Il denaro può essere spirituale? Intervista a Fausto Carotenuto

Fabio Frabetti

28 Marzo 2019 - 13:26

Il denaro può essere spirituale? Fausto Carotenuto, ex analista politico-strategico governativo, affida a Money.it la sua visione: nato come strumento di libertà per fare il bene è diventato in gran parte un catalizzatore di povertà e distruzione. Ma l’umanità si sta risvegliando e potrà riscattarsi

Il denaro può essere spirituale? Intervista a Fausto Carotenuto

Il denaro può essere spirituale? Apparentemente viene considerato l’emblema della materialità e dunque agli antipodi rispetto a prospettive interiori di tipo etico od addirittura metafisico.
La genesi del denaro però sarebbe ben diversa e dovrebbe trasmetterci un messaggio alternativo ben lontano dalle tendenze di accumulo ed egoismo che sembrano andare per la maggiore.

Questa la visione che Fausto Carotenuto affida a Money.it. A lungo analista governativo politico-strategico, ha fondato il movimento spirituale Coscienze in Rete e l’Accademia di Studi Spirituali.

Il denaro come scambio di amore

In ultima analisi, in questa sorprendente concezione legata alla spiritualità, la funzione del denaro sarebbe quella di scambiare amore tra gli esseri umani così come il lavoro un tempo aveva soprattutto la funzione di interfacciare i talenti.

“Il denaro venne introdotto perché forniva più libertà di scambio e non certo per sottomettere le persone. Sulla Terra è proprio la libertà a farci davvero crescere. Si impara sbagliando, questa è l’evoluzione. Se è giusto quello che facciamo lo vedremo poi dalle conseguenze. Siamo qui per imparare a fare il bene, questo è il senso della vita. Il denaro sarebbe un potentissimo strumento per fare questo. Posso usarlo come voglio con la mia libertà: dare da mangiare a qualcuno, per amore, per ripulire un prato. Perché allora il denaro viene usato così male?”

La risposta andrebbe rintracciata nelle viscere del nostro essere, del nostro Io.

“Senza un livello di coscienza desideroso di bene per tutti, allora il denaro è destinato a diventare un fortissimo e terribile amplificatore di come siamo fatti noi e quindi specchio poi delle caratteristiche di una società. Così si spiega il disastro che c’è in certi ambienti, anche di tipo ecologico, gli arricchimenti incredibili di certi personaggi, la finanza delle bolle speculative che non corrispondono a beni e servizi, l’infinità di poveri. Da cosa dipende tutto questo? Dalle leggi, dal controllo delle banche centrali sul denaro, dagli orientamenti politici? Sono aspetti importanti ma non sufficienti. I disastri non vengono dal denaro in quanto tale, vengono dall’accumulo degli egoismi umani.”

Soldi, egoismo e felicità

I soldi dunque, proprio come un amplificatore, irradiano all’esterno quello che si trova nelle nostre profondità e di per sé non sono né buoni né cattivi.

“L’economia ed il lavoro, spiritualmente parlando, erano intesi all’origine come strumento possibile per lo scambio di bene e amore tra le persone. Ci hanno dato la libertà di sperimentare che utilizzo fare del denaro: può essere sia lo sterco di Satana o, come dicevano gli iniziati, il sangue dell’amore circolante nel corpo dell’umanità. Dipende dall’uso che ne viene fatto. Nella nostra epoca di risveglio delle coscienze, una parte dell’umanità sta usando il denaro in quest’ultimo modo, si chiede come fare il bene delle persone, invece che utilizzarlo soltanto a fini egoistici per acquistare il terzo smartphone, andare in vacanza o accumularlo per avere potere e capacità di manipolazione. Riempirsi di denaro non serve a niente. Quando si muore non potremo portarcelo da nessuna parte.”

Secondo Carotenuto l’inganno risiede proprio nell’illusoria equivalenza tra felicità e accumulo di ricchezza:

“basta osservare la realtà, non è affatto così. Tutti lavorano e faticano per ottenerne di più, la grande competizione mondiale porta alla corsa per soldi e beni che non portano ad alcuna felicità. La gente non sta per niente bene quando si è riempita di denaro. I grandi gruppi finanziari che manipolano il mondo con il denaro sono composti da persone che vivono male per non perdere il loro potere, si tratta di gente erosa dall’odio, dalla rabbia, non sono proprio dei guru pacifici ed amorosi, non stanno bene dentro.”

Nessun dorma

In sintesi, dunque, l’uso del denaro può essere considerato lo specchio del livello etico degli individui e dell’intera umanità, la dimostrazione pratica.

“Oggi c’è una parte di umanità che si sta svegliando ed un’altra parte che, dormendo, danneggia tutti. Le grandi crisi e la povertà diffusa determinate anche dall’accumulo egoistico di denaro possono essere un forte elemento di risveglio delle coscienze. La presenza di forti squilibri dovrebbe indurci a distribuire meglio il denaro, ad aiutarci, a farne avere un po’ di più in quei luoghi dove non sono garantiti neanche i bisogni primari ed allo stesso tempo insegnare come gestire il denaro, cosa non semplice in questa epoca di bisogni indotti. Il futuro, passa dalla crescita della coscienza umana, per utilizzare il denaro un po’ alla volta in modo migliore. Affinché possa tornare ad essere quello strumento di libertà con cui imparare di nuovo a fare il bene di tutti. Anche perché questo è il vero senso della nostra presenza sulla Terra.”

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