Coronavirus, i ricoverati gravi hanno una cosa in comune: il peso

Marta Tedesco

11/05/2020

Le persone obese e in sovrappeso che si ammalano di COVID-19 rischiano di sviluppare sintomi gravi della malattia. Per questi soggetti inoltre si riscontrano più difficoltà nel processo di cura e guarigione.

Coronavirus, i ricoverati gravi hanno una cosa in comune: il peso

Le persone obese o in sovrappeso sono più a rischio di contrarre forme gravi di coronavirus. Questi soggetti infatti si trovano più spesso a dover essere ricoverati in terapia intensiva e sottoposti a ventilazione polmonare artificiale.

È il nuovo dato emerso da alcuni studi epidemiologici condotti nel Regno Unito, e confermato da altre ricerche eseguite in Europa, Cina e Stati Uniti.

Coronavirus, obesità e sovrappeso come fattori di rischio

Analizzando un campione di quasi 17.000 pazienti nel Regno Unito, i medici hanno riscontrato che i soggetti obesi avevano un rischio di morire maggiore del 33% rispetto a quelli che non erano obesi.

Un altro studio inglese condotto sui pazienti ricoverati in condizioni critiche nei reparti di terapia intensiva ha messo in luce che circa il 34,5% dei pazienti era in sovrappeso, il 31,5% era obeso e il 7% affetto da obesità grave (un totale del 73%), rispetto al 26% con un Indice di Massa Corporea (BMI) nella norma (tra 18,5 e 24,9 di BMI).

Dati gli alti tassi di obesità nel mondo, la World Obesity Federation mette in guardia sullo stretto rapporto tra coronavirus e obesità: un’alta percentuale di persone che contraggono il coronavirus “avranno anche un BMI superiore a 25”.

Sintomi più gravi negli obesi: perché

Il grasso in eccesso presente sul petto e sulla pancia può portare alla compressione dei polmoni, rendendo difficile riempirli secondo la loro massima capacità. Questo nei pazienti con obesità potrebbe causare stress respiratorio già in partenza, senza contare che essere in sovrappeso implica anche una maggiore richiesta di ossigeno da parte dell’organismo.

È quanto basta per creare delle condizioni di rischio iniziali, rispetto a un’infezione che interessa maggiormente le vie respiratorie e il sistema cardiocircolatorio. Questo è uno dei motivi per cui le persone in forte sovrappeso e obese in terapia intensiva hanno maggiori probabilità di avere bisogno di assistenza respiratoria. In una ricerca condotta a New York si è riscontrato, per esempio, che oltre 2 pazienti su 5 attaccati a ventilatore erano obesi.

Eccesso di difese immunitarie

Ma vi è un’altra spiegazione dietro la severità dei sintomi di COVID-19 sui pazienti obesi. Le persone che soffrono di obesità infatti sono più spesso affette da infiammazione diffusa e squilibri del sistema immunitario. Nel loro sangue sono presenti in maniera più frequente i marcatori infiammatori rilevati nelle infezioni da coronavirus.

In più il tessuto adiposo contiene una grande quantità di cellule immunitarie, come macrofagi e linfociti T. I primi servono a divorare gli agenti infettivi, i secondi invece mettono in allarme il resto dell’organismo quando riscontrano la presenza di un patogeno pericoloso.

Questa riserva immunitaria “in più”, per così dire, potrebbe rendere i pazienti obesi e positivi alla COVID-19 a più alto rischio di sviluppare una scarica di citochine, ovvero una reazione immunitaria spropositata che può provocare su organi e tessuti più danni della stessa malattia.

Cure più difficili

Le complicazioni, inoltre, non riguardano solo i pazienti obesi positivi al coronavirus, ma anche le strutture ospedaliere che devono occuparsene. Risulta più difficile infatti sia intubarli sia procedere con i controlli, come eseguire ecografie, a causa del peso eccessivo. I pazienti in forte sovrappeso inoltre sono più difficili da girare, o inclinare, per facilitare il processo di respirazione durante una crisi.

Considerando questo allarmante dato, secondo gli esperti i sistemi sanitari a livello mondiale dovrebbe necessariamente incrementare le misure per la tutela della salute pubblica soprattutto nelle fasce di popolazione in cui il fattore di obesità è più diffuso.

Per quanto riguarda invece i soggetti in sovrappeso il consiglio per far fronte al problema coinvolge direttamente gli interessati. Prendersi cura di sé e tenersi in forma dovrebbe essere la regola. Seguire una dieta equilibrata e fare regolare attività fisica, come camminare o fare ciclismo, può infatti facilitare la perdita di peso. Provare inoltre a mangiare lentamente ed evitare situazioni in cui si è tentati di mangiare troppo potrebbe aiutare a gestire il rapporto col cibo.

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