuscirci, le quali a loro volta non possono prescindere da un’indagine di mercato. Indagini che negli ultimi anni sono favorite dal fatto che disponiamo di sempre più dati grazie alla crescente digitalizzazione e all’uso massivo di tecnologie connesse. Fattori come l’espansione di internet, l’adozione di dispositivi mobili, l’e-commerce, i social media e l’Internet of Things (IoT) hanno moltiplicato le fonti di dati.
Si parla appunto di “big data”, intesi come quei grandi volumi di dati complessi e diversificati, generati a velocità elevate, provenienti da fonti diverse. Grazie a tecnologie avanzate, questi vengono analizzati per estrarre informazioni utili, supportare decisioni strategiche e identificare tendenze o pattern nascosti.
Vista questa mole di dati e tutte le informazioni che “nascondono” servono però dei professionisti in grado di decifrarli. Ed eccoci arrivati a quella che secondo l’indagine “Jobs of The Future” è la professione del 2025, almeno tra quelle che lavorano in ambito digitale: il Big data specialist (o expert).
Un profilo sempre più ricercato dalle aziende perché appunto capace di gestire e analizzare enormi quantità di dati, ottenendo così un vantaggio competitivo. Un esperto di big data è in grado di trasformare dati grezzi in informazioni strategiche, utilizzando strumenti e tecniche avanzate per individuare quelle opportunità che possono tradursi in maggiore efficienza e crescita aziendale.
Non è un caso quindi che risulti in cima alle preferenze delle aziende: il 54,62% dei recruiter ha infatti dichiarato di avere in programma l’assunzione, o comunque la collaborazione dal momento che in molti casi ci si rivolge a liberi professionisti, di un Big data expert nel 2025. Seguono gli IT Security Specialist (44,48% delle preferenze) e gli App developer.
Cosa serve sapere per diventare Big data expert
Un ruolo importante che come anticipato richiede competenze specifiche. Non ci si può “improvvisare”: ad esempio è fondamentale avere competenze in programmazione - in particolare linguaggi come Python, Java e R sono fondamentali per manipolare e analizzare grandi dataset - come pure in strumenti di visualizzazione, come ad esempio tool come Tableau, Power BI o D3.js utili per presentare i risultati in modo comprensibile e utilizzabile per decisioni aziendali.
È necessario poi avere familiarità con le piattaforme cloud come AWS, Google Cloud e Microsoft Azure, oltre ovviamente a competenze in analisi dati e statistica.
Competenze che il professionista deve aver acquisito, fermo restando che essendo un settore in continua evoluzione deve anche aggiornarsi continuamente su tutte quelle che sono le nuove tecnologie e i trend emergenti.
Quanto guadagna?
Trattandosi di uno dei lavori più ricercati nel 2025, e richiedendo competenze specifiche che in pochi hanno, quello del Big data expert è anche un lavoro molto ben pagato.
Secondo i dati più recenti, un Big data analyst ancora inesperto guadagna tra i 30 e i 45 mila euro lordi l’anno. Acquisendo maggiore esperienza lo stipendio sale: già dopo 2 anni, ad esempio, la “forbice” si sposta tra i 45.000 e i 60.000 euro lordi l’anno.
Gli “expert”, che possiamo considerare come tali già con oltre 5 anni di esperienza, arrivano invece a guadagnare facilmente più di 60.000 euro, arrivando anche a toccare punte di 80.000 euro l’anno nelle aziende più importanti operanti in quei settori maggiormente redditizi (come finanza e tech).
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