Sin dalla preistoria, l’oro è stato sempre apprezzato dall’essere umano, dagli Egizi all’antico Testamento, il metallo giallo era già presente nella vita dell’uomo ed aveva già assunto la sua importanza quale «preziosissimo».
In questi anni di incertezze finanziarie, investire in oro sta diventando una pratica comune a molti, tuttavia prima di investire denaro è bene fare un attento esame del mercato e, soprattutto, non sognare di tuffarsi in una piscina piena d’oro come Paperon de’ Paperoni (anche perché farebbe male!).
Come funziona il mercato dell’oro?
Nonostante esistano diverse possibilità e differenti modalità di investimento, il mercato dell’oro può essere suddiviso in due macro-categorie:
- gli investimenti in oro fisico
- gli investimenti in quotazioni aurifere
Quando si parla di oro fisico ci si riferisce all’acquisto di monete o lingotti d’oro che l’investitore può decidere di tenere per sé o di custodire in una banca.
Attraverso gli investimenti in quote aurifere si acquista il cosiddetto oro cartaceo; attraverso degli strumenti finanziari che spiegheremo meglio avanti.
Non è possibile dire quale sia la modalità di investimento migliore; entrambe infatti presentano sia vantaggi, sia svantaggi.
E’ bene, dunque, prima di decidere quali investimenti effettuare, approfondire il mercato dell’oro e decidere quale sia l’opzione migliore per le proprie esigenze.
Il mercato dell’oro fisico
Come abbiamo detto, gli investimenti in oro fisico consistono nell’acquisto «tangibile» di prodotti auriferi, quali:monete d’oro e lingotti d’oro.
Quanto vale l’oro?
Per le monete, il valore è dato da:
- valore di mercato, che equivale alla quotazione dell’oro, moltiplicato per i grammi d’oro contenuti nella moneta;
- cui si aggiunge un piccolo spread, cioè un costo aggiuntivo che viene trattenuto dai rivenditori e che ne costituisce il guadagno.
Parlando di lingotti d’oro, invece, è bene iniziare subito col dire che ne esistono diversi tipi, di diverse dimensioni e peso, questo per permettere agli investitori di «qualsiasi taglia» di poter accedere al mercato dell’oro senza dover, necessariamente, investire un capitale enorme.
- Monete o lingotti?
E’ importante tenere a mente che a determinare il valore di un oggetto fisico in oro (che sia lingotto o che sia moneta) è la quantità di metallo puro contenuto nell’oggetto stesso.
Il carato (KT) esprime, appunto, la «purezza», individuando su base matematica (nella relazione 24/24) la quantità di oro puro presente all’interno del prodotto finito.
Ad esempio, la dicitura 18 kt, 18 carati, indica che l’oggetto in analisi è costituito da 18 parti in oro puro su 24.
Generalmente, le monete sono composte da altri metalli in lega con l’oro, mentre i lingotti hanno 999.9 millesimi d’oro e, pertanto, rappresentano una forma di oro puro che è considerata la migliore per gli investimenti sul mercato dell’oro fisico.
I mercati dell’oro fisico:
- Londra: il mercato fisico più importante per quantità trattate e prestigio internazionale è quello di Londra, nato nel 1919. Nel 1987 è nata la London Bullion Market Association che garantisce la qualità dell’oro «good delivery» in tutto il mondo.
- Zurigo: il mercato in Svizzera è sviluppato dallo Zurigo Gold Pool, anche questa piazza utilizza le regole inglesi.
- Hong Kong: fondato nel 1910 è il mercato dell’oro fisico più antico ed è il principale mercato aurifero dell’Oriente.
- Singapore: un mercato relativamente piccolo che funziona da ponte tra Londra e l’Oriente.
- New York: l’ultimo nato a causa del proibizionismo che a partire dagli anni ’70 iniziò a svilupparsi rapidamente.
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