Certificati a capitale non protetto. Acquisto a prezzo scontato del sottostante, ma presenza di un cap, ovvero un limite oltre il quale si rinuncia al guadagno. Capitale a rischio in caso di eccessiva performance negativa.
I certificates discount sono dedicati a coloro che puntano a un moderato guadagno senza esporsi eccessivamente. È possibile acquistare il sottostante a prezzo scontato, in cambio bisogna però rinunciare al rialzo dello stesso oltre una soglia chiamata cap. Vediamo i dettagli di questo strumento finanziario.
Certificates discount: cosa sono?
I certificati discount sono uno strumento finanziario a capitale non protetto, come i benchmark, che abbiamo già trattato.
Facciamo un ripasso dei nomi, per poi andare a spiegarli in modo più dettagliato:
- Prezzo di acquisto: questo prezzo non è pari al tasso corrente del sottostante, ma è di entità inferiore. Si tratta infatti di uno sconto.
- Sottostante: indice al quale è legato il sottostante. Comunemente si tratta di un’azione, ma può anche essere un tasso di interesse, una materia prima e così via.
- Cap: livello oltre il quale la partecipazione al rialzo termina. Sostanzialmente superato questo livello l’investitore non otterrebbe nessun guadagno.
- Multiplo: quantità di sottostante posseduta dal certificato.
- Scadenza: momento in cui scade il certificato.
Come funzionano i certificati discount?
Per poter spiegare in modo esauriente come funziona un certificato discount è preferibile fornire un esempio concreto.
Un cliente si reca in banca X e richiede un certificato discount, legato al sottostante Y, che si tratta di un’azione. Il multiplo è pari a 200 e la scadenza a 1 anno. Il cap sull’azione Y è fissato a 3,5€, l’azione al momento dell’acquisto è valutata 3€, ma viene acquistata dal cliente a 2,5€ l’una, spendendo quindi 500€ (200*2,5). Dopo un anno avremo le seguenti ipotesi:
- 1°: L’azione viene valutata 4€ l’una. Il cap era fissato a 3,5€, quindi qui finisce la partecipazione al rialzo. Ogni azione ha subito un incremento di 1€ (3,5-2,5), moltiplicata per il suo multiplo (200) il risultato è 200€, somma che il cliente riceverà, oltre al capitale investito.
- 2°: Il valore dell’azione è pari a 2,8€. Nonostante il sottostante abbia avuto una performance negativa, il cliente ha ottenuto un surplus, oltre alla somma inizialmente elargita. Infatti avendole pagate 2,5€ l’una, egli riceverà un guadagno di 0,3€ per il multiplo, dunque 60€ (200*0,3).
- 3°: l’azione è valutata 1€ l’una. Il cliente riceverà indietro il suo multiplo col nuovo prezzo corrente, dunque 200€. La perdita è stata di 300€, dato che l’investimento iniziale era di 500€.
Vantaggi e svantaggi dei certificati discount
La peculiarità di questo tipo di certificati è la possibilità di ottenere un guadagno anche se la performance del sottostante fosse negativa, come abbiamo visto nell’ipotesi 2. Partire con il prezzo scontato è una certamente un vantaggio per l’investitore e questo strumento è particolarmente adatto a chi soffre di ansia finanziaria.
Gli svantaggi possono essere principalmente due. Il primo è relativo al mancato guadagno in caso di grande rialzo del sottostante. Se si ha una percezione positiva su un indice azionario, il certificato discount non è chiaramente la scelta più appropriata.
L’altro svantaggio è quello relativo ai certificati a capitale non protetto, ovvero l’assenza del livello di barriera, sebbene in un certo senso il prezzo scontato costituisce di per sé un livello di sicurezza.
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