Andare a correre sì, ma ad almeno 10 metri di distanza: lo dice uno studio

Martino Grassi

10/04/2020

Chi va a correre durante la quarantena deve mantenere una distanza sociale di almeno 10 metri. Uno studio spiega perché.

Andare a correre sì, ma ad almeno 10 metri di distanza: lo dice uno studio

Chi va a correre deve mantenere una distanza sociale di almeno 10 metri. Lo dice uno studio che va a smentire le attuali normative anti-contagio che prevedono una distanza di sicurezza di 1-2 metri. Per ridurre al minimo le possibilità di infezione bisogna aumentare di 10 volte la distanza suggerita.

Dall’ultima circolare del Viminale, che a causa della sua poca chiarezza ha generato molte perplessità, si evince che è consentito correre all’aperto a patto che siano rispettate alcune condizione, tra cui l’essere soli e rimanere intorno alla propria abitazione, senza uscire dal quartiere.

Ma nel caso in cui dovessimo incrociare un altro runner come possiamo difenderci dal rischio di contagio? Vediamolo subito.

Correre in sicurezza: almeno 10 metri di distanza

Durante l’attività fisica all’aperto è necessario attuare delle misure di distanziamento più severe di quelle raccomandate dalle istituzioni. Il monito arriva da uno studio condotto dai ricercatori della KU Leuven, in Belgio, e dell’Università di Tecnologia di Eindhoven, nei Paesi Bassi, che ha dimostrato come le persone che praticano attività sportiva all’aria aperta siano maggiormente esposte al virus della COVID-19 quando sono in presenza di un’altra persona.

Quando si è in movimento, respirando si lascia una scia di goccioline di saliva che rimangono depositate nell’aria: chi sta dietro attraversa dunque una nuvola di particelle in cui può rimanere contagiato. La distanza sociale proposta nelle misure di contenimento è efficace solo quando si sta fermi, ma non quando si fa movimento. Bert Blocken, professore di aerodinamica ha affermato che:

“Se qualcuno esala o tossisce mentre fa jogging, quelle goccioline rimangono nell’aria. La persona che ti corre dietro, nella cosiddetta scia, poi cammina attraverso quella nuvola di gocce. La scia è la zona che sorge proprio dietro una persona quando cammina o va in bicicletta, e che tira l’aria insieme alla persona in movimento”.

Attività fisica: qual è la distanza consigliata per ogni sport

Il distanziamento sociale, sostengono i ricercatori, varia in base all’attività sportiva che viene praticata. Secondo una simulazione, che ha preso in considerazione diverse attività motorie, durante la camminata la scia che verrà prodotta sarà più piccola e saranno sufficienti solo 4 metri di distanza. Per l’attività di corsa, come abbiamo visto, sono consigliati i 10 metri, mentre nel caso del ciclismo le misure si fanno ancora più severe e viene consigliato di rimanere a 20 metri di distanza.

Qualora non fosse possibile mantenere una distanza così grande è possibile porsi a fianco all’altro sportivo, in modo da non entrare in contatto con la scia posta dietro di lui.

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