50 anni dalla missione spaziale Apollo 11: ecco quanto è costato mandare il primo uomo sulla Luna nel lontano 1969 e la storia completa dietro l’ambizioso progetto.
La Missione Spaziale Apollo 11, targata Nasa, che ha mandato nel lontano 1969 il primo uomo sulla Luna, è entrata di diritto nella storia. Ma quanto è costato davvero andare sulla Luna per la prima volta e quali sono stati i costi e i benefici, in termini umani ed economici, dell’allunaggio americano?
Le spese, i costi e i finanziamenti sostenuti dagli Stati Uniti per la missione spaziale del programma Apollo sono tra i più discussi all’interno del panorama scientifico ed economico della storia dell’uomo, stimare la cifra esatta potrebbe però non essere così semplice nonostante l’ampia documentazione presente (complice anche l’indice di inflazione che va necessariamente a ricalibrare tutto ai costi e ai consumi dei giorni nostri).
La somma investita dagli USA per il progetto Apollo arrivò a toccare i 20 miliardi di dollari, uno sforzo economico enorme e rapportato al tempo dell’impresa (gli anni 50 e 60) che andò a sforare di parecchio le stime iniziali dell’epoca (di un terzo inferiore rispetto al budget finale calcolato al momento del primo passo sulla Luna).
Sbarco sulla Luna Apollo 11: i costi dell’operazione
Parlare dei costi e dell’operazione Apollo 11 è quasi impossibile senza un’adeguate contestualizzazione storica. Il periodo tra gli anni 50 e fine anni 60, nel pieno della “corsa allo spazio” con lo spostamento della Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica verso la sfida ingegneristica.
Il fervore di quegli anni, tra spionaggio e propaganda, spinse le due superpotenze in una vera e propria sfida tra oriente e occidente: nel 1961 l’URSS lanciò il primo uomo nello Spazio, mentre appena un mese dopo gli Stati Uniti batterono i sovietici lanciando la missione Freedom 7 e Friendship 7 (che portarono gli americani a essere i primi a far compiere un’orbita intorno alla Terra con successo, storia raccontata nel film candidato agli Oscar Il Diritto di Contare).
L’Unione Sovietica rispose qualche anno dopo con la prima donna nello spazio (Valentina Tereškova) e Aleksej Archipovič Leonov che compì la prima passeggiata spaziale.
Sotto la spinta di Kennedy, Gli Stati Uniti e la Nasa diedero vita al progetto Apollo, che aveva come scopo principale portare il primo essere umano sul suolo lunare. Uno sforzo enorme per l’America e la società spaziale statunitense, con più della metà delle risorse economiche della Nasa investite nel progetto: più di 20 miliardi di dollari.
Un budget mostruoso per l’epoca, con l’Apollo SpaceCraft del Saturn V che costò più di 8 miliardi di dollari, mentre 10 miliardi andarono agli enormi propulsori energetici che consentirono il “salto” dalla terra verso la Luna. Non mancarono ovviamente i costi operativi e collaterali della missione (tute spaziali, esperimenti, struttura satellittare e terreste, raccolta dati, addestramento) per un totale di 7 miliardi di dollari.
Aggiungendo questi costi, complementari poi al raggiungimento di quel famoso primo passo per l’uomo, si arriva tranquillamente a sfiorare un budget a dir poco stellare (anzi, lunare) di quasi 30 miliardi di dollari.
Quanto costerebbe oggi lo sbarco sulla Luna del 1969
Calcolare il costo di un’operazione del genere oggi non è affatto semplice. Storicamente, l’entusiasmo per le missioni lunari e ulteriori sbarchi dell’uomo sul popolare satellite si spense molto presto (appena tre anni dopo) con il budget a annuale della Nasa poi sensibilmente ridotto (la media degli introiti versati dai contribuenti per le missioni spaziali è circa la metà rispetto a quelli presenti sul finire degli anni 60).
Secondo alcune fonti come CBS News non è sufficiente affidarsi al normale GDP Deflator per convertire il denaro speso all’epoca per mandare l’uomo nello spazio, ma bisogna rivolgersi al cosiddetto News Start Index (che riguarda i progetti scientifici a tema Spazio).
Quale sarebbe quindi la cifra per mandare l’uomo nello spazio oggi? Secondo i calcoli ci aggireremmo intorno ai 280 miliardi di dollari, con un un cambio in euro pari a 250 miliardi.
Oggi sono Elon Musk di Tesla e Jeff Bezos di Amazon a guardare non solo alla Luna, ma anche allo Spazio. I tempi rispetto al 1969 sono decisamente cambiati, ma le missioni spaziali vengono sempre accolte con un certo entusiasmo e i progetti ambiziosi non mancano (come quello del CEO di Amazon di portare l’industria pesante su pianeti disabitati, o satelliti come la Luna).
Lo sbarco sulla Luna, oltre alla sua indiscutibile valenza storica perfettamente incisa nell’immaginario collettivo, ha lasciato in eredita anche una serie di componenti e innovazioni tecnologiche utilizzate nella delicata missione ai posteri. La componentistica elettronica di oggi, tra smartphone e tablet, è in qualche modo un lontano parente di quel primo uomo sulla Luna che tanto tenne con il fiato sospeso il mondo, incollato alla televisione per assistere a quell’inedito “grande balzo per l’umanità”.
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